Adrift: a Puzzletale, la recensione

Un puzzle game della casa editrice Postcurious, composto da poesie che nascondono messaggi segreti.

Giochi collegati: 
Adrift: A Puzzletale
Voto recensore:
7,5
Adrift: a Puzzletale, tutti i componenti
Adrift: a Puzzletale, tutti i componenti

Adrift è l'ultimo titolo in ordine di tempo (2022) pubblicato dalla Postcurious Games. Autrice è l'eclettica designer Rita Orlov, di cui vi abbiamo già parlato in occasione della recensione di The Light in the Mist.

Vi confesso che non avevo grandi aspettative nei confronti di questo gioco, ma mi sono dovuta ricredere. L'unico neo che gli trovo è il costo, che può frenare, dato che parliamo di 49 USD a cui aggiungere VAT e spedizione, per una durata complessiva che si assesta tra le quattro e le cinque ore di gioco.

Ma procediamo con ordine.

Materiali

La scatola già in sè trasuda lusso: le foto non le rendono giustizia, in quanto lo sfondo è cangiante/perlato di un colore che va dal blu scuro al verde al borgogna, con lettering e decorazioni argento. Molto elegante.

All'interno troviamo una lettera, un micro-foglio di istruzioni, quattro buste giganti (una gialla, una rossa, una blu e una verde) e quattro sacchetti in velluto degli stessi colori delle buste.

In ogni busta ci sono tre poesie in inglese e l'illustrazione di una ninfa o spirito della natura: una dell'acqua, una della foresta, una dell'aria e una della terra. In ogni sacchetto c'è un manufatto che ci aiuta a risolvere il rompicapo; il manufatto è piacevolmente coerente con l'ambito della ninfa.

Come si gioca

Adrift: a Puzzletale, busta verde
Adrift: a Puzzletale, busta verde
Leggendo la lettera, veniamo a sapere che siamo degli esperti dell'interpretazione dei sogni e che Jasmine Perodine ci sta assumendo per aiutarla con un problema che da qualche tempo la assilla.

Cerco di non anticipare troppo, ma sappiate che un parente defunto le ha lasciato quattro sacchetti di stoffa contenenti strani oggetti e, da quando li ha portati a casa sua, ha iniziato a fare strani sogni ricorrenti. Svegliandosi, dopo ciascun sogno, avverte l'impulso irrefrenabile di scrivere poesie criptiche e sconclusionate, come guidata da una forza soprannaturale. Jasmine ci manda tutto il materiale in suo possesso e ci chiede di aiutarla a decifrare i messaggi che il parente vuole comunicarle attraverso i sogni.

Come in The Light in the Mist (che da ora accorcio in TLitM), anche in Adrift è concessa libertà di scelta: si può partire dalla busta del colore che più ci piace o dall'illustrazione che ci ispira in quel momento.

Le tre poesie invece sì che vanno risolte in ordine. Ognuna reca un simbolo ripetuto una, due o tre volte, per distinguerle. La prima poesia ci dice come risolvere la seconda, che ci darà l'indizio per come risolvere la terza, quest'ultima sempre con l'aiuto sia del manufatto sia dell'illustrazione. 

Come si risolvono le poesie? Nei modi più disparati, ma in tutti si parte dalla lettura e dall'analisi della poesia: il modo in cui è scritta, che cosa abbiamo letto che potrebbe essere rilevante come soluzione... C'è sicuramente stata una grande ricerca in questa direzione, Rita Orlov mi ha stupita di nuovo.

Gli enigmi sono fortemente dipendenti dalla lingua, sia perchè la risoluzione è sempre una frase in inglese sia perchè occorre leggere e capire la poesia per cogliere gli indizi su come utilizzare gli elementi che abbiamo già in nostro possesso.

Vengono usati codici criptati, disegni per individuare certe lettere o parole nella poesia, specchi e altri aggeggi per ragionare sulle illustrazioni. Non ci sono giochi di parole in inglese, cosa che avrebbe reso il gioco poco fruibile dai non madrelingua.

I disegni delle ninfe, di Amelia Leonards, sono evocativi, con uno stile tra il fantasy, il belle époque e le eteree illustrazioni fashion di Erin Petson, e potrebbero essere incorniciati una volta finito di giocare ad Adrift, perché è stato fatto un ottimo lavoro: non sembrano proprio contenere messaggi, non lasciano trapelare nulla che rimandi a "qualcosa da risolvere", a meno che non si sappia la chiave. Sono immagini oniriche, ma non traboccanti di spunti come quelle di Dixit e dei giochi simili.

Oltre ai materiali contenuti nella scatola, vi serviranno solo fogli e matita per prendere appunti, niente ricerche su internet se non per inserire le soluzioni o per cercare aiuto.

Scalabilità

La scatola recita 1-4 giocatori, ma, dato che si tratta di concentrarsi su una poesia per volta, mi sento di consigliarlo per il solitario o per due giocatori, non di più.

Considerazioni finali

Adrift: a Puzzletale, busta blu
Adrift: a Puzzletale, busta blu
Il livello degli enigmi è, a mio parere, medio: ho trovato solo una delle buste (quella gialla) semplice da risolvere, la verde un po' più difficile, la rossa e la blu ancora più complicate.

Sul sito della Postcurious Games trovate, come al solito, gli indizi sotto forma di indicazioni passo-passo, molto utili, soprattutto se giocate in solitario e non avete nessuno con cui confrontarvi.

I giochi di Rita Orlov sono così: spettacolari, sfidanti, eleganti e... costosi. 

In questo caso nessun elemento del gioco è da rovinare o distruggere, quindi è assolutamente rivendibile all'infinito.

Adrift e TLitM condividono la stessa sfida di restrizione, là erano i tarocchi, qui le poesie, e risolvono entrambi tale restrizione con coerenza, leggerezza ed essenzialità, che non fanno trapelare la fatica di mettere insieme un prodotto così fuori dagli schemi.

Pur essendo un gioco di durata più contenuta e con un numero inferiore di rompicapo, avrei dato lo stesso voto che ho dato a TLitM, tranne che per la risultante finale che è un po' mesta; ma forse sono io che mi aspettavo un colpo di scena aggiuntivo che non è previsto.

Siete avvisati: sta tutto lì, nel risolvere le quattro buste. Stop.

Pro:
  1. Esperienza unica, appagante e sfidante, come tutti i giochi Postcurious;
  2. rivendibile all'infinito;
  3. più economico di The Emerald Flame o del nuovo Threads of Fate;
  4. comparto grafico e tattile (i manufatti) eccezionale.
Contro:
  1. Prezzo alto in rapporto alle ore di gioco (ma considerate che le mini scatole di escape room, che durano un'ora, stanno sui 13 euro);
  2. finale che sa di "Già finito così?".
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Commenti

Ma poi emerald lo hai giocato?

 

Emerald è il più bello dei tre, sia per varietà di enigmi che per trama, ma anche il più lungo e sfidante. Consiglio di giocarlo con un gruppo ben affiatato.

doppio

lushipur scrive:

Ma poi emerald lo hai giocato?

 

Sono alla terza busta. L'ho lasciato per ultimo (save the best for last).

Che colore è il 'borgogna'??

TigreTN scrive:

Che colore è il 'borgogna'??

Tipo il bordeaux, ma un po' più scuro. 

Edit: è il colore che sta ai 4 angoli della foto di copertina 😅

TigreTN scrive:

Che colore è il 'borgogna'??

per il nostro pantone maschile è tra quella ventina abbondante di colori classificati come "rosso scuro " o "rosso-marrone", a seconda delle scuole di pensiero.

WOW.

Mi ispira molto, ma la lingua mi frena un po'. E il costo.

Agzaroth scrive:

 

TigreTN scrive:

 

Che colore è il 'borgogna'??

 

per il nostro pantone maschile è tra quella ventina abbondante di colori classificati come "rosso scuro " o "rosso-marrone", a seconda delle scuole di pensiero.

 

Volevi forse dire "rosso"?

Infinitejest scrive:

 

TigreTN scrive:

 

Che colore è il 'borgogna'??

 

 

Tipo il bordeaux, ma un po' più scuro. 

Edit: è il colore che sta ai 4 angoli della foto di copertina 😅

Ma quello è vinaccia! u.u

Mi avete fatto venire voglia di recensire Hues & Cues!

"Quale è il Borgogna?" Citazione ( involontaria? ) da Lost in Translation...Quando Bob riceve i campioni per la moquette per lo studio....

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