Bean Trader

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Ispirato al mitico gioco di carte Bonhanza, questo "Bean Trader" (titolo originale "Bohn Hansa", presumo in riferimento alla Lega Anseatica del Medioevo) è in realtà un semplice gioco di commercio, che con il suo illustre predecessore ha in comune solo il tema dei fagioli.
In questo gioco da tavolo ciascun giocatore interpreta un commerciante medievale di fagioli, e lo scopo è quello di essere alla fine dell'ottavo turno di gioco il mercante più ricco della Lega Bohn Hansa.

Ogni giocatore riceve all'inizio 7 carte di viaggio (che servono a muoversi), un segnalino in legno (che simboleggia un carretto ippotrainato) ed una scheda del giocatore (che riassume prezzi dei fagioli e sequenza di gioco ed include otto caselle in cui mettere i fagioli che si acquistano durante il gioco), ed otto fagioli diversi.
Per decidere il capitale iniziale dei giocatori, ciascuno estrae tre carte Ordine (vedremo dopo a cosa servono), paga i fagioli indicati dalla carta più alta, ed incassa i talleri altresì indicati. Poi si comincia.

A turno ciascun giocatore attraversa tre fasi.
Nella prima decide se e dove muoversi, utilizzando le carte movimento, alcune delle quali (la Dogana e le Scorte) hanno anche altre conseguenze. Essenzialmente muoversi costa carte movimento, in ragione di una per ogni città in cui si viaggia inclusa quella di partenza e di arrivo.
Nelle città i giocatori possono consegnare degli ordinativi di fagioli (rappresentati dalle carte Ordini) e/o convocare gli avversari per mercanteggiare sui fagioli necessari.
Queste azioni di mercato si hanno nella seconda fase del turno.
Nella terza fase è possibile scartare le carte e terminare le consegne degli ordini.

Il movimento tra città avviene giocando, come dicevamo, le carte dalla propria mano. Come in Bohnanza non si può cambiare l'ordine delle carte in mano; all'inizio del gioco le carte movimento sono 7, ma si possono usare durante il gioco le carte Ordini come carte movimento.
Giocando come carta movimento la Dogana, il giocatore è costretto anche a pagare 20 talleri alla banca, mentre giocando Scorte egli rinnova la produzione di fagioli in alcune città.
Ogni città produce un determinato tipo di fagioli ed in essa i fagioli vengono venduti ad un dato prezzo che è indicato dal Fagiolometro. Più fagioli ci sono nel fagiolometro più basso sarà il prezzo per acquistarli.

L'acquisizione e la consegna di ordini può avvenire in qualsiasi parte del proprio turno, ma un giocatore può comprare una carta Ordine anche durante il turno dell'avversario (magari per toglierla a qualcuno), pagando 5 talleri ED una delle carte viaggio (ricordiamo che se ne ricevono solo 7).
E' conveniente farsi invitare in città per mercanteggiare, tanto è vero che c'è la possibilità di chiedere l'invito (ma non è obbligatorio accettare), ed essenzialmente il gioco è tutto basato sul mercanteggiare i propri fagioli, e sul cercare di pianificare una strategia di vendita.

Alla fine dell'ottavo turno il gioco entra nella fase finale, e tutti i giocatori hanno un ulteriore turno a disposizione per fare i loro affari, dopodchè finisce la partita, i giocatori portano a termine le ultime consegne (il che sbilancia un po' il gioco, secondo me) e si contano i soldi. Chi ne ha di più vince.
Pro:
Il gioco è carino ed abbastanza semplice nonostante le regole sembrino contorte all'inizio.
I componenti sono spettacolari, molto ben fatti e carichi della solita ironia tipica di Bohnanza.
La fase di commercio e di pianificazione può essere interessante.
Contro:
Le regole son scritte male.
Non è Bohnanza, ma un gioco di commercio in cui i giocatori interpretano dei commercianti di fagioli.
Può risultare noioso, e non piacere a tutti.
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