Bacchus' banquet

Giochi collegati: 
Bacchus' Banquet
Voto recensore:
0,0

Introduzione
Bacchus’ Banquet, o, per dirlo all'italiana, "Il banchetto di Bacco", è un gioco di bluff/deduzione per 3-5 giocatori, ideato da Fréderic Moyersoen, già autore di “Saboteur”, ed edito da Mayfair Games nel 2008.

Ambientazione
E' il 37 AD e Caligola è l'imperatore romano del momento; del suo breve regno, il banchetto a cui stiamo per assistere potrebbe essere l'ultimo! Nell'Antica Roma, che questo gioco vuol ricordare, vari e subdoli personaggi sono stati invitati dall'imperatore in persona ad un gustoso banchetto, pieno di eccessi, stranezze e losche macchinazioni. Ognuno, non solo Caligola, ha un proprio piano da portare a termine e per farlo dovrà destreggiarsi abilmente tra fiumi di vino, portate luculliane, oggetti pittoreschi, coltelli e mortali veleni: se, infatti, per Caligola è sufficiente mangiare un certo numero di portate o sperare che tre ospiti muoiano (ahimè!), per altri personaggi come Caesonia o Agrippina è fondamentale raccogliere oggetti, mentre per i cospiratori Cassius, Octavius e Septimus l'obiettivo è uccidere l'imperatore in persona con 3 coltelli o sperare che l'imperatore muoia per vie traverse.

Il Gioco
Data l'ambientazione, è chiaro come il motore del gioco sia il bluff: l'identità del proprio personaggio NON deve essere rivelata ed il vincitore risulterà essere spesso colui che, facendosi passare per qualcun altro, riuscirà a completare indisturbato il proprio piano, eliminando, al tempo stesso, gli avversari. Già, perché come ricorda ogni scheda giocatore (dove per comodità sono riportate le condizioni di vittoria di ciascun personaggio), ogni giocatore non può magiare e bere allo sfinimento; al contrario, si deve stare attenti a non scoppiare (letteralmente!) e, morti, dover abbandonare il banchetto. Niente paura: chi muore può tornare al banchetto dopo aver pescato un'altra carta identità, anche se ciò vorrà dire ripartire da zero (chi muore, infatti, perde tutto quanto aveva guadagnato, sia portate, vino, oggetti o veleno).

Il gioco è semplice e veloce: per iniziare, si dispongono 7 carte nel tavolo, questo è quello che al momento offre il banchetto. Caligola (che gioca sempre ed è l'unico personaggio che non deve essere tenuto nascosto) inizia per primo e sceglie (come poi faranno tutti gli altri commensali al proprio turno) tre carte (ogni carta del banchetto viene chiamata "gift card", carta regalo) e, segretamente, ne scarta una, ne tiene una per sé e ne offre un'altra ad un ospite di sua scelta. Quest'ultimo decide se accettare o passare la carta ad un altro e così via: chi accetta deve applicare gli effetti della carta (in generale, cibi, vino e veleno fanno ingrassare del valore sopra riportato, da 1 al 9 del veleno più potente... tenete presente che il valore massimo della cintura è 10!) ed è il primo giocatore del turno successivo, ovvero colui che, dopo aver riportato il numero di carte del banchetto a 7, ne sceglie tre e le seleziona a suo piacimento; al tempo stesso, il giocatore di turno (colui che aveva iniziato il turno) può applicare per sé gli effetti della carta che si era tenuto. Al contrario, se la carta offerta in dono verrà rifiutata da tutti e rispedita al mittente, quest'ultimo dovrà per forza applicarla per sé, dunque attenzione a sparpagliare veleni a destra e a manca perché ci può essere il rischio che tornino indietro!

A rendere l'esperienza di gioco un po’ più intricata, ci sono le carte azione e, sopratutto, le carte Privilegio. Le prime sono carte da banchetto e quindi può capitare di trovarle tra le 7 al centro del tavolo: sono di tipi diversi, ma, in generale, hanno poteri speciali positivi, ad esempio, la carta "Food Tester" permette a chi la possiede di scartare senza effetto un piatto ricevuto qualora si sia rivelato nefasto. Le 8 carte Privilegio, invece, vengono assegnate segretamente ad ogni giocatore ad inizio partita: 2 per Caligola ed 1 a ciascun altro giocatore. Ognuna di queste carte ha un potere ben definito e può essere giocata in una situazione determinata: individuare il momento chiave sarà essenziale per la vittoria finale!
Facciamo un esempio: la carta privilegio "Special Gift" permette a chi la possiede di donare ad un altro giocatore senza possibilità di rifiuto la carta regalo appena ricevuta, quindi se, per esempio, Caligola sospetta che al tavolo ci siano dei cospiratori e crede che la carta appena ricevuta lo condanni a morte, può giocare in questo momento la carta privilegio e dare "il dono" ad un giocatore sul punto di scoppiare (ricordate che Caligola vince se tre personaggi muoiono o se riesce a mangiare tot portate senza scoppiare lui stesso!).

Considerazioni
Devo dire che la Roma degli eccessi e degli intrighi si sente tutta nel gioco, anche se, per ovvi motivi, quest'ultimo risulta un po' astratto. L'esperienza di gioco, del resto, è veloce e, complice una giusta compagnia, mai banale. Tenendo presente la durata estremamente contenuta e le grasse risate che alcune situazioni possono scatenare, Bacchus’ Banquet è un gioco molto divertente e davvero cattivo, un ottimo filler.

Come lati negativi, si deve segnalare la probabile ripetitività delle situazioni dopo diverse partite e la dipendenza dell'esperienza di gioco (e dunque del divertimento che ne deriva) dalla compagnia e dall'atmosfera che questa saprà creare. Se lo si gioca con chi è poco propenso al tradimento o un po’ troppo permaloso, il gioco finisce per diventare assai noioso e povero di colpi di scena... dunque, siate cattivi e non ve ne pentiate!
Voto: 7 1/2.

Pro:
Ambientazione riuscita con bluff ed intrighi.
Idea originale.
Contro:
A volte un po' ripetitivo.
Può risultare noioso con la compagnia sbagliata.
Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale