Si tratta della nuova versione di un gioco precedentemente conosciuto come ZooSim, nel quale, nelle vesti di direttori di uno zoo, i giocatori tentano di costruire il parco più attrattivo nell'arco di cinque anni, rappresentati da altrettanti turni di gioco, in ognuno dei quali si ampliano gli zoo e si conteggiano i visitatori e le attrattive per determinare un punteggio parziale. Al termine del gioco, chi ha totalizzato il maggior totale nei cinque anni è il vincitore.
Inizialmente, ogni giocatore ha 8 monete ed un piccolo schermo dietro il quale tenerle nascoste agli altri, che rappresenta anche l'ingresso al proprio parco con due sentieri iniziali. Le bandiere che rappresentano i diversi giocatori sono inizialmente disposte in ordine casuale sull'apposito palo, e serviranno per gestire le situazioni di parità nel corso della partita.
All'inizio di ogni anno di gioco, vengono estratte cinque tessere Zoo che saranno messe all'asta nell'ordine in cui sono state pescate. I giocatori puntano segretamente un numero di monete e chi fa l'offerta più alta si aggiudica la tessera, che viene così aggiunta al proprio parco prima di procedere con la vendita successiva. In caso di pari offerta, vince l'asta il giocatore che ha la bandiera più in alto sul palo, ma subito dopo essa scenderà all'ultima posizione.
Ogni tessera, come quelle del domino, è concettualmente divisa in due metà che contengono ciascuna un recinto di un tipo differente di animali il cui valore è rappresentato da un numero di stelle colorate (da 1 a 3); inoltre, sono presenti diversi sentieri e, in alcuni casi, degli alberi. Quando un giocatore acquisisce una tessera, deve aggiungerla al proprio parco disponendola in modo tale da non interrompere i sentieri e, possibilmente, in maniera che si vengano a formare recinti sempre più grandi di animali dello stesso tipo (colore delle stelle), un po' come avviene nel domino, cercando di disporre in modo adiacente i recinti dello stesso colore.
Infatti, subito dopo il posizionamento di una tessera viene valutata l'attrattività dei parchi, sommando le stelle colorate di ogni tipo di recinto in modo da determinare chi abbia il parco più interessante per ogni colore; in questa valutazione, però, è possibile sommare le stelle di un certo colore solo quando il giocatore abbia disposto le tessere in modo tale che i recinti corrispondenti siano adiacenti, altrimenti essi saranno distinti ed i loro valori non potranno essere sommati. Il giocatore che ha la maggioranza prenderà così due omini del colore corrispondente, il secondo classificato ne prende solo uno e gli altri non avranno alcun visitatore per quel tipo di animali. Analogamente, vengono conteggiati anche gli alberi presenti nei parchi dei giocatori (che si sommano anche se non adiacenti), per attribuire due segnalini albero a chi ne ha di più, un solo segnalino al secondo, e nessuno agli altri. Inoltre, quando il posizionamento di una tessera riesca a comporre un percorso chiuso di sentieri, il giocatore potrà porvi al centro una panchina.
Quando tutte le cinque tessere estratte sono state vendute, l'anno è terminato e ogni giocatore incassa una moneta per ogni tessera Zoo di cui si compone il proprio parco. Inoltre, si procede a totalizzare i punti vittoria. Ogni giocatore somma gli omini, gli alberi e le panchine presenti nel proprio zoo e moltiplica questo totale per 1 il primo anno, per 2 il secondo e così via, fino a moltiplicare per 5 l'ultimo anno di gioco. Terminato il quinto anno di gioco, questi totali parziali vengono sommati e chi ottiene più punti vittoria è il vincitore.
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O Zoo le MioScritto da the_goblin il 15/12/2003
Voto recensore:
7,0Pro:
E' un gioco molto interessante, semplice da imparare, ma che offre ai giocatori molte opportunità e scelte strategiche non indifferenti. Attrarre i visitatori componendo recinti ampi è molto importante, ma basta poco perché i visitatori decidano di abbandonare il vostro parco per un altro. Non è facile ottenere le tessere migliori a causa della scarsità di denaro, e non sempre si riesce a connettere una tessera che farebbe comodo solo per il colore dei suoi recinti. Molto spesso, occorre fare una scelta perché ci si rende conto che non è facile lavorare efficacemente su tutti i tipi di animali (colori).D'altra parte, gli alberi sono un modo più semplice per fare punti, poiché non occorre che le tessere siano disposte in un modo particolare. Tuttavia, non sono poi così tante le tessere Zoo che contengono alberi... Infine, le panchine danno un punteggio sicuro poiché una volta acquisite non possono essere rimosse, ma per far chiudere i sentieri potrebbe essere necessario rinunciare ad ampliare un recinto.
In sostanza, un gioco molto meno banale di quanto non possa sembrare a prima vista, nonostante l'aria scherzosa che potrebbe far pensare ad un titolo per bambini. E' invece un gioco molto strategico con molta interazione fra giocatori che merita l'attenzione anche dei più esperti.
Contro:
Il difetto principale è l'orrendo titolo con cui è stato ripubblicato il gioco nel 2003 dalla Zoch Verlag. Almeno a noi italiani, "O Zoo Le Mio" suona davvero terribile, e francamente qualsiasi altro titolo sarebbe stato meglio...A parte questo, va detto che in due non risulta particolarmente divertente e si perde molto della competizione che è invece l'anima di questo gioco. Occorre essere almeno in tre, o meglio ancora in quattro per goderselo per bene.
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