Boomtown

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Boomtown
Voto recensore:
6,5
Gioco leggero, semplice ma con degli aspetti molto divertenti.
Ogni giocatore deve fare punti vittoria che altro non sono che soldi. Il gioco si divide in due fasi: la prima di asta, la seconda di produzione.
Nella fase di asta vengono scoperte un numero di carte pari al numero dei giocatori. A partire dal giocatore che ha vinto l’asta precedente ognuno può fare una offerta. Questa offerta deve essere maggiore della precedente. Quando tutti tranne un giocatore passano, l’asta finisce e il giocatore che vinto ha il diritto di scegliere per primo la carta e poi via in ordine di gioco gli altri che sceglieranno una carta. Chi si è aggiudicato la carta deve, quindi, pagare. La forma di pagamento è originale. Il giocatore paga metà della cifra offerta alla banca e l’altra metà al giocatore alla sua sinistra, che darà la metà di quello che ha ricevuto al giocatore alla sua sinistra e via così finché ci sono monete. Se c’è un resto indivisibile questo ritorna al giocatore che ha vinto l’asta.

Le carte possono essere di due tipi: carte miniera e carte evento. Le carte evento sono di tutto e di più: dal rubare soldi all’avversario, alla distruzione di una miniera.
La carta veramente singolare è il Saloon. Il giocatore che prende il saloon deve dichiarare in quale città si trova il saloon e quindi prenderà soldi ogni volta che quella città troverà oro.
Le carte miniera invece sono divise per colore, ogni colore è una città e ogni città ha una serie di miniere di diverso valore. Ogni carta miniera ha una cifra da 2 a 12 e un valore in oro. Dopo l’asta un giocatore tira due dadi da 6: la somma corrisponde alle miniere che producono quel turno. Ovviamente le miniere 6-8 sono quelle che producono meno e quelle 2 e 12 quelle che producono di più. Alcune miniere possono anche distruggersi se esce una certa somma. I giocatori quindi guadagnano oro e il turno riparte con l’asta su nuove carte.
Ma il gioco prevede anche un’aggiunta. Il giocatore che ha minimo due carte dello stesso colore (città) ne diventa il sindaco. Il sindaco guadagna una percentuale sull’acquisto di miniera della sua città. Il giocatore che prende una carta di quel colore deve pagare al sindaco una somma pari al numero di carte che il sindaco ha della città. Ovviamente il sindaco gira, nel senso che appena un giocatore ha più carte dello stesso colore di un sindaco in carica, ne prende il posto.

Finito il mazzo si determina chi ha vinto sommando la propria disponibilità in oro e il valore delle singole miniere che ha.
Pro:
Gioco veloce e divertente.
Meccanismo del sindaco ben integrato e da un certo spessore alle scelte che altrimenti non avrebbero avuto altro senso se non il guadagno immediato.
Diabolico sistema di pagamento che va ad arricchire molti giocatori (ma non tutti).
Contro:
Fattore fortuna elevatissimo. Non solo nelle carte e nei dadi (ci starebbe pure), ma soprattutto nella distribuzione del denaro. Se vince un’asta il giocatore alla propria destra con una cifra piuttosto alta, si è certi di navigare nell’oro e, a seconda poi degli sviluppi dei successivi round, può capitare di accumulare denaro senza fare grossi sforzi.
Regolamento in 6 lingue: inglese, tedesco, francese, spagnolo, giapponese e coreano, ma non in italiano. Forse la nostra lingua è toppo complessa...
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