Augustus

Giochi collegati: 
Rise of Augustus
Voto recensore:
6,9

Premessa
Devo ammettere che tutte le volte che viene annunciato un nuovo gioco di Paolo Mori la mia curiosità ludica si accende. Mori è uno degli autori Italiani più interessanti ed eclettici degli ultimi anni con uno stile di design che sa ben adattarsi al target, spaziando da giochi leggeri come Olympicards e Libertalia a prodotti complessi e sofisticati come Vasco da Gama. Personalmente ritengo che non sia ancora riuscito a creare un capolavoro ma di gioco in gioco ci sono miglioramenti. Augustus è prodotto dalla Hurricane, un editore che apprezzo molto, in grado di pubblicare giochi non banali pensati per famiglie e giocatori occasionali ma che sanno catturare l'interesse anche dei giocatori appassionati: Mr. Jack è il titolo senz'altro più famoso ed esemplificativo. Grandi aspettative quindi, da parte mia, per Augustus.

Ambientazione
I giocatori rivestono i panni di “legati augusti” impegnati nella corsa per essere nominati consoli, cercando di guadagnar prestigio agli occhi dell'imperatore e della città conquistando province e ottenendo l'appoggio di importanti senatori. Seppur il gioco abbia una meccanica abbastanza astratta, cosa usuale per i prodotti di Mori, devo ammettere che il tema si sente, grazie probabilmente alle illustrazioni delle carte.

Panoramica del gioco
Scopo del gioco è ottenere il maggior numero possibile di punti vittoria conquistando carte obbiettivo che possono essere province o senatori. Ogni giocatore ad inizio partita riceve 6 carte, di cui deve selezionarne tre, mentre altre 5 carte obbiettivo sono poste al centro del tavolo. Ogni volta che un giocatore completa un obbiettivo ne sceglie uno dei 5 disponibili e ne viene pescato uno nuovo. La partita termina quando un giocatore completa il settimo obbiettivo. Ogni obbiettivo, sia esso una provincia o un senatore, vale dei punti vittoria a cui si aggiungono i punti di eventuali ricompense ottenute nel corso della partita. Il giocatore con più punti vittoria vince. Il tutto avviene di solito in 30 minuti circa.

Dettagli
Andiamo a vedere come si svolge il gioco in dettaglio. Dopo avere scelto gli obbiettivi iniziali il giocatore di turno estrae da un sacchetto un gettone. Ogni carta obbiettivo presenta una serie di piccole icone (da 3 a 7) che indicano quali simboli servono per poterlo completare. Con una meccanica che ricorda molto da vicino la tombola i giocatori coprono con una delle loro legioni (7 in tutto a disposizione di ogni giocatore) il simbolo corrispondente a quello estratta su una delle proprie carte obbiettivo. Quando un giocatore completa un obbiettivo deve dire “Ave Cesare”, risolvere gli eventuali poteri attivi sulla carta obbiettivo e sceglierne uno nuovo. Se due giocatori completano un obbiettivo nello stesso turno verranno risolti a partire dal giocatore con in mano il sacchetto e procedendo in senso orario. Quando viene pescato uno dei due gettoni jolly tutti i gettoni pescati fino a quel momento vengono riposti nel sacchetto e il sacchetto passa al giocatore successivo.

E' la tombola! Questo è stato il mio primo preoccupato commento leggendo il regolamento, impressione condivisa da tanti giocatori appassionati che, secondo me a torto, si sono tenuti lontani da questo gioco.
Nonostante i tanti anni di esperienza e le migliaia di regolamenti letti ho imparato che per giudicare davvero un gioco è importante giocarlo almeno un paio di volte e così ho fatto anche con Augustus scoprendo (ormai ho giocato ben più di 20 partite) che c'è delle sostanza ludica dietro le apparenze.

Nel gioco ci sono 6 tipi diversi di simboli, presenti nel sacchetto in quantità diverse (6 spade, 5 scudi, 4 carri, 3 catapulte, 2 stendardi, 1 pugnale e 2 jolly). Quasi tutte le carte obbiettivo hanno anche un potere speciale che viene attivato quando l'obbiettivo è completato. Infine ci sono delle ricompense (tessere bonus) che vengono conquistate dal giocatore al raggiungimento di certe condizioni quali conquistare il maggior numero di province contenente oro o grano, conquistare 3 province verdi, 3 province gialle, 3 senatori ...
Questo genere di complessità, che si appoggia ad una meccanica nota e semplice, rende il gioco adatto a tutti ma al tempo stesso divertente perché di fatto pone il giocatore ogni turno di fronte a delle piccole scelte e impone anche un certo grado di pianificazione. Al di là dell'innegabile presenza di un certo fattore aleatorio posso dire che la maggior parte delle volte sono queste piccole scelte che fanno la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

