Gioco asolutamente geniale in una veste grafica di tutto rispetto.
Crea grande tensione al tavolo ed è costituito da un paio di finezze di grande design.
Per la fetta di pubblico e di "peso" che occupa, lo ritengo tra i migliori.
Il denaro alla prima occhiata si vede se uno ce l'ha; alla seconda si vede da quanto. Un ottimo Filler dove spendere e spandere in oculatezza.
Per la serie a volte ritornano, ecco qua la nuova versione di Alta Società un gioco per 3-5 giocatori di Reiner Knizia (un nome una certezza) prima edito da Ravensburger e Uberplay e ora portato in italiano (anche se testo non ve n'è) dalla casa editrice Supernova.
Il gioco è rapido e molto semplice da spiegare, ma richiede una buona gestione dei soldi e dei vari tagli a disposizione: ciascun milionario dovrà accaparrarsi le cose più di moda e in voga del tempo spendendo – ma con discrezione – il loro patrimonio. Gli acquisti verranno fatti tramite asta e chi vince spende il proprio denaro; ci sono beni di valore da uno a dieci punti vittoria, carte che raddoppiano i punti fatti, li dimezzano, li sottraggono o fanno perdere una carta. Per le carte malus, l'asta funziona al contrario: i soldi non li spende chi prende la carta, bensì tutti gli altri.
Nella nuova versione le carte sono più grandi e sciccose, i colori e le illustrazioni sono piacevoli e rendono bene l'ambientazione altolocata del gioco. I materiali sono limitati alle sole carte e al regolamento, le carte contengono solo il nome (in francese) e ogni giocatore ha il suo set di banconote di colore differente.
Il primo giocatore pesca la prima carta del mazzo beni e decide l'offerta che intende fare per essa. Si può anche offrire zero e ritirarsi e, nel caso tutti si ritirino, la carta viene presa dal primo giocatore.
Il secondo giocatore decide se rilanciare o ritirarsi e così via finché non rimane un solo offerente che vince la carta in palio. Nel caso si rilanci non si possono riprendere in mano carte già messe in tavola, aggiungendo un ulteriore elemento di profondità.
Le carte speciali sono di quattro tipi: "x2" moltiplica i vostri punti vittoria, "1/2" dimezza i vosti punti vittoria, "-5" vi sottrae cinque punti vittoria e "furto" fa perdere una carta punti vittoria (se non ne avete, perdete la prossima che acquistate).
D'altra parte è importante anche la gestione, poiché avere più punti di tutti con meno soldi vi porta alla sconfitta comunque. Va trovato un equilibrio perché in questo gioco, come nella vita, ci sono cose ben più importanti del denaro. Il guaio è che ci vogliono i soldi per comprarle.
- rapido semplice;
- grafica migliorata belle illustrazioni;
- ha nella sua semplicità comunque una base di strategia.
- ma se è italiano, perché l'unica parola sulle carte in francese?
- come i giochi di aste, il divertimento dipende molto dal gruppo di gioco;
- carte assolutamente da imbustare poiché, a causa delle loro dimensioni, si piegano facilmente.
Gioco asolutamente geniale in una veste grafica di tutto rispetto.
Crea grande tensione al tavolo ed è costituito da un paio di finezze di grande design.
Per la fetta di pubblico e di "peso" che occupa, lo ritengo tra i migliori.
Gran bel filler.
Dilemmi non da poco grazie a un paio di regole davvero eleganti e ben congeniate.
Knizia nelle aste da sempre il meglio. Gran bel gioco
Gioco interessante ma alla fine mi ha un pochino deluso nel falso senso di controllo che ti da in gioco...per me i capolavori di Knizia sono altri...
Capolavoro assoluto, come filler. Non è un introduttivo: è un filler geniale, fine.
Voto alquanto ingeneroso (quantunque allineato con BGG) - nella sua categoria è assolutamente un top player.
Come dice Poldeold, a fare la differenza sono le finezze: le carte con valori diversi e non "scambiabili" + le aste invertite sulle carte negative + il finale imprevedibile + il twist dell'esclusione del più povero.
...ah aggiungo grafica al top e prezzo irrisorio... francamente un must-buy per chiunque. Nota sulle scritte in francese: è così in tutte le edizioni..a parte l'ovvio risparmio nel non dover riadattare le grafiche, è più che legittimo visto il tema Belle époque (che nessuno si azzarda a tradurre, infatti)
l'asta inversa per le carte negative non è una trovata di Knizia, il maestro Randolph lo anticipò di 7 anni con Raj
preferisco modern art come gioco d'aste, ma alza un pelo l'asticella sia come prezzo che come impegno richiesto
l'asta inversa per le carte negative non è una trovata di Knizia, il maestro Randolph lo anticipò di 7 anni con Raj
Mai sostenuto il contrario. Nessuna delle suddette finezze lo è, molto probabilmente...ciò non toglie che si combinino benissimo (e non sono neanche lontanamente un fan di Knizia).
dopo infinite partite come gioco della staffa... lo giudico magnifico
per nulla introduttivo. ovvio che i nomi sulle carte non siano tradotti
secondo me c'è anche un malinteso sulla controllabilità... non trovo lì punto centrale ma nel timing: è il gioco più spietato che conosca a proposito di "quanto offrire e quando". quasi sempre il quando conta più del quanto...
consigliatissimo
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