Il recensore di giochi da tavolo #1: cos'è un recensore

Breve serie di articoli per fare chiarezza su questa losca figura che, oggi più che mai, pare sfumata e confusa tra tante altre superficialmente simili, ma sostanzialmente diverse.

Editoriale
Giocatori

Questo articolo fa parte di una serie che si compone di sei "episodi" (se il link non è presente, l'articolo non è ancora stato pubblicato):
- #1: cos'è un recensore
#2: la preparazione teorica
#3: esperienza pratica
#4: predisposizione individuale
#5: onestà di giudizio
#6: corretta comunicazione

La spinta a scrivere i sei articoli di cui si comporrà questa breve serie mi arriva da un paio di conversazioni avute in rete con persone più o meno sconosciute, che ci tenevano a parlare di un qualche gioco in particolare, sul quale io avevo già scritto una recensione.

Facendo quattro chiacchiere, mi sono presto reso conto che il primo grosso problema che va affrontato è comprendere e distinguere una recensione da tutti gli altri tipi di contenuto che ci sono online. E, di conseguenza, sapere cosa sia un recensore e, di contro, un qualsiasi utente che lascia un'opinione sul web.

Mi sono quindi chiesto se si potessero esprimere alcuni concetti base per definire una recensione e un recensore. Ne ho individuati cinque e di ciascuno di essi parleremo nei prossimi capitoli della serie: uno per ciascuno.
Potremmo anche definirle le cinque colonne portanti del recensore o, se preferite citazioni bibliche, le cinque pietre angolari. 
Per quel che mi riguarda, sono cinque punti indispensabili, se volete pensare di essere un recensore e se quello che volete scrivere sono recensioni e non semplici opinioni

1) Preparazione teorica

Il mondo del gioco ha una serie di studi che lo riguardano, che si traducono in una serie di libri e articoli. Non è necessario leggere tutto e stare dietro a qualsiasi nuovo libro esca, ma almeno leggerne alcuni è indispensabile, per capire com'è strutturato un gioco, quali siano le differenze tra le sue parti, come interagiscono tra loro e con l'esterno. 
Nella prima parte del prossimo articolo cerchiamo di dare una definizione di recensione, capire cos'è e su quali basi si fonda.
Nella seconda parte, parliamo invece dei diversi livelli di comunicazione possibili, spaziando da quelli più divergenti rispetto a una recensione, ma che ancora troppo spesso vengono confusi con essa (tutorial, gameplay), fino a quelli più insidiosi, che simulano una recensione, ma non lo sono (opinioni, report).
Nella terza parte, infine, vedremo qualche testo fondamentale per approcciarsi allo studio teorico del mondo del gioco da tavolo, in modo da avere una preparazione di base solida, sulla quale fondare l'analisi critica di un gioco.

2) Esperienza pratica

Fare una buona recensione implica non solo una preparazione teorica a monte, ma anche una certa dose di esperienza pregressa. Per esperienza si intende aver provato diversi giochi, sicuramente tra i classici del genere, sicuramente diversi nel genere che si sta analizzando, preferibilmente anche in altri generi, per poter avere una visione più completa del gioco in questione.
L'importante è sempre che non si faccia il ragionamento opposto: giocare tanto è necessario, ma giocare tanto non è sufficiente a recensire bene: puoi aver giocato anche mille titoli e ancora non essere in grado di fare un'analisi critica.
Nella seconda parte dell'articolo parlo invece del numero di partite da fare prima di una recensione, di come sia diverso giocare per passare il tempo rispetto a giocare per recensire, di come sia a volte fondamentale giocare con chi il gioco già lo conosce e padroneggia, di come le guide strategiche possano aiutare un recensione, sebbene non siano recensioni.

3) Predisposizione individuale

Questa, purtroppo, o ce l'hai o non ce l'hai. In una delle conversazioni avute, l'interlocutore mi ha chiesto cosa mi spingesse a sacrificare tempo libero e a impegnarmi così tanto nel leggere testi, studiare definizioni, fare analisi. Personalmente è una cosa che mi viene naturale quando mi interessa molto un argomento: ho voglia di approfondirlo, di saperne di più, di studiarlo, di farmi un'opinione informata. Altrimenti preferisco stare zitto e non esprimere alcun parere. Questa tendenza ha portato anche a diversi cambiamenti sostanziali nel vedere le cose, nell'arco della mia vita, anche in ambiti direi fondanti e portanti, ma qui ci limitiamo al gioco da tavolo.
Quello che conta è che molto difficilmente vi verrà l'istinto di approfondire qualcosa, se non lo avete innato. Potete magari in parte forzarlo, ma non sarà mai la stessa cosa.
Parleremo infine di quanto sia importante il confronto con gli altri per affinare il proprio giudizio e rivalutare le proprie posizioni nel tempo.

4) Onestà di giudizio

In questo articolo parlerò di recensioni pagate, di scatole regalate, di sponsorizzazioni, di recensori “falsi onesti”. Di tutto ciò che insomma, a mio parere, non solo invalida una recensione, ma inquina indelebilmente la figura del recensore.
Nella seconda parte parlo della questione del voto da dare: se è meglio darlo o non darlo, su che basi, vantaggi e svantaggi di quel numero scritto in alto.
Nella terza, delle tanto agognate recensioni negative, della loro esistenza e del perché andrebbero fatte.
Nella quarta, infine, parlo del difficile compito di distinguere tra gusti personali e valutazione oggettiva, sia da parte di chi scrive, che di chi legge e di come ogni gioco vada giudicato per il suo scopo e non applicandogli categorie prese da altri generi.

5) Corretta comunicazione

Qui non parlo solo di capacità comunicativa, che certo aiuta, anche in un testo scritto, ma soprattutto di struttura di una recensione, delle voci da considerare, dei termini tecnici da utilizzare e dove eventualmente reperirli. Di come strutturare una recensione, se non sapete mai bene da dove partire. Di chiarezza e di precisione, insomma.

Ci vediamo quindi mercoledì prossimo per parlare del primo argomento proposto: la preparazione teorica.

Commenti

In effetti, quelle rare volte che mi viene da scrivere su un gioco, al momento di scegliere se è una Recensione o un Articolo la seconda opzione mi rasserena di più. Ormai di giochi e di sensazioni al tavolo ne ho provate tante, con le prime partite che per me sono puramente delle analisi. Però le recensioni sono qualcosa di sacro e dimenticare o essere superficiali su qualche aspetto è un'insidia non da poco. Non mi dispiacerebbe che nel mondo web e anche in Tana ci fossero meno recensioni e più articoli, le recensioni tornerebbero ad essere autorevoli. Molto bene questa iniziativa e questa serie di articoli. 👏🏻👏🏻👏🏻

Sin da quando ero piccolo, sono sempre rimasto incantato dalle allora riviste di videogiochi ed i loro articoli sui titoli del momento; ciò che mi affascinò maggiormente è che non erano mai un "questo è bello perché...\questo è brutto perché...", c'era un vero e proprio tocco dell'artista dietro. Mi sembrava di leggere dei piccoli libri di narrativa. E questo, per estensione, valeva anche per le riviste di giochi di carte e di Warhammer (Withe Dwarf, ovviamente).

 

Quando con Internet, nel bene e nel male, si prospettò la possibilità per tutti di improvvisarsi recensori, fui felicissimo: all'epoca, non vedevo l'ora di avere tra le mani un nuovo gioco solo per pubblicare una recensione qui sulla tana. Tutt'oggi mi piace scrivere, sento sempre di star scrivendo una sorta di storia, più che meri articoli tecnici.

Questa serie, sinceramente, non so come prenderla: da una parte, potrebbe essere un'occasione per affinare la mia "tecnica". D'altra parte, potrebbe diventare un masochistico gioco del "bene: vediamo quante di queste cose NON segui\segui male"

4) Onestà di giudizio

In questo articolo parlerò di recensioni pagate, di scatole regalate, di sponsorizzazioni, di recensori “falsi onesti”. Di tutto ciò che insomma, a mio parere, non solo invalida una recensione, ma inquina indelebilmente la figura del recensore.
Nella seconda parte parlo della questione del voto da dare: se è meglio darlo o non darlo, su che basi, vantaggi e svantaggi di quel numero scritto in alto.
Nella terza, delle tanto agognate recensioni negative, della loro esistenza e del perché andrebbero fatte.
Nella quarta, infine, parlo del difficile compito di distinguere tra gusti personali e valutazione oggettiva, sia da parte di chi scrive, che di chi legge e di come ogni gioco vada giudicato per il suo scopo e non applicandogli categorie prese da altri generi.

Questa è la cosa fondamentale... e sinseramente con tutti questi "recensori" che spuntano come funghi su youtube non mi fido, secondo me tanti (non voglIO far nomi ma me ne vengono in mente almeno 3 tra i più famosi in italia) sono fortemente condizIOnati dai "regali" che puntualmente gli fanno le case editrici!

 

 

Argomento interessantissimo che ha il suo climax senz’altro nel punto 4.

Copertina che rende a meraviglia l'intimità del recensore nella scrittura 🙂 

Interessante.

Prevedo flame al punto 4 😁

Interessante argomento.

Bella serie, non vedo l'ora di leggere i seguiti.

I punti 1 e 2 sono preparazione teorica e pratica sui giochi, il punto 5 capacità di scrittura, il punto 3 su ciò che spinge una persona a recensire.

Trovo anch'io il punto 4 quello più capace di generare discussione. Mi informo leggendo e guardando video come tutti. È interessante anche sapere l'opinione di chi il gioco lo ha ricevuto in omaggio o è stato pagato, ma non riuscirò mai a fidarmici. Trovo poi dei conflitti di fondo in chi produce contenuti per la propria community e al tempo stesso prende i soldi da chi a quella community vuole vendere il prodotto, ma dicono sia inevitabile succeda.

Troppi giochi scarsi che han voti alti, il che potrebbe anche non essere un problema, il vero problema sono le pecore che seguono senza manco avere vera cognizione!

 i recensori sono il MALE del nostro hobby

In Top 100 BGG, altro sito palesemente influenzato dai dolci, ci sono circa 15 titoli NON da top 100!

 

 

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