Impressioni Unconscious Mind / Das Unbewusste

Elijah

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Vogliamo o non vogliamo parlare del gioco che per il momento in diversi giudicano nel seguente modo: bello visivamente, illustrazioni fantastiche. Per poi non aggiungere nulla o magari fare una faccia dispersa nel vuoto, senza sapere cosa dire d'altro. :pippotto:😅

Ma quindi è valido come gioco in termini di gameplay o no?

Lo Youtuber tedesco Hunter di Hunter & Friends l'ha bocciato. Alcune delle osservazioni che ha fatto sono le seguenti:

- Le illustrazioni da urlo sono un semplice specchietto per le allodole, nel senso che mentre giochi, secondo lui, non le guardi nemmeno, osservi solo i simboli e gli incastri che devi ottenere. Nello specifico, Hunter critica le illustrazioni dei sogni (quindi Andrew Bosley), in particolar modo quella con il coniglio dalle zampe allungate. Per esperienza personale, secondo lui, chi ha dei traumi, non fa simili sogni. A suo avviso, un sogno simile ricoda più un trip di LSD e quindi non ha nulla a che vedere con la psicoanalisi.

- Curare i pazienti è troppo semplice, a suo avviso. Non ci sono complicazioni, fila tutto sempre liscio, quando nella realtà dei casi un terapeuta non sempre riesce a curare i suoi pazienti, o almeno non subito. Hunter questo aspetto l'ha considerato poco tematico.

Osservando la partita sul canale Youtube inglese Gaming Rules di Paul Grogan, uno può inoltre avere la sensazione che il tabellone dedicato a Vienna serva a poco o nulla o influenzi in modo marginale il gioco.

Vediamo dunque di psicoanalizzare tutti questi aspetti, alla luce delle mie 5 partite svolte fino adesso a questo gioco (quattro in due giocatori, una in tre giocatori, in quattro giocatori è da terapia, Freud sa di cosa parlo).

Le illustrazioni di Andrew Bosley non sono un semplice specchietto per le allodole, con sogni disegnati a caso, senza riferimenti a cose concrete. Hunter in tal senso ha toppato alla grande e onestamente mi ha sorpreso per la sua pochezza (è probabilmente lo Youtuber tedesco più famoso in giro, attualmente purtroppo in declino per svariati motivi). Chiunque abbia studiato un po' di storia dell'arte, sa molto bene che i surrealisti si sono ispirati molto a Sigmund Freud e alla sua opera "L'interpretazione dei sogni", "Die Traumdeutung".

"Breton fu influenzato dalla lettura de L'interpretazione dei sogni di Freud del 1900; dopo averlo letto, egli arrivò alla conclusione che fosse inaccettabile il fatto che il sogno e l'inconscio avessero avuto così poco spazio nella civiltà moderna e pensò, quindi, di fondare un nuovo movimento artistico e letterario in cui essi avessero un ruolo fondamentale. Nacque così il surrealismo".
(Fonte: Wikipedia, art. Surrealismo)

Le illustrazioni insomma sono tanta roba, non solo in termini di bellezza, ma anche in termini di affinità con il tema proposto. Bosley ha tutto il mio rispetto in tal senso. Hunter un po' meno.

Oltre a questo, più lo gioco (e quindi guadagno fluidità nel giocarlo), più cerco di prendermi del tempo parlando ad alta voce mentre curo i miei pazienti, analizzando i sogni in base alle intuizioni presenti. Tutto questo nelle prime partite è meglio evitarlo, perché il titolo è pesante da digerire, ma a mio avviso con il crescere dell'esperienza, fare una simile aggiunta narrativa, regala ulteriore coinvolgimento e ci si gode maggiormente le magnifiche illustrazioni.

Passiamo ora al secondo aspetto sollevato da Hunter. Curare i pazienti è troppo semplice e lineare. Beh, per far capire come non condivida nemmeno in questo caso il parere di Hunter, cito la recensione di The Game Boy Geek. Secondo lui è vero il contrario: sebbene lui abbia apprezzato il gioco, reputa che alcuni pazienti sono troppo complessi da guarire del tutto, perché a seconda dei sogni (latente e lucido che hai) e il trauma presente, ti possono servire parecchi cuori in più prima di poter guarire totalmente il paziente in questione. E ottenere cuori al di fuori dei sogni, non è affatto banale. Per The Game Boy Geek questo aspetto è una inutile complicazione, mentre Hunter sembra non aver riscontrato proprio simili difficoltà, perché se no non faceva il commento che curare i pazienti è sempre troppo semplice (chissà quante partite avrà fatto, mah).
Dove sta la verità?
Se si sta attenti, nella maggior parte dei casi i pazienti si possono curare interpretando i sogni e basta. Però, aspetto che io reputo molto tematico e affine alla realtà, ci sono pazienti che richiedono uno sforzo ulteriore da parte dello psicoanalista, perché i pazienti hanno dei traumi difficili da curare. Capisco la frustrazione che può aver provato The Game Boy Geek (è lo stesso commento che ha fatto mia sorella mentre giocavamo), ma a livello tematico avere dei pazienti ostici da curare, è geniale. Inoltre, più si conosce il gioco, più si è in grado di prevenire situazioni di frutrazione dovute alla mancanza di cuori per curare del tutto certi pazienti. Sappiatelo.
Il gioco, per com'è concepito, a mio avviso ha trovato un buon equilibrio, parlo della facilità con cui si possono curare i pazienti.

Vienna, la bellissima e stimolante Vienna. Servirà a qualcosa? Si può ignorare bellamente quel tabellone?

Sarò onesto. Nelle mie prime partite svolte a Das Unbewusste (eccerto, ho preso il gioco in tedesco, per avere il nome dei saggi in lingua originale :cool:😅) a Vienna ho girato poco o nulla. Digerire il gioco non è semplice e si cerca di fare ciò che si può.
Più il tempo è passato, più però mi sono reso conto che varie azioni sono più interessanti da svolgere a Vienna che negli incontri del mercoledì. Esempio pratico: se deciso di andare a discutere al tavolo negli incontri tra psicoanalisti del mercoledì, posso ottenere tre intuizioni diverse di livello base. Se vado invece a Vienna ne posso ottenere cinque (se non addirittura sei con i favori della paziente giusta, Anna von Mildenburg, mitica Anna!), spendendo lampadine o avendo sufficienti conoscenze in un determinato luogo (tags o personaggi presenti). È vero che quelle cinque intuizioni saranno uguali (in base al luogo frequentato), mentre al tavolo le ottengo diverse, ma cinque/sei intuizioni sono più di 3. Al di là di questo esempio, parlando di altro, guadagnare andando a Vienna 5 dosi di cocaina caffè in una volta sola, è anche tanta roba. Parentesi: per chi non lo sapesse, per lavorare in modo più performante, a quei tempi in realtà si faceva uso di cocaina (legale all'epoca, o no? 😅). Frequentare Vienna è inoltre un modo per ottenere i cuoricini che ev. mancano se si hanno pazienti difficili da curare.
Insomma, Vienna, più si padroneggia il gioco, più vien voglia di frequentarla e sfruttarla al massimo.

Quali sono state o sono tuttora le mie perplessità legate al titolo? Allora, iniziamo nel precisare che a livello tematico il gioco a me garba parecchio, ma proprio tanto, ma tanto tanto. Sono felice che finalmente escano eurogames con ambientazioni diverse dal solito ma stilose e ben curate. È un trend che aspettavo da tempo: ottimo così.

Dopo la prima partita, il mio entusiasmo è un po' calato. 30 minuti di set-up, 1 ora di spiegazioni e 3 ore di gioco, speravo in qualcosa di più leggero e digeribile. Superate le prime difficoltà, ora il set-up riesco a farlo in una quindicina di minuti e il gioco lo spiego in 45 minuti, sfruttando i file presenti su boardgamegeek (sfrutto il Regulus Player Aid, l'ho preferito all'Unofficial Player Aid). Mentre una partita in due giocatori mi dura un'oretta e mezza: decisamente meglio! 😅
A mio avviso questo gioco ha senso acquistarlo solo se lo si vuole giocare più volte con la stessa compagnia. Spiegarlo e seguire tutti (perché sbagliare è facilissimo nelle prime partite) è faticoso. Non dico che la persona che spiega il titolo in seguito ha bisogno di un lettino per riprendersi dal trauma, ma poco ci manca. Scherzi a parte, se si è abituati a cose pesanti, il gioco non è poi così complesso. Ha tante icone, alcune non sono di facile lettura. Ci sono inoltre vari effetti che si scatenano e che possono essere dimenticati in svariate circostanze.
Ma attualmente io lo sto giocando con decisamente più piacere e ho sempre ancora voglia di approfondirlo, padroneggiarlo, esplorarlo in tutte le sue sfaccettature.

Perplessità numero due: Gustav Mahler nelle prime due partite ci è sembrato un pelo forte (è un paziente che può essere curato e che dà un beneficio notevole). Chi l'ha preso a inizio partita ha surclassato gli altri in termini di punti vittoria ottenuti. Si riesce a guarire pazienti come se non ci fosse un domani. Ho provato nelle seguenti partite a capire come contrastare Mahler e ci sono riuscito ad esempio con la mitica Anna von Mildenburg, andando a Vienna (bella Vienna!). Il mio avversario (che aveva Mahler dall'inizio) ha curato 6 pazienti + 2 senza più trauma ma non ancora guariti del tutto. Di questi otto pazienti, quattro gli davano punti vittoria a fine partita (tutti tra i 12 e 15 punti vittoria). Morale della favola: ho vinto io di una ventina di punti. Non ho ottenuto nessuna milestone legata alla cura dei pazienti, ma avevo più prestigio io a fine partita (aspetto notevole). Io ho sia curato pazienti (5 in totale, due che mi davano punti vittoria a fine partita) e ho pubblicato due tomi da 8 punti vittoria ciascuno (il mio avversario zero). È stata una partita particolarmente piacevole e ho visto che sfruttando al meglio Vienna (più le proprie annotazioni), si riesce a stare al passo pure contro un tipo come Gustav Mahler. Tiè!

In un'altra partita ho scelto invece come prima paziente Eugenie Schwarzwald (la chiamo la bibliotecaria) e prendendo durante il gioco anche Ernst Mach (che ti permette di sfruttare due volte Freud nella track della reputazione), sono riuscito a pubblicare verso la fine della partita 4 tomi in un turno unico: due perché ho scelto l'azione negli incontri del mercoledì e due perché mi sono fermato nell'azione dell'attivazione della reputazione. Che dire? Freud sarebbe stato fiero di me, ne sono convinto. A fine partita avevo 6 tomi pubblicati e ho vinto agile.

Capire come sfruttare al meglio i pazienti iniziali che si hanno è una sfida che mi triggera assai in questo momento. Sono curioso di approfondire ulteriormente il titolo. Come il vino (che più invecchia e meglio diventa), anche questo gioco mi sta attualmente restituendo sensazioni simili. Più lo gioco e più lo apprezzo. Per il momento promosso senza se e senza ma. Freud e compagnia possono fare sogni tranquilli.
 
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Grazie per la dettagliata recensione, mi fa un sacco piacere sapere che non hai riscontrato strategie dominanti e che la mappa di vienna ha un peso importante nell'economia del gioco
 

jedgoshi

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Mi inserisco nella discussione e ti racconto la mia esperienza.

Giocato un turno a Essen con la spiegazione di Zax, il gioco mi ha intrigato, tanto che poi l’ho pure comprato. Mentre aspettavo la consegna ho avuto modo di fare tre partite complete, che hanno scandito il declino del gioco… e spiego il perché, sempre dal mio punto di vista.

In primis non apporta nulla di nuovo, un semplice piazzamento lavoratori travestito bene con una livrea scintillante, che nella versione deluxe è quasi fastidiosa (parlo delle bustine delle carte). Dopo qualche turno ti fa innescare un numero via via crescente di combo che alla fine della partita sono pure incontrollabili per tante sub-azioni che riesci a fare. Quindi primo punto negativo è l’incontrollabilità e la difficoltà di prevedere tutte le combo a cascata.

La cura dei pazienti è abbastanza facile. La catarsi la rimuovi agevolmente con una sola “cura”, che una volta liberata ti ricompensa con punti e risorse che puoi utilizzare per curare il secondo paziente al quale poi togli a sua volta la catarsi. Curare poi il sogno latente (quello sotto) diventa agevole già nel turno successivo o addirittura a fine turno se hai scelto bene il paziente e se hai cuoricini a sufficienza. Trovo altresì “discutibile” il fatto che una volta tolta la catarsi, lo stesso paziente ti dia appieno la sua capacità, in termini di ricompensa, anche se non completamente curato.

Nella mia ultima partita (in tre giocatori) uno (alla sua prima partita peraltro) è riuscito ad accaparrarsi tesserine azione da inserire nella propria plancia tali per cui otteneva risorse spendendo caffè, e poteva pure spostarle. Dopo alcuni pazienti curati, i cui bonus si attivavano quando sostava nello spazio a sinistra della boccetta li attivava tutti ed è riuscito a crearsi un motore quasi infinito di risorse/caffè/lampadine con le quali in un turno curava praticamente 2 pazienti alla volta. Alla fine ne ha curati 10 (io sono arrivato al massimo a 6), tralasciando completamente i trattati e le pubblicazioni e pure Vienna. Ha di fatto reclamato 5 milestone senza sputare sangue (2 pazienti rossi, 3 blu, 5 pazienti, 3 idee, 2 colonne di tessere) lasciando a noi le altre. Ha avuto fortuna a prendere le tessere giuste e i pazienti giusti ??? Intanto ha finito con oltre 200 punti

Tornando alle milestones, anche qui, le trovo ridondanti: 3 blu, 2 rossi, 5 in tutto… potevano diversificare un po’; sbloccare le tre idee è facilissimo e diventa solo questione di timing delle azioni, mentre avere due tomi è abbastanza difficoltoso rispetto alle altre.

Infine, Vienna: l’ho definita come il gioco dell’oca all’interno del gioco stesso. Boh, mi sembrava una cosa messa li senza alcun collegamento con il resto del gioco. Si, fai azioni aggiuntive, ma dire che è più forte vienna delle azioni sulla scrivania mi sembra un po' “too much”. Puoi attivare l’azione dove ci sei tu o dove c’è Freud, la fai con potenza pari al numero di omini nel luogo, oppure il numero di simboli che hai. Ben 4 opzioni… mi sembrano troppe.

Concudo con il downtime, che per effetto delle combo citate copra, diventa alto, troppo alto, ma non principalmente per la paralisi, ma per la quantità di azioni che ne conseguono (soprattutto nella parte finale della partita).

Queste le mie impressioni, tanto che è già finito in altre mani. Peccato, un potenziale sfruttato in “folle”
 

Dr Houserules

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Ci sono inoltre vari effetti che si scatenano e che possono essere dimenticati in svariate circostanze.
Quindi su questo punto tu e @jedgoshi vi trovate d'accordo nel dire che le combo possono "sfuggire di mano".
Questo aspetto mi preoccupa un po' ... avevo giocato a RISE e lì le concatenazioni sono così assurde che mi avevano fatto risultare il gioco davvero indigesto. Spero non sia lo stesso per Unconscious mind...
 

Elijah

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Grazie per la dettagliata recensione, mi fa un sacco piacere sapere che non hai riscontrato strategie dominanti e che la mappa di vienna ha un peso importante nell'economia del gioco

Ciao Antonio,

guarda, in realtà non mi sento ancora minimamente in grado di creare ipoteticamente una recensione su questo gioco (e no, non scrivo recensioni, semmai critico recensioni, che è diverso, anche se forse bisogna aver giocato più partite per poter criticare recensioni che per poterle scrivere 😅). Le mie attualmente sono semplici impressioni dopo aver svolto alcune partite.

Come uno psicoanalista procede per tentativi e cerca di interpretare i sogni del paziente vedendo se c'è un miglioramento, giocando a questo gioco si procede anche a tentativi, cercando di intepretare ciò che il gioco ha da offrire, procedendo passo dopo passo, ma senza sapere se ciò che uno sta provando avrà effettivamente successo o meno.

Ergo, arrivare a padroneggiare questo titolo bene, ci vuole indubbiamente del tempo e bisogna munirsi di pazienza.
 

Elijah

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Elijah Six
Queste le mie impressioni

Ecco che finalmente qualcuno si palesa: bene così! 😅 La verità è che probabilmente siete in diversi a non apprezzare il gioco, per motivi differenti. Trovo positivo che la gente in dubbio sull'acquisto senta opinioni discordanti.

Sono d'accordo con te su quattro aspetti:

1) Di cose innovative nell'ambito degli eurogames non se ne vedono in pratica più da tempo. Il mercato è stagnante, ma un discorso analogo lo farei anche per le altre macro-categorie, onestamente parlando (party-games, american, family, pesi medi). Se a uno in questo caso specifico non interessa l'ambientazione, il mio consiglio è quello di dedicarsi alle vecchie glorie del passato.

2) Sì, è facile commettere errori veniali alle prime partite perché di aspetti da tenere d'occhio e da ricordarsi ce ne sono parecchi. Basta guardarsi la partita di Paul Grogan: hanno commesso veramente tanti errori rispetto agli standard del canale.

3) Gli appunti che uno prende nel suo taccuino sono in effetti estremamente importanti, per più motivi. Sia perché bisogna creare buone sinergie (riga ma anche colonna), sia perché ti permettono di potenziare le tue azioni, sia perché ti permettono di ottenere intuizioni in più del tuo colore necessarie per poter pubblicare tomi e andare nei quartieri di Vienna quando si riposa. Non penso che si possa vincere prendendo pochi appunti.

4) Anche nelle mie partite i distacchi tra i giocatori a fine partita erano in tre casi su cinque abissali (tanto da chiedersi: è normale?). Solo in due circostanze i punti a fine partita erano vicini. E con vicini intendo di una decina di punti di distacco. :pippotto:

Alcuni aspetti invece che mi sento in parte di dissentire, mantenendo comunque un tono pacato, sono questi:

1) Curare i pazienti è facile vs. curare i pazienti è difficile

Visto che la questione ha suscitato pareri discordanti (ho riportato la cosa pure io), ho dato un'occhiata a tutte le carte presenti nel gioco base. Ecco il riassuntone di cosa abbiamo.
Tra i sogni latenti abbiamo 12 sogni che ti danno 2 cuori e 12 sogni che ti danno 3 cuori. È un 50% di possibilità di ottenere o l'uno o l'altro.
Tra i sogni lucidi abbiamo 3 sogni che ti danno 4 cuori, 9 sogni che ti danno 3 cuori (sia i primi che i secondi citati non hanno simboli in alto a destra), 12 sogni che ti danno 2 cuori (con la possibilità di ottenerne uno in più quando si interpreta il sogno lucido, se il trauma e il sogno lucido sono della stessa tipologia).
Tra i pazienti invece abbiamo i pazienti ordinari e pazienti con casi di studio.
I pazienti ordinari sono suddivisi nel seguente modo: 6 hanno 2 cuori da dover curare, 6 hanno 3 cuori da dover curare.
I pazienti con casi di studio sono suddivisi nel seguente modo: 6 hanno 3 cuori, 6 hanno 4 cuori.
Infine, tra i traumi abbiamo quanto segue: tre traumi con 4 cuori, 12 traumi con 3 cuori, 9 traumi con 2 cuori.

Ricapitolando, la probabilità di avere un paziente con 8 cuori da dover curare è particolarmente bassa. Bisogna scegliere un paziente con un caso di studio da quattro cuori con proprio sopra un trauma da 4 cuori.
Interpretare il sogno lucido ti permette di curare di norma 3 cuori (sia se la carta ne ha 2 facendo combaciare il trauma con il sogno lucido da interpretare, perché se ne ottiene uno in più, sia se si prende direttamente un sogno lucido da 3 cuori).
Quindi curare traumi di norma non è difficile.
Curare del tutto un paziente invece, può essere decisamente più complicato, soprattutto se uno sta puntando sui pazienti con un caso di studio. Tra i sogni latenti la metà ti permette di guarire solo 2 cuori. A volte la situazione si fa complicata. Analizzando le carte presenti nel gioco, risulta chiaro perché alcuni recensori hanno riferito una cosa e altri un'altra. Dipende da cosa uno sceglie o si ritrova ad avere (e da quanto spesso uno ha provato il gioco).

2) L'esperienza che riporti della tua ultima partita è strana. Ora mi spiego meglio.

Non si può interpretare in un turno solo sia il sogno lucido che il sogno latente dello stesso paziente. È espressamente vietato dal regolamento. Si può interpretare al massimo un sogno per paziente, quindi due sogni, ma appunto di pazienti diversi. Questo significa che è impossibile guarire totalmente due pazienti ogni singolo turno, nemmeno nel caso piuttosto improbabile che uno durante la partita si becchi tutti e sei i pazienti ordinari con due cuori da guarire e con traumi da due cuori. Ci sono solo tre sogni lucidi che permetto di guarire 4 cuori in una volta sola, tutti gli altri sogni hanno 2 o tre cuori al massimo. Questo significa che uno ha bisogno per forza di cose di un turno in più per guarire totalmente un paziente, a meno che uno non abbia nel corso della partita (e sottolineo nel corso della partita) ottenuto e conservato dei cuori (al massimo tre). Ma ciò non permette a prescindere di poter affermare che si riesce a guarire due pazienti in ogni singolo turno se le cose ti vanno bene. Non è di per sé fattibile, a meno che uno non applichi la rinomata terapia d'urto, in quel caso.
Altro aspetto strano: il privilegio che dà il paziente Franz Kafka viene spesso interpretato in modo errato. Kafka non permette di spostare intuizioni come si vuole a tutti i livelli, ma solo al livello minimo. Paul Grogan in persona ha sbagliato a usare Kafka, capita. E la differenza onestamente non è da poco.
Ulteriore cosa che non mi torna: se uno sta puntando a prendere tanti appunti, non riesce a spostarsi molto con l'inkpot (massimo di uno o due movimenti alla volta) e quindi la milestone delle tre idee sbloccate non riesce a ