Ho arbitrato una sola lunga campagna a questo gdr, i cui PG erano arrivati al'8°/10° lv e sapete cosa piaceva ai giocatori? L'impossibilità del calcolo!
A Rolemaster un guerriero umano comune può avere al massimo 120/150 ferite, ma anche con quelle, armato di armatura a piastre e scudo, non sfodera la spada senza pensarci due volte, specie se è in inferiorità numerica.
QUESTO E' IL MOTIVO PER CUI CONSIDERO ROLEMASTER IL GIOCO PIU' REALISTICO
Non c'entrano tabelle e controtabelle, che tanto sono utilizzate solo in quei frangenti necessari per dare drammaticità all'avventura. E' il senso del pericolo, quel sottile filo che lì tiene legati alla vita. Nel Rolemaster può bastare un colpo di lancia, uno shockbolt a incapacitare un personaggio e renderlo inutile.
Il combattimento può risultare drammaticamente corto.
Parlo con il cuore del giocatore di D&D, anni e anni di campagne e solo 1 al rolemaster. Perchè, forse perchè questo gioco è come la vita, difficile se ti devi costruire dal basso. Permettetemi questa filosofia da 4 soldi.
Concordo che chi ne parla male, non l'ha mai provato a giocare veramente. E' un prodotto degli anni 80, verboso, caotico e sbilanciato, ma allo stesso tempo molto vero. Se era il secondo gdr più sviluppato qualche ragione c'era.
Per me resta un bellissimo gioco, anche perchè ogni suo componente può essere fuso e utilizzato da altri giochi di ruolo (i riferimenti a D&D sono espliciti).
Lascio un 9, se lo merita credo nonostante la spigolosità del suo carattere.