The Emerald Flame: recensione di un'avventura in scatola

Rita Orlov ci porta a scoprire i segreti dell'antica Praga.

Giochi collegati: 
The Emerald Flame
Voto recensore:
9,0

Abbiamo già scritto di questa autrice, che ha scelto di pubblicare giochi di super-nicchia: l’immaginifica Rita Orlov. Oggi andiamo ad analizzare The Emerald Flame: a Narrative Puzzle Adventure (2021), una delle sue creazioni più ambiziose.

Aprendo la scatola, ci troviamo di fronte a tre grandi buste bianche, più una formato lettera standard; si differenziano cronologicamente tramite il timbro sul francobollo: son datate gennaio, febbraio, marzo e aprile 2020. Provengono tutte dalla città di Praga.

Il mittente è la fantomatica Koschei Society, che incarica noi, esperti in materia, di aiutarli a decodificare i messaggi nascosti in alcuni reperti trovati di recente nella capitale ceca. I reperti sono appartenuti a un noto alchimista, il quale aveva speso la propria vita studiando un particolare elisir miracoloso e seguendo le apparizioni di una peculiare cometa, la “fiamma smeraldina” del titolo.

Le buste vanno quindi aperte nell’ordine corretto, per prima quella relativa al mese di gennaio, ma il contenuto di ciascuna può essere risolto a piacere.

I rompicapo che Rita ha preparato per noi sono davvero impegnativi, per ogni busta saranno necessarie circa tre ore di gioco.

D’altro canto, ci son voluti due anni di lavoro per arrivare dall’idea al prodotto finito. Sono molto interessanti gli appunti dell’autrice sulla lavorazione di The Emerald Flame, dalle insolite fonti di ispirazione, ovvero il misterioso manoscritto Voynich, che contiene pagine con enigmi non ancora decifrati, ad esempio con illustrazioni di piante formate da pezzi di piante diverse.

L’autrice si è interessata al legame del manoscritto con la città di Praga, collegata con la storia dell’alchimia e dell’esoterismo, arrivando a consultare numerosi scritti esoterici, che recano illustrazioni strane e bizzarre. Rita si è poi recata di persona a Praga, dove ha scattato numerose foto che poi sono servite come ispirazione per la storia e per molti dei rompicapo.

L’autrice ha inoltre creato lei stessa i disegni presenti sui vari fogli – fogli che, è bene sottolineare, sono in carta pregiata e anticata.

(Anche qui, come in altri titoli della PostCurious Games, è presente una webapp, che serve più che altro a sottoporre le soluzioni alla nostra referente della Koschei Society, Jesse, e ad avere un aiuto tramite gli indizi, che sono una guida passo-passo: ci dicono dove dobbiamo focalizzare l’attenzione.)

Ogni bustona contiene del materiale che può essere risolto in qualsiasi ordine, più un rompicapo che necessita della soluzione di tutti gli altri “minori”, per così dire.

Nelle tre buste grandi troverete enigmi che faranno leva sulle vostre capacità logico/deduttive, sul decodificare messaggi criptati, sul riconoscere pattern in un’illustrazione complessa, sulla manipolazione di oggetti, e qualche “effetto wow” sparso qua e là. 

In genere i rompicapo sono piuttosto complessi, raramente l’illuminazione per la soluzione mi è arrivata subito, al primo sguardo. Risolverli dà proprio la soddisfazione di dire “complimenti!” sia a sé stessi, sia all’autrice.

Come di consuetudine, la dipendenza dalla lingua è alta per chi deve leggere le lunghe lettere, ma chi non mastica l’inglese si può unire alle ricerche per quanto riguarda la soluzione degli enigmi, che appunto per la maggior parte si basano sulle illustrazioni. L’autrice si è adoperata anche per rendere The Emerald Flame usufruibile il più possibile anche da chi è daltonico.

Il finale, al contrario di altri giochi di questo tipo, mi ha convinto, in quanto la storia ci lascia con un piccolo dilemma morale da sciogliere.

Nella busta piccola, datata aprile 2020 e chiamata “Epilogo”, è presente un ulteriore enigma.

Ma le sorprese non finiscono qui: pure la scatola non ce la racconta giusta, vero? Se siete attenti osservatori, sicuramente avrete notato che è ricca di dettagli, e sapete bene che la nostra Rita non lascia niente al caso… L’illustrazione sulla scatola è l’unica non eseguita dall’autrice, ma da Līga Klavina, e, lasciatemi dire, è una delle copertine più belle mai viste.

Innegabile è il riconoscimento del lavoro certosino di intreccio tra la realtà e la fantasia, la cura dei dettagli, la scelta dei materiali che vi sorprenderà per quanto sono variegati: troverete un amuleto, una candela, un rosario, un oggetto strano che ha a che fare con le costellazioni… vi sentirete immersi in un feuilleton con atmosfere che mi hanno ricordato Il club Dumas (El club Dumas, 1993) di Arturo Pérez-Reverte.

E dovrete danneggiare irrevocabilmente alcuni degli oggetti: ne vale la pena, credetemi. I giochi di Rita Orlov sono esperienze che si fanno ricordare. Ogni titolo PostCurious Games contiene un kit di ripristino, per resettare il gioco e poterlo eventualmente rivendere o giocare di nuovo.

In sintesi, per orientarvi nella produzione di Orlov finora pubblicata: se potete comprarne solo una scatola, vi consiglio The Emerald Flame o Threads of Fate, le più corpose; se volete solo un assaggio veloce, ma ugualmente curato dal punto di vista dei materiali: Adrift, che, tra l’altro, è finora l’unico con materiali che non vanno assolutamente danneggiati; se volete un ottimo rapporto qualità/prezzo scegliete The Light in the Mist, anche compatto come spazio occupato in libreria.

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Commenti

Bellissima segnalazione, una curiosità quanto ci hai messo a finirlo? 

@Locompetitivo: ci ho messo tanto perché l'ho fatto in gran parte in solitario e non volevo utilizzare troppi aiuti, me lo sono centellinato. A spanne almeno 4 ore a busta, direi, più scatola ed epilogo.

Ecco, direi che già vi potete allenare con gli enigmi visibili anche nella copertina dell'articolo, giusto per avere un assaggio di quel che vi aspetta! Sono uno più facile e l'altro un po'meno.

Attendo con ansia la recensione di Threads.

a noi non ha convinto, quantomeno non come Emerald.

troppo testo ed enigmi un po' troppo arzigogolati.

e poi emerald ci aveva ammaliato con i suoi bellissimi disegni e materiali.

threads da quel punto di vista ci ha lasciato molto freddi.

spero che morrison non mi deluda.

WOW

Non fosse per la lingua ci farei volentieri un pensierino.

che lussuria

Il problema è il costo, perchè in Italia si trovava a ca. 100-120 euro, che è una cifra significativa per un puzzle adventure one-shot (Olè! 4 parole in inglese in fila! :))) )

Sono sicuro che sono fantastici, perchè la qualità mi sembra alta, però per quella cifra non mi sembra che ne valga la pena, anche considerando che l'autrice del gioco dichiara una decina di ore per terminarlo....significa 10-12 euro per ora...

 

Cristiano scrive:

Il problema è il costo, perchè in Italia si trovava a ca. 100-120 euro, che è una cifra significativa per un puzzle adventure one-shot (Olè! 4 parole in inglese in fila! :))) )

Sono sicuro che sono fantastici, perchè la qualità mi sembra alta, però per quella cifra non mi sembra che ne valga la pena, anche considerando che l'autrice del gioco dichiara una decina di ore per terminarlo....significa 10-12 euro per ora...

 

 

che è assolutamente in linea con qualsiasi altra escape room/investigativo oneshot in commercio.

10€/h 

poi ognuno si fa i suoi conti ma il prezzo si può dividere fra i giocatori, si può rivendere, ecc.

E poi, quando si parla di esperienze, che siano il cinema o un gdt, davvero dobbiamo dare una quantificazione economica alla cosa?

In effetti il prezzo è da prodotto di lusso, tendo a non considerarlo ai fini della recensione (o tuttalpiù in positivo, se il rapporto qualità/prezzo è particolarmente conveniente). 

PostCurious purtroppo non ha più lo store diretto dal sito, da dove potevi acquistare senza aggiunte di dogana (per l'Europa spedivano dalla Germania), adesso il link rimanda al sito Allplay, che purtroppo aggiunge l'IVA e dazi, facendo lievitare ulteriormente il costo totale. 

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