Canal Grande

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Canal Grande
Voto recensore:
7,1
Uscito nel corso del 2002 è stato presentato come la versione per due giocatori di San Marco (Ravensburger). In realtà si tratta di due giochi piuttosto differenti, anche se del gioco originale sono rimasti sia l’ambientazione veneziana sia il bel meccanismo del “io divido le carte e tu scegli per primo il mazzetto da usare”.

Nella scatolina trovano posto un mazzo di 52 carte azione, un mazzo di 14 carte penalità (numerate da 1 a 3) ed il regolamento in 4 lingue. Le carte azione raffigurano 6 quartieri di Venezia (gli stessi del gioco da tavolo e ve ne sono 5 per ciascuno), Dogi, Traditori, Spie e Gondole. Lo scopo del gioco è di sfidare l’avversario in una serie di lotte di quartiere e vince chi si aggiudica almeno un conflitto in ognuno dei sei quartieri oppure vince quattro conflitti in un quartiere qualsiasi.

Una partita è formata da varie fasi a loro volta suddivise in round e durante i quali i due contendenti si alternano nel ruolo di distributore e di selezionatore. Prima di iniziare ognuno riceve 4 carte quartiere mentre il resto delle carte azione viene mescolato e messo sul tavolo. Il mazzo delle carte penalità va anch’esso mescolato e posto accanto al primo. A questo punto il distributore pesca le prime 5 carte azione e le prime 3 carte penalità e, come nel gioco da tavolo originale, le suddivide a suo piacimento in due mazzetti, solitamente abbinando le carte “più potenti” alle penalità più alte. Poi le offre all’avversario che sceglie il mazzetto che più gli aggrada, lascia in vista le carte penalità, prende in mano le eventuali Gondole e Carte Quartiere e lascia sul tavolo le altre. Per ogni Spia pesca due nuove carte dal mazzo e le usa di conseguenza; per ogni Traditore prende a caso una carta dalla mano dell’avversario; per ogni Doge deve iniziare una sfida in un quartiere a sua scelta.

Questi conflitti prevedono che lo sfidante metta sul tavolo una o più carte di un quartiere a sua scelta. Lo sfidato deve rinunciare o rispondere con almeno una carta in più, di cui almeno la prima deve essere dello stesso quartiere iniziale, mentre le altre possono essere di quartieri diversi, ma ad ogni cambio di provenienza devono essere precedute da una Gondola (in pratica si chiamano i “rinforzi” dagli altri quartieri). Lo sfidante può a sua volta rilanciare con le stesse modalità e così via. La sfida ha termine quando uno dei due giocatori si dichiara sconfitto. Il vincitore lascia davanti a sé la prima carta giocata (a far da segnapunti) e mette nella pila degli scarti tutte le altre. Il perdente, invece, scarta la prima e tutte le Gondole impiegate, ma riprende in mano tutte le altre.

Quando uno o entrambi i giocatori raggiungono o superano i 10 punti penalità finisce una fase di gioco. Il giocatore con meno penalità pesca tre carte azione usandole come da regolamento e ha il vantaggio di iniziare come selezionatore la fase successiva. Come si vede anche qui le scelte dei giocatori devono trovare un buon equilibrio fra il volere le carte migliori e il cercare di limitare le penalità accumulate per non dare all’avversario i vantaggi di cui sopra. La partita termina non appena uno dei contendenti raggiunge una delle due condizioni di vittoria.
Pro:
Per un prezzo ed un ingombro contenuti con Canal Grande si acquista un bel gioco per due persone, con un buon bilanciamento fra casualità e tattica. Lo svolgimento ed il regolamento sono piuttosto semplici, il gioco non è troppo impegnativo, ma nemmeno troppo semplice. Il meccanismo della distribuzione e scelta dei mazzetti funziona egregiamente e costituisce la parte migliore del gioco. Regolamento in italiano che, a parte un piccolo refuso, è comprensibile. Sul sito del produttore si trova una variante da giocare in quattro, ma bisogna possedere due confezioni del gioco. Tutto sommato un buon acquisto.
Contro:
La grafica avrebbe potuto essere migliore. Soprattutto il dorso delle carte azione e delle carte penalità sono troppo simili (oltre che brutti). A parte questo si tratta del classico gioco di carte molto astratto e asciutto, con un’ambientazione che ha poco a che fare con il gioco ed una piccola influenza della fortuna.
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