Ploy

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Ploy
Voto recensore:
0,0

Introduzione
Vogliamo giocare a Dama? No, troppo banale...
Vogliamo giocare al Go? Forse... troppo complesso...
Vogliamo giocare a Scacchi? Sì ma... qualcosa di affine per cambiare?
Vogliamo giocare al Ploy? E cos'è? Una via di mezzo tra i tre giochi succitati...
E Ploy sia!

Ambientazione
Ploy è un curioso gioco in stile scacchistico, con due fazioni che cercano di eliminare il rispettivo "pezzo grosso" avversario, grazie all'ausilio di pezzi peculiari da muovere in sequenza per raggiungere il succitato scopo.
Senza perderci oltre nelle premesse, passiamo alla descrizione del gioco.

Il gioco
Dopo aver deciso il numero di giocatori (che non potrà mai essere dispari, quindi o 2 o 4 giocatori) si dispongono i pezzi sul tabellone 9x9 come indicato dal regolamento; tutti i pezzi hanno degli indicatori disposti a raggiera ed è bene, ai fini del gioco, rispettare l'orientamento iniziale di tali indicatori.
Il proprio esercito è composto da quattro tipi di unità: Scudi, Sonde, Lance e un Comandante; ciascuna di queste unità ha rispettivamente 1, 2, 3 e 4 indicatori; è interessante notare che a loro volta ogni singola pedina di un tipo di unità può avere una disposizione diversa di tali indicatori.

Terminato il piazzamento iniziale, i giocatori effettuano un'azione a turno finché non riusciranno a catturare il comandante nemico, oppure sterminare completamente l'esercito avversario eccetto il comandante; ogni giocatore, nel suo turno, può scegliere una delle seguenti azioni:

- Muovere: ovviamente si tratta di spostare il pezzo prescelto da una casella all'altra. Se sulla casella di destinazione c'è una pedina nemica, questa viene eliminata e rimossa dal gioco. Ogni pedina può muovere, rigorosamente in linea retta, fino a un certo numero di caselle, in base al numero di indicatori che possiede; fanno eccezione i comandanti che, pur avendo ben 4 indicatori, possono muovere sempre e solo di una casella per volta.

- Orientare: e finalmente arriviamo al bello del gioco: come avrete già intuito, gli indicatori segnano, oltre a quante caselle può muovere una pedina, anche la direzione verso cui la pedina può muovere. Grazie a questa regola è possibile perdere ingenuamente uno dei propri pezzi migliori proprio perché, spinto troppo avanti, viene accerchiato dalle pedine nemiche, impossibilitato a tornare indietro. L'azione di orientamento serve proprio per riassestare le potenzialità mobili delle proprie pedine: semplicemente, girate di 45° la pedina scelta, segnando così la fine del turno; in questo, gli Scudi compensano la loro "lentezza" (come i comandanti, possono muoversi soltanto di uno) e la capacità di spostarsi in un'unica direzione, con la possibilità di poter essere orientati gratuitamente dopo il movimento.

Partite a 4 giocatori
Ploy si può giocare in quattro (ovviamente con un numero più ristretto di pedine per giocatore) scegliendo la modalità "tutti contro tutti" oppure la modalità 2 contro 2.
Delle due modalità, la più intrigante è senza ombra di dubbio il "tutti contro tutti" perché, quando un giocatore riesce a catturare un comandante avversario, si appropria di tutte le sue unità superstiti. È ragionevole pensare che questa semplice regola renda il gioco estremamente tattico visto che i giocatori, invogliati dalla possibilità di ingrossare il proprio esercito, tenteranno di eliminarsi a vicenda con il minor spargimento di sangue possibile.
Nella partita a squadre, invece, il giocatore "sconfitto" continua a utilizzare le pedine ancora in vita. Si tratta quindi, grossomodo, di una normale partita in due, dove i pezzi in campo sono più numerosi e ci sono due comandanti da eliminare

Considerazioni
Come gioco astratto che prende in prestito alcune caratteristiche di scacchi e dama (movimento prevalentemente diagonale, caratterizzazione dei pezzi), Ploy è stata una piacevole sorpresa; sicuramente una valida alternativa da proporre se i vostri amici reputano noiosi o scontati i succitati giochi.

La possibilità di cambiare direzione dei vari pezzi è una possibilità tattica che agli inizi vi darà qualche problema su come gestirla al meglio; infatti è piuttosto difficile calcolare quando è il momento giusto per girare una propria pedina piuttosto che muoverla: non dimenticate che, con questa mossa, è come se passaste il turno senza muovere nulla, e questo può essere molto rischioso se l'avversario è più sveglio di voi nel muovere il proprio esercito; passerete molte partite, prima di perdere la "regina" del gioco contro il più debole dei "pedoni" soltanto perché avete sbagliato a muovere/girare il vostro succitato pezzo.

Dopo aver preso confidenza con questa meccanica, tuttavia, divertimento e bastardate non avranno pari.

Rinnovo il mio consiglio sullo scegliere prima di tutto la modalità "tutti contro tutti": divertente, molto tattica e combattuta fino alla fine, per i motivi già spiegati nella descrizione.

La modalità a squadre si porta dietro tutti i problemi "etnici" riguardanti le cooperative: ovvero un membro delle rispettive squadre giocherà virtualmente per conto dell'intero team... d'altro canto, se i giocatori non si accontentano di gestire 15 pezzi in uno scontro a 2 giocatori, possono tranquillamente organizzare una battaglia campale sfruttando gli schieramenti a squadre (non che abbiate poi l'esercito della Russia al comando: essendo soltanto 9 le pedine disponibili per giocatore nelle partite a 4, controllerete al massimo 18 unità, di cui 2 comandanti).

Elementi di sintesi
Dipendenza dalla lingua: Solo le regole, che comunque sono in un inglese discretamente articolato; io stesso, pur conoscendolo a sufficienza per poter giocare, ho dovuto ricorrere all'aiuto del dizionario.

Incidenza Aleatoria: La fortuna nei giochi scacchistici è presente come lo è uno Yeti nel Sahara...

Scalabilità: Indifferente. Ovviamente in un gioco del genere si prediligerà una singolar tenzone ma, se sceglierete di giocare in 4, fatelo "tutti contro tutti".

Componentistica: Buona, considerando l'epoca. Gradevole sopratutto l'idea del confezionamento che, stranamente, viene offerta di rado nei giochi moderni, dove gli editori propongono ostinatamente i soliti, ingombranti scatoloni pieni d'aria. L'unica nota dolente riguarda la funzionalità della plancia: questa è suddivisa in due pezzi, ciascuno a sua volta composto da due quadrati tenuti tra loro da nastro adesivo; anche tenendo in considerazione i connettori (anche questi alquanto spartani), un malaugurato slittamento del tutto porrà fine alla partita per "catastrofe da terremoto".

Pro:

Molto belle le partite in 4 "tutti contro tutti".
Molto interessante il sistema di movimento e orientamento che caratterizza il gioco.

Contro:

Nella sua semplicità, il Ploy non ha difetti.
L'unico difetto che dovrete tenere a mente è la reperibilità del gioco: la scatola che possiedo è datata 1970, e andando su Boardgamegeek l'edizione più recente è 1982... indubbiamente fuori produzione. Io sono stato fortunato perché l'ho trovato casualmente in un mercatino che me lo buttavano in faccia, per di più in ottimo stato; ma su siti come eBay non sono altrettanto generosi...

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