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Wherewolf

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Goblin score: 7 su 10 - Basato su 61 voti
Gioco da Tavolo (GdT)
Anno: 2009 • Num. giocatori: 6-33 • Durata: 0 minuti
Sotto-categorie:
Party Games

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Wherewolf: voti, classifiche e statistiche Indice ↑

Persone con il gioco su BGG:
301
Voti su BGG:
169
Posizione in classifica BGG:
7414
Media voti su BGG:
7,40
Media bayesiana voti su BGG:
5,62

Voti e commenti per Wherewolf

7

Un upgrade di Lupus, da comprare solo se ci si stufa del primo e si ha un grande gruppo stabile. Infatti i troppi personaggi speciali e la conseguente difficoltà di ragionamenti allontanano e scoraggiano i giocatori alle prime armi - che però sono di fatto indispensabili per raggiungere i numeri richiesti da questo tipo di giochi.
Io continuo a preferire Lupus.
Ho trovato invece molto divertente la variante "Red Riding Hood", giocabile anche da sola.

9

Gioco eccellente da tutti i punti di vista, già dalla prima versione mi ha appassionato per le sue meccaniche, che per quanto si dice non sono assolutamente difficili da comprendere. Purtroppo capita che si venga uccisi fin da subito, ma è uno spasso vedere evolvere la partita. A mio avviso Where Wolf manda in pensione Lupus in Tabula, giochino dalle meccaniche troppo semplicistiche.
Alla Prossima!

10

Io trovo questa nuova edizione fantastica! I materiali sono ottimi e la grafica è davvero bella.

Mi piacciono molto i nuovi ruoli e anche se ammetto che per il moderatore gestire una partita con troppi giocatori può risultare un pò più difficile, secondo me, più persone ci sono e più diventa emozionante e divertente giocarci!

5

Sicuramente il miglior party game del genere "lupi VS contadini",ha però alcune pecche difficili da digerire..
Se lo giocate in pochi,la partita non risulta lunga ma il gioco non gira..
Se lo giocate in tanti il gioco in sè funziona,ma la partita sarà mooolto lunga e chi viene eliminato per primo/secondo DEVE trovare qualcos'altro da fare..e per un party game che dovrebbe mirare a far divertire tutti i partecipanti questo è un grosso difetto.
Compratelo insieme a qualche filler leggero per dare modo agli esclusi di non doversi girare i pollici per intere mezz'ore..
Tenete inoltre presente che la varietà di personaggi da una parte serve a dare un ruolo attivo a tutti,dall'altra incasina all'inverosimile la situazione e si tende a sparere nomi a caso nella maggior parte dell votazioni..

giudizio basato su 10 partite circa

6

Concordo con Stef, sul fatto che Werewolf parte dal concetto semplicissimo di Lupus in Tabula per complicarlo e renderlo alla portata solo di hard-gamer.
Bella l'idea, ma non funziona. Buoni i materiali e anche la grafica.
Appena sufficente, io consiglio Lupus in Tabula

6

Al di la dei bei materiali, Wherewolf è quasi un paradosso. Prende un concetto semplice come quello di Werewolf/Lupus in Tabula e lo riempie di abilità speciali spesso anche abbastanza articolate, come a voler strizzare l'occhio ai giocatori più esperti. Il problema è che, per l'appunto, i giocatori cosidetti "esperti" solitamente non apprezzano più di tanto party-game come questo e quelli novizi sono abbastanza incompatibili con tante regole e regolette. Un gioco a metà di due mondi che tutto sommato non ne soddisfa nessuno.

10

Nessuno se la prenda, ma chi commenta con cose come "non si può fare ragionamenti" "si deve andare a caso" "è complesso per il master" o "è pieno di personaggi inutili" è semplicemente molto inesperto.

wherewolf è un gioco fantastico proprio perchè basato interamente sul ragionamento... vari personaggi hanno informazioni su altri e i ragionamenti si fanno eccome, infatti già dal terzo giorno, chi muore e resta con gli occhi aperti, difficilmente si stupisce di chi avesse i ruoli chiave.
Masterizzarlo non è complesso, un foglio per segnare i voti e un elenco dei ruoli, per chi se li è già imparati, sono adeguatissimi a gestire partite anche con molti player senza difficoltà.

Anche i ruoli apparentemente noiosi sono fondamentali: se non ci fossero contadini, peccatori, eccetera, come si potrebbe bluffare?

La struttura è semplice e intuitiva, e ho personalmente insegnato questo gioco semplicemente con 10 minuti di spiegazione (compresa l'introduzione dell'ambientazione) e un "ti assicuro che entro il primo rogo (la fine del primo turno di gioco) avrai tutto chiaro. (poi ovvio che al neofita cerco di non dare un ruolo cruciale)

I villaggi sono sempre diversi, e a seconda dell'esperienza del gruppo si può dargli più o meno informazioni pre partita, tipo se si gioca col vampiro o quanti lupi sono presenti. (il ruolo del master è garantire una buona partita, quindi dare informazioni anche quando il regolamento non lo contempla è consigliatissimo, se si ritiene possa giovare)

Inoltre, sebbene i primi morti possano stare anche più di un'ora fermi prima della successiva partita, garantisco che nel mio gruppo di gioco nessuno usualmente si annoia. Sbaffarsi di patatine o fumare belli tranquilli mentre il villaggio si dispera pare essere soddisfacente quasi quanto disperarsi insieme al resto degli abitanti...

L'unico vero problema del gioco è il metagame psicologico, quello che porta il 90% dei giocatori a indagare (se ricevono il ruolo della veggente) sempre lo stesso giocatore perchè considerato "il più pericoloso" oppure, nel dubbio, a bruciare sempre in base allo stesso criterio, ma è una cosa che poi si assesta (se lo castri sempre qualcun altro diventerà il più pericoloso, e dopo un po di partite -anche con l'esperienza acquisita- il gruppo si abitua a non farsi influenzare da questi fattori, e giocare secondo la strategia migliore in quel momento)

Anyway le regole casalinghe risolvono sempre tutto, nella fattispecie il master difficilmente salverà un player dal rogo, anche se fosse una scelta suicida per il villaggio, ma alla terza veggente di fila che alla prima notte indaga X, potrebbe far segno di "non lo so" invece che darle l'informazione come da regolamento.

4

Premetto che sono un fan di Lupus in Tabula, possiedo sia la prima che la seconda edizione e la nuova espansione. Ho giocato negli ultimi anni decine e decine di partite sia nei panni di moderatore che di giocatore, organizzando partite dai 10 ai 30 giocatori a cui hanno partecipato persone di ogni età ed esperienza. Ritengo che la meccanica di gioco sia divertennte e coivolgente.

Un paio di anni fa ho scoperto l'esistenza di Wherewolf che mi è sembrata subito un'alternativa valida dall'atmosfera più cupa e matura. La prima edizione in italiano di Wherewolf è (e lo era già allora) introvabile. Dopo quasi un anno di attesa - il sito promette tuttora la revised edition in uscita nell'ottobre del 2011 – finalmente, esce la seconda edizione: la compro in preordine. Pro e contro.
La confezione è ben fatta e incluse ci sono le quattro promo pubblicate sul sito. La fattura del gioco è impeccabile anche se non ho modo di confrontarla con quella dell'edizione precedente. I disegni devo dire che sono meravigliosi e i personaggi unici. L'assenza dei semplici contadini come in Lupus fa in modo che nessun giocatore si annoi e rende il gioco più interessante. Ci sono svariate fazioni in lotta tra loro e la cosa intriga non poco. Presenti una serie di carte utili al moderatore come riepilogo per non perdersi in tutte le fasi del gioco e infine il regolamento. L'entusiasmo comincia a calare proprio nel momento in cui inizio a sfogliare il regolamento. Confrontato con quello della prima edizione, mi accorgo che è stato in parte ritoccato e le abilità di alcuni personaggi corrette e talvolta snaturate. Soffermiamoci proprio sul regolamento che è sempre il cardine di ogni gioco. Oserei definirlo complesso, contorto e lacunoso. Un mattone indispensabile da consultare durante ogni partita. Impossibile pensare di spiegare le regole a giocatori alle prime armi. Presenta addirittura degli errori (forse di stampa?), vedi la carta de Il Traditore che non ha alcuna fazione stampata ma, viene specificato che vince con la fazione dei Lupi. Per introdurre le fazioni più divertenti è necessario un numero di giocatori oltre la quindicina. La votazione ad occhi chiusi e la presenza di soli personaggi speciali genera caos: alcuni personaggi votano più volte, altri possono votare anche se tra gli indiziati, altri ancora dimezzano i voti ricevuti ed addirittura alcuni possono annullare tutti i voti che riceve un giocatore. Che deduzioni posso fare e che influenza posso avere se in tutto ciò le votazioni - lo sottolineo di nuovo - avvengono ad occhi chiusi? Effettivamente sono sempre tre o quattro personaggi a decidere con le loro abilità chi viene mandato al rogo. I giocatori, inoltre, non sanno neanche quali personaggi sono stati introdotti in quella partita rendendo di fatto impossibile capirci qualcosa. Il gioco può diventare appena giocabile se si ricorre al vecchio regolamento che tra l'altro aumenta le possibilità di personalizzazione tramite della varianti suggerite per ogni personaggio.

Il mio giudizio complessivo è negativo. Un'idea di partenza carina si è tradotta in un gioco ingestibile sul piano pratico. Consiglio di non allontanarsi dal buon vecchio lupus in tabula dal regolamento ben bilanciato, collaudato e soprattutto accessibile a tutti.

PS: perdonate lo sfogo ma ho speso quasi 50 euro per comprare questo gioco di m.

7

Gioco divertente senz'altro, molto belle le carte e anche i ruoli in sé sono tutti avvincenti da giocare. La grossa pecca è che chi va fuori ai primi turni deve spesso stare ad aspettare davvero parecchio tempo. Ho fatto sia partite con pochi giocatori (6) che con con più (fino ad una ventina), e devo dire che rende dai 10 in su... Al di sotto non è molto significativo.

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