Consiglio di giocarlo con le monete nascoste, per limitare un po' il kingmaking all'ultimo turno
Grazie a un’offerta super vantaggiosa, qualche tempo fa ho preso questo titolo a occhi chiusi senza sapere niente, se non quello che c’era scritto sul retro della scatola. Si tratta di un gioco che ha già qualche anno, per tre o quattro giocatori, adatto a un pubblico familiare, per una durata di un’ora e mezzo.
Con una meccanica principalmente di movimento su mappa, gli intrepidi avventurieri si affronteranno a suon di cannonate e commerci.
Il regolamento
Altrettanto vistose sono le miniature delle navi. Ogni giocatore controllerà una nave mercantile e una nave pirata del proprio colore, mentre le due navi da guerra saranno controllate a turno da tutti i giocatori.
Al proprio turno ogni giocatore deve giocare una carta Movimento che riporta di quanti spazi muovere ogni tipologia di nave ed il colore della nave da guerra da utilizzare. Durante il proprio turno sarà possibile giocare dalla propria mano anche delle carte Fortuna che danno dei bonus specifici per quel turno. Al termine del turno si reintegra la mano in modo da avere due carte Movimento e poi si pescano o scartano carte Fortuna in base a quanto riportato sulla carta Movimento giocata.
Le navi mercantili devono caricare le merci in un porto e consegnarle in un altro incassando monete per la transazione. Le navi pirata devono intercettare le spedizioni per rubare parte del carico e andare a seppellirlo in una spiaggia deserta guadagnando monete sia per l’assalto che per l’occultamento del bottino. Le navi da guerra devono intercettare le navi pirata e cannoneggiarle per affondarle e guadagnare monete.
Via via che i giocatori hanno accumulato monete, le possono spendere per sbloccare alcune carte Sviluppo assegnate a inizio partita. Ogni giocatore ha le proprie carte Sviluppo diverse da quelle degli altri.
La partita termina quando un giocatore ha sbloccato tutte le carte Sviluppo e pagato il riscatto per la figlia del Governatore.
Considerazioni
Le meccaniche sono semplici, se non banali, per lasciare maggiore spazio all’atmosfera che si viene a creare. Non di rado infatti si vedrà un giocatore che deruba o affonda l’avversario, non per profitto o convenienza, ma per semplice e banalissima vendetta.
Data l’altissima interazione tra giocatori e l’imprevedibilità delle carte Fortuna che hanno effetti molto potenti, scordatevi pianificazioni strategiche di lungo periodo: tutto si basa sul cogliere l’attimo e avere fortuna con le carte, quindi più si è al tavolo a creare confusione, meglio è. Purtroppo la forbice di giocatori è molto limitata, creando non pochi ostacoli per intavolarlo. Un tabellone a doppia faccia avrebbe potuto far scalare il titolo anche per cinque o sei giocatori pagando qualcosa in downtime.
Tutto sommato non è un capolavoro imperdibile, ma è stato un fortunato acquisto, ottimo da intavolare con amici nuovi al mondo dei giochi, oppure una valida alternativa per quelle sere in cui non si ha la testa per affrontare i cinghialoni calcolosi. Da mettere in conto che o si ride tutti quanti insieme oppure ci si ammazza a coltellate rompendo amicizie pluriennali!