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Innovation: voti, classifiche e statistiche Indice ↑

Persone con il gioco su BGG:
23732
Voti su BGG:
18397
Posizione in classifica BGG:
374
Media voti su BGG:
7,30
Media bayesiana voti su BGG:
7,09

Voti e commenti per Innovation

9

Dovessi scegliere 5 aggettivi, direi:
Caotico, tattico, cattivo, fresco, snervante.
Uno dei giochi di carte più sottovalutati in assoluto, lo si apprezza solitamente dopo qualche partita di rodaggio.
Provatelo!

7

Ho giocato alla nuova versione meriterebbe un 8 ma.....
ma una sorta di contatore dei simboli no????
non era difficile da fare e si sarebbe limitato il problema di dover continuamente contare i simboli degli avversari.!!!

9

Gioco a Sit gloria Romae e ho studiato il regolamento di Innovation. Il gioco è molto bello, forse ancora più bello di Sit gloria romae. Fra un mese ci sarà l'edizione in italiano che aspetto (se ci riesco)

9

Rivedo al rialzo il mio voto.

Titolo bellissimo, il mio gioco di carte preferito insieme a Glory To Rome (stesso autore, sarà un caso?)

Gioco tatticissimo.. controllare i vari effetti delle carte è davvero appagante.. quando si cominciano a padroneggiare le regole da molta soddisfazione.. in quanto è fondamentale sia giocare al meglio le proprie carte, sia smontare le combo degli avversari. Secondo me chi afferma che è "ingovernabile" non ha colto il vero spirito del gioco. E' ovvio che non si tratta di un titolo strategico.. ma a livello di tattica è difficilmente eguagliabile.

8

Nessun commento

9

Il gioco è fresco, simpaticissimo e cattivissimo.
I primi turni sono fondamentali e se qualcuno prende il largo diventa molto difficile da raggiungere, ma non impossibile. C'è una base d'alea imponente, ma anche le possibilità per controbatterla sono interessanti. Da provare in due v due perchè promette di aggiungere interessantissimi elementi strategici (in pratica uno dei due corre verso l'evoluzione, mentre l'altro si può fermare a racimolare Achievement). Meccaniche fresche e geniali, lo rendono un gioco notevole. E' necessaria però una ottima conoscenza della lingua inglese. Da mettere uno scalino sotto la triade RFTG Dominion Citadels, ma sopra tutti gli altri filleroni di carte.
Grafica da prototipo.

6

commento basato su una sola partita.
mah.. mi ha lasciato molto perplesso: è un gioco incontrollabile e "faticoso", nel senso che le carte, non basandosi su una simbologia intuitiva ma su testi in inglese lunghi e, almeno all'inizio, di non immediata interpretazione, comportano un impegno non indifferente da parte dei giocatori nel tenere sotto controllo, turno per turno, le abilità proprie e quelle degli avversari, nonché il numero totale dei simboli riportati sulle carte stesse, fondamentale per capire se l'azione (dogma) che si vuole svolgere porterà benefici anche agli altri... cosa impossibile da fare, dato che la disposizione delle carte scoperte varia quasi sempre di mossa in mossa... così finisce facilmente che ognuno gioca per sé, cercando di calare carte tali da entrare in qualche combo "lucrosa"
giudizio finale: gioco interessante e originale, ma da rivedere... (dello stesso autore preferisco Glory to Rome)

6

L'interazione è così forte che può essere molto fastidiosa, ma nel complesso il gioco è divertente... c'è da dire che per giocarlo con un minimo di raziocinio è meglio conoscere le carte... che sono una discreta quantità (tipo un 150).

6

Provata la versione "fatta in casa" di Kentervin. E concordo con il parere poco entusiastico: già avevo le mie riserve per la scarsa qualità grafica, il giocarlo mi ha tolto ogni possibile voglia di acquisto. Sebbene la meccanica e il movimento delle carte sia interessante, le combinazioni di alcune carte possono essere devastanti per gli altri giocatori. Non mi dispiace l'imprevedibilità, ma quando è troppa, stanca subito.

6

E' un gioco davvero troppo sopravvalutato (prerogativa di molti titoli inizialmente prodotti in quantità limitata? SmallBox Games Docet?) e, sopratutto, inferiore al precedente Glory to Rome sotto molti aspetti (tranne quello del grande disequilibrio di alcune carte). Checché se ne dica in giro, la tattica conta fino ad un certo punto: pescando certe combinazioni di carte si diventa praticamente inarrestabili e si macinano punti su punti. La grafica è estremamente elementare e il gioco è tutto sommato sovra-prezzato (30 dollari per 105 carte e quattro plance di cartone?). I lati positivi più evidenti sono la grande varietà delle partite (non ci sono due carte uguali) e la scalabilità (contando però che giocando in 4 il caos regna sovrano...).

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