Articolo originale di Paul Dussault, liberamente tradotto da Agzaroth
Nota: l'autore, come molti, utilizza il termine euro/eurogame come sinonimo di german. Trovate la definizione in questa sezione della Goblinpedia.
Ho giocato un sacco di giochi euro. Mi piacciono i brucia-cervello lunghi e tortuosi e non mi spaventano i regolamenti tosti. Mi interessa abbastanza anche la storia. Uno potrebbe pensare che la serie COIN, pubblicata da GMT e che si basa su una meccanica card-driven, serie creata da Volko Runhnke sulla base dei conflitti di guerriglia, potesse essere un passo ludico naturale per me.
Ma si è rivelata una supposizione errata. Completamente.
Ora che ho preso familiarità con quel sistema, mi sono chiesto come mai ci abbia messo tanto a comprendere questi giochi. E guardandomi indietro, riesco ad identificare alcune cose che ho affrontato nel modo sbagliato e che hanno reso la curva di apprendimento inutilmente complicata e frustrante.
Eccovele.
Per cui se siete degli eurogamer attualmente alle prese col sistema COIN, o semplicemente vi state chiedendo se provarlo possa fare al caso vostro, voglio incoraggiarvi a fare due cose. Per prima cosa andate avanti a leggere, vedendo se quello che ho scritto può aiutarvi. Poi, giocate un COIN il prima possibile: è un'esperienza assolutamente appagante.
Semplicemente, non fate quello che ho fatto io.
1. Non pensate di giocare un eurogame
Un errore facile da fare. Avete puntato questi COIN. Avete visto che non c'è quella roba hex-and-counter [esagoni e segnalini, così erano organizzati i vecchi wargame, ndAgz], nessuna microgestione delle armi, delle linee di rifornimento o di vista. Invece, vi sentite perfettamente a vostro agio con ciò che leggete: quattro giocatori, mappa divisa in regioni, gestione risorse, pezzi di legno colorati, una traccia per i punti vittoria attorno al tabellone e un certo livello di astrazione. C'è il controllo territorio, influenza, carte, dadi. Sembra davvero un eurogame a tema bellico, non è così?
Ora, quello che succede la prima volta in cui ti siedi a giocare un COIN con tali aspettative, è che la cosa non si rivela così semplice. Perché l'esperienza pulita, ordinata, sicura che hai fatto in precedenza con i giochi euro, viene rapidamente e massivamente dissolta.
Invece di essere introdotto al gioco con semplicità, tramite regole ben scritte e strutturate, devi districarti in uno stile rigido e telegrafico. I termini militari ed i numerosi acronimi usati ti ricordano costantemente quanto poco sai dell'argomento, della guerriglia, della contro-insurrezione e anche i termini che conosci bene smentiscono presto la tua ipotesi di trovarti in un eurogame. Assassinare, rapire, devastare, furia, terrore sono concetti molto lontani dalle coltivazioni medievali, dai dipinti rinascimentali o dai commerci nel Mediterraneo.
Conosci bene quel particolare momento in cui, leggendo le regole di un eurogame, qualcosa scatta nel tuo cervello, comprendi il senso del gioco e sai cosa devi fare per competere per la vittoria? Non accadrà mai con i COIN.
Non ti sentirai mai padrone delle cose. Ricordi quei rari, inaspettati momenti che si verificano a volte nei
german, quei punti di svolta pieni di
pathos, che ciascuno ricorderà e di cui parlerà spesso anche dopo la partita? Ecco, questo accadrà anche con i COIN. Parecchio. Probabilmente molto più di quanto ti aspetti, quasi a ogni nuova carta girata.
Quello che voglio dire è che, sebbene le regole dei COIN non siano poi così difficili e che abbiano indiscutibilmente radici nello stile
eurogame, il modo in cui tali giochi si svolgono è differente a sufficienza da destabilizzare un giocatore
german e anche un classico
wargamer. Per cui avvicinatevi ad essi con quanti
meno preconcetti possibile.
2. Non cercare di fare subito le cose nel modo giusto – non funzionerà
Se, come me, arrivi ai COIN da un background di tipo euro, potresti tendere ad approcciare le regole in modo troppo letterale e ad aspettarti un po' troppo da loro.
Come ti dimostreranno rapidamente i primi turni di una partita, leggere e rileggere le regole non ti dà una sufficiente comprensione del gioco.
Non pensare alle regole come al classico spartito musicale, in cui ogni nota, ogni tono, è scritto chiaramente; pensale piuttosto come una traccia jazz, in cui poche note ti danno giusto un indirizzo generico.
Inoltre, tenete presente che i giochi COIN sono parecchio soggetti agli errori dei giocatori. Diversamente da molti giochi euro, i COIN non sono un susseguirsi ordinato di fasi definite e ricorrenti. A volte c'è un sacco di roba da fare e spesso non farai le stesse cose nello stesso ordine. Questo significa che acquisire automatismi di gioco richiede più tempo, com'è stato per me. In aggiunta, ci possono essere così tanti piccoli aggiustamenti a seguito di una mossa, che spesso correrete il rischio di scordarne qualcuno - e costruirete le seguenti mosse su quell'errore, rendendolo impossibile da correggere.