A livello pratico gli obbiettivi, con i loro poteri, entrano spesso in “combo”: a volte completare un obbiettivo permette, nello stesso turno, di completarne un altro o comunque di rendere più semplice il completamente di altri obbiettivi. L'ordine in cui cercare di completare gli obbiettivi ha un'importanza davvero centrale e non può prescindere da una certa dose di previsione probabilistica e dal confronto con quello che gli altri giocatori stanno cercando di completare.
Per capire bene è necessario fare una breve panoramica sui poteri. Esistono poteri che permettono di spostare immediatamente alcune delle proprie legioni dall'obbiettivo appena completato su specifici simboli di altri obbiettivi. Ci son poteri che permettono di completare immediatamente un altro obbiettivo, di riorganizzare le proprie legioni o di aumentare il numero delle legioni. Ci sono poteri che permettono, da qual momento in poi, al giocatore di considerare equivalenti dei simboli, garantendo una maggiore flessibilità nel proseguo della partita. Ci sono infine poteri che agiscono in maniera distruttiva sugli altri giocatori costringendoli a rimuovere legioni dagli obbiettivi o addirittura a scartare un obbiettivo già completato.

Può succedere che un giocatore abbia tutte le legioni impegnate e non disponga quindi della legione necessaria a coprire un simbolo. In questo caso può decidere di spostare una delle legioni già posizionate sul simbolo appena pescato. Occorre quindi tenere presente, nel pianificare la propria strategia, del numero di legioni a propria disposizione.

Le tessere ricompensa contribuiscono a far si che i giocatori abbiano una visione più strategica estemporanea delle loro azioni. Ottenere le ricompense più importanti (3 province arancioni o 3 province viola) necessita di impostare un certo tipo di partita. Ben pensata anche la meccanica sull'ottenimento delle ricompense legate al numero di obbiettivi conseguiti. Un giocatore, nel momento in cui completa un obbiettivo, può decidere di prendere, se disponibile, la ricompensa relativa al completamento di quel esatto numero di obbiettivi. E' possibile nel corso della partita ottenere un'unica ricompensa di questo tipo. Se ad esempio decido, al completamento del mio quarto obbiettivo, di prendere la ricompensa corrispondente (6 punti vittoria) non potrò poi ambire a quella per i cinque obbiettivi (8 punti) o quella per i 6 obbiettivi (10 punti). D'altro canto aspettando non è detto che io riesca ad arrivare a completare quel numero di obbiettivi o che, all'atto di farlo, quelle ricompense siano ancora disponibili.

Conclusioni
Dire che Augustus è una versione sofisticate della tombola significa non averlo giocato o averlo giocato superficialmente in maniera prevenuta. Non si può però neanche affermare che questo sia una gioco per giocatori esperti in cui la fortuna giochi un ruolo marginale e che necessiti di grandi doti tattico-strategico. Personalmente ritengo Augustus un superbo gioco per famiglie e un bellissimo filler in grado di concorrere degnamente per un riconoscimento come lo Spiele des Jahres e credo sia necessario valutarlo per il target a cui si propone. Un gioco riuscito che impegna per una mezz'oretta, Il gioco scala bene da 2 a 6 giocatori senza che il tempo di gioco aumenti. Se proprio devo indicare qualche difetto è nel rapporto dimensione scatola/materiali (si poteva comodamente mettere tutto in qualcosa della dimensione della scatola di Mr.Jack).

Elementi di Sintesi
Regolamento
Abbastanza chiaro. Impaginato in una maniera originale che all'inizio può spiazzare.

Dipendenza Linguistica
Nessuna. Ci sono solo i nomi delle province e dei senatori scritti sulle carte.

Incidenza Aleatoria/Strategica
Come detto è un gioco in cui c'è una componente aleatoria ma molto meno incidente di quanto potrebbe sembrare dalla sola lettura del regolamento o alla prima partita.

Scalabilità
Il gioco scala perfettamente e i tempi, anche in 6, non si allungano in pratica se non in maniera minimale. E' forse più divertente in tanti ma è bello anche in due.

Componentistica
Non è un gioco dalla componentistica particolare anche se la grafica i materiali sono curati.

Consiglio a/Sconsiglio a
E' un gioco per famiglie e giocatori occasionali ma da soddisfazione anche come filler per un gruppo di un giocatori esperti. Non è certo consigliato per chi cerca giochi di grande strategia mentre è un ottimo gioco per avvicinare nuove leve al mondo dei giochi da tavolo.

Pro:
Semplicità e scorrevolezza.
Funziona bene da 2 a 6 giocatori senza aumentare il tempo di gioco.
Adatto ad un target di giocatori occasionali e famiglie.
Tante piccole scelte.
Contro:
Peso non trascurabile della fortuna.
Rapporto dimensione scatola-materiali/prezzo.
Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale