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One of the Avalon Hill games of the early 1990s was Blackbeard, a pirate game totally different from any others available because it simulated the actual life and careers of historical pirates, and how they went about their chosen professions.
Richard Berg has now taken the original and redesigned it, almost entirely, to bring it into line with what gamers like to see and play these days. All those pirates you loved - Black Bart Roberts, Long Ben Avery, Ned Lowe, L'Ollonais, and, of course, Edward Teach (Blackbeard) - 23 in all, are still there, as are the King's Commissioners sent out to stop them. However, the entire play system has been overhauled, and the result is a game that highlights and specializes in player interaction, with almost no down time for any players.
Players represent individual pirates, using them to gain Victory Points by amassing booty and, even more importantly, earning Notoriety for their dastardly deeds. Seizing merchants with cargo ranging from useless paper to the monumental treasure of the Mughal emperors, attacking and sacking ports, fighting storms and scurvy, seeking safe haven in infamous pirate ports such as Tortuga and Madagascar, and, hopefully, using Letters of Marque to retire successfully.
And while the player is doing this, all of the other players, at the same time, are playing their cards and seizing opportunities to stop the pirates. There is a constant interplay among players, and you never know what is going to happen when you set out to do something.
We've simplified movement (no more hexes) and ship battles, we've expanded the use of Royal Navy warships, we've even added individual hostages! (Yes, there is a "Governor's Daughter".)
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Gioco che simula fin troppo dettagliatamente le gesta dei pirati nei secoli XVII-XVIII, a causa di ciò, il sistema di gioco risulta macchinoso e caotico. Troppi segnalini da gestire e troppi dadi da lanciare, per questo si potrebbe dire che il gioco è governato dal caos e dal caso. Come se non bastasse, le regole sono talmente lacunose che necessitano di un infinito nr. di correzioni e chiarimenti.
... e allora coma mai questo voto? Perché una volta memorizzata la moltitudine di regole, e con la necessaria applicazione di personalissime house rules, il gioco assume un certo fascino, che definirei "piratesco". In questo gioco bisogna lottare contro il dado e contro la crudeltà degli avversari che ti bersagliano con azioni anti-pirata e quando ci si riesce a ritirare con una discreta ricchezza, la soddisfazione è tanta.
Materiali non eccelsi, grafica/design molto accattivante.
Do 7 perché di base è un bel gioco, con una bella ambientazione e meccaniche interesanti, però ha alcuni difetti che mi fanno abbassare il voto.
Anzitutto il regolamento è caotico, un gioco di questa complessità avrebbe bisogno di un regolamento facile da consultare, perché alle prime partite risulta ostico e va controllato spesso. Mi sono trovato a guardare avanti e indietro senza trovare quello che cercavo a lungo, nonostante avessi scaricato le regole aggiornate e "chiarificate" dal sito GMT.
Secondo, la plancia di gioco è troppo leggera, si piega e rende complicato posizionare i tasselli, il che è un peccato perché la grafica è bella.
In realtà un sei e mezzo. Titolo naturalmente consigliato agli amanti del genere piratesco. Per tutti gli altri...rifletteteci bene! Sono necessarie almeno tre o quattro partite prima di comprendere appieno i meccanismi del gioco e cominciare davvero a sapere ciò che conviene fare ad ogni turno e, di conseguenza, divertirsi. Il difetto più grande, purtroppo, é la macchinosità. Inevitabilmente si dovrà sempre andare a consultare qualche tabella o qualche cavillo del regolamento. Personalmente, preferisco applicare la vecchia regola secondo cui le reazione del KC alle azioni dei pirati non sono automatiche ma rientrano nel novero delle azioni anti-pirata: sennò la vita dei pirati da difficile risulta davvero impossibile! In definitiva una buona simulazione più che un gioco vero e proprio.
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