Farete spesso mosse senza sapere bene perché. Penso che dobbiate accettarlo, perché ricontrollare e interrogarvi su ogni singola mossa è probabilmente il modo migliore per rovinare l'esperienza di gioco. Volete accorgervi di ogni mossa sbagliata e correggerla? Farete solo più confusione. Volete ricontrollare ogni singola regoletta? Farete raffreddare il tè prima di aver finito il vostro primo turno e la cosa migliore che otterrete saranno altri dubbi da risolvere.
Semplicemente, giocate spesso, facendo del vostro meglio. Scoperchiate quante meno tombe possibile. Non cercate a tutti i costi di evitare gli errori o, peggio ancora, di correggerli in corsa.
Giocate e lasciate semplicemente che il gioco vi assorba pian piano. 3. Non partite da A Distant Plain
Non fraintendetemi, non ho nulla contro A Distant Plain, semmai il contrario. Ma partire dal volume III della serie COIN non è stata esattamente un'idea brillante, nel mio caso.
Il livello di complessità dei sei volumi (nel momento in cui scrivo) varia significativamente, per lo meno dal punto di vista di un principiante. Sebbene nel complesso il livello di complessità sia suppergiù quello, da un volume all'altro, i primi due pubblicati sono universalmente considerati i più abbordabili, facili da assimilare, specie per chi viene dai giochi euro.
Non dico che sia necessariamente una pessima idea partire direttamente dai volumi III o IV; molti giocatori lo fanno [io sono partito dal IV, ndAgz]. Ma occorre capire che questi sono giochi più avanzati, con un livello di complessità più alto, più complicati: nuove regole, più eccezioni, più interconnesioni, condizioni e bookkeeping. Guardando indietro, quando giocai ad Andean Abyss dopo A Distan Plain, per me fu uno shock. Non perché fosse tanto più semplice, ma perché conteneva la versione base di molti dei concetti dei COIN. Quello che in A Distant Plain mi appariva come un groviglio di ramificazioni era, in ultima istanza, una serie di dettagli ed eccezioni aggiunti a una base comune. Non so per voi, ma per me le cose sono più semplici da imparare se affrontate per gradi.
Per cui, se volete avere l'opportunità di capire il cuore delle meccaniche COIN, prendete uno dei primi due volumi (
Cuba Libre e
Andean Abyss). Entrambi hanno lo stesso livello di complessità, ma la mappa del primo è più piccola e semplice, rendendolo il perfetto livello introduttivo.
Una volta che avrete padroneggiato la base del sistema, penso che l'ordine in cui giocherete i seguenti volumi sarà poco importante, dipendendo solo dai vostri gusti.
4. Non iniziate a giocare usando i bot
Questo è tra tutti il peggiore errore che io abbia fatto.
La mia unica scusa è che mi piace molto giocare da solo, sia i giochi euro che i wargame. Anzi, mi sono interessato ai COIN proprio perché sapevo che esisteva la modalità in solitario, che ero curioso di provare. A Distant Plain era appena stato pubblicato e, anche se l'argomento mi interessava marginalmente, conoscendone poco e niente, lo comprai con l'intenzione di giocarlo da solo, contro i bot. Così, assolutamente inconsapevole di quel che si nascondeva nella scatola, ho iniziato a giocarlo da solo fin dalla prima partita.
Ecco come va: è il primo turno di un bot. Tu vuoi solo sapere cosa vuole fare e dove farlo. Scorri un sacco di regole e condizioni ed eccezioni, sparse per tutto il manuale guidato, il regolamento, i fogli di aiuto, le errata e i forum online. Riesamini il tabellone per l'ennesima volta, conti i cubi di ogni colore, controlli gli spazi adiacenti, calcoli il controllo per tutte le province bersaglio. Ok, probabilmente dovrà fare questo, lì. Fatto. Oh, un momento, ci sono ancora tre possibili spazi di destinazione per questa azione? E così risamini la cosa, più e più volte. Prima di riuscire a risolvere la sola azione di reclutamento e le sue conseguenze. Finisci per aver fatto poco più di un grosso lavoro di indagine, che non riesci nemmeno bene a spiegare a te stesso. Ma alla fine ce l'hai fatta, giusto? Il turno è finalmente completato! E poi arriva il turno del secondo bot. Poi il terzo.
Spero che abbiate capito. Mai fatto un lungo viaggio in autobus, fermandovi ad ogni più piccola stazione?
Come ho già detto, le regole base dei COIN non sono né troppo difficili né troppo lunghe. Ma quello che chiamiamo regolamento dei bot non è, nei fatti, tutte le regole. È un dettagliato set di istruzioni, condizioni e priorità, fornito per applicare le regole, per far funzionare i bot nel miglior modo possibile in tutte le situazioni. Per cui cercare di applicare queste istruzioni senza padroneggiare prima bene le regole si rivela un disastro.
Suggerisco di provare le regole standard, per prima cosa. Giocando. Sei da solo? Gioca con ogni fazione, assimilando le regole. Impara le carte e le condizioni più frequenti. Prenditi il tempo per fare i giusti collegamenti tra i concetti. Per capire come giocare ogni singola fazione, con le sue forze e debolezze. Questo finché non riesci a vedere oltre le mere regole. Solo allora potrei iniziare a provare i
bot. Sarà una vera sfida, perché sono disegnati per essere competitivi; ma sarà anche molto divertente.
5. L'aiuto di cui hai bisogno non si trova nel regolamento
Basandomi su un sacco di commenti letti online, quello che è accaduto a me nelle prime partite è ciò che hanno provato molti principianti del sistema COIN: anche capendo bene le regole, rimanevo spiazzato, perché non sapevo bene cosa fare.
Anche capendo che partorire un indirizzo strategico sia parte dei giochi con una base storica, uno ha sempre bisogno di un posto da cui partire. E con i COIN, quel posto non è il regolamento.
Il playbook
Ovviamente. Per me il dettaglio e la qualità che si trova nei playbook [un manuale in cui si trovano esempi di interi turni di gioco illustrati e spiegati, ndAgz] dei giochi GMT, specie i COIN, è ampia parte della soddisfazione che provo nel comprarli. E i playbook dei COIN sono la prima fermata obbligatoria per i principianti di questo sistema.
Gli esempi di gioco, le note di background per tutte le fazioni, le loro interazioni, il riassunto dei cambiamenti operati rispetto ai volumi precedenti, sono tutte cose utilissime. Soprattutto apprezzo la breve descrizione di ogni carta del gioco: è ben argomentata e inquadra la carta e l'evento che descrive nell'arco narrativo dell'ambientazione, illustrando come impatta sul gioco. Per me è diventata un'abitudine: durante le mie prime due o tre partite, mi fermo ad ogni nuova carta scoperta e ne leggo il trafiletto esplicativo. Quei 60-90 secondi persi mi fanno risparmiare molto tempo alla lunga distanza e soprattutto mi permettono di comprendere molto meglio il soggetto del gioco.
Round di propaganda
Questo pare abbastanza ovvio, col senno di poi. Ma sono rimasto davvero troppo invischiato in quelle partite da solo per rendermi conto del vantaggio fornito dai round di propaganda* (o le carte
inverno, o i quartieri invernali, dipende da quale COIN state giocando). Non solo sono uno dei momenti in qualche modo predicibili dei giochi COIN, ma sono pause fisse e prestabilite per gli obiettivi di breve termine delle fazioni: collocazione delle risorse, forze da aggiungere/rimuovere, controllo strategico, strade, basi, eccetera.
* [in tutti i COIN il timing del gioco è dato da un mazzo di carte. Ad intervalli più o meno regolari in questo mazzo vengono poste delle carte che, scoperte, attivano una fase di verifica di molte risorse e situazioni di gioco, inclusa la verifica delle condizioni di vittoria e il termine della partita, ndAgz]. Analizza i bot con un processo di ingegneria inversa (reverse-engineering)
Dammi retta: non vuoi giocarli subito, ma questo non significa che siano inutili. Anzi. Pensaci: per fornirti un avversario credibile e tosto, il loro comportamento è stato settato su una lista precisa e completa di priorità, in modo da fornire la risposta più efficace e performante, sviluppata grazie ai giocatori più esperti del gioco. Quei diagrammi di flusso sono la miglior guida possibile al gioco. Per cui, chi sarebbe così pazzo da non utilizzarli con questo scopo? Beh, io.
Studia il conflitto
Non c'è bisogno di dire che studiare il contesto storico di un gioco ti aiuterà parecchio a comprenderlo meglio. Questo è ancora più vero con i COIN. In certi casi, ti aiuterà anche a chiarire alcune ambiguità regolistiche ed anche a ricordare le eccezioni.
Ma non devi laurearti o essere un esperto di storia militare per giocare i COIN – io non lo sono di certo! Se non trovi il tempo per leggere alcune delle letture consigliate dal playbook, il trucco che posso suggerirti è di usare i nomi delle carte come una tavola dei contenuti. Cerca quei titoli su Google. Leggi quel che ne esce: articoli, report, documentari, manuali. Io l'ho fatto un sacco di volte ed ogni volta ho imparato qualcosa di nuovo, interessante ed anche sorprendente, che mi ha aiutato a capire molto meglio il gioco.
Partite e sessioni di gioco
Infine, guardare qualche partita filmata può aiutare tantissimo. Ce ne sono di ottime online. Anche se non prenderanno in considerazione tutte le regole (e probabilmente faranno qualche errore), sono di grande aiuto per un principiante e forniscono una precisa visione del flusso di gioco.
Concludendo, non ho alcun dubbio che i COIN siano più che accessibili a un serio giocatore euro. Ma non sono eurogame. Non rovinare la tua prima esperienza con i COIN facendo gli errori che ho illustrato sopra e potrai assaporane la vera ricchezza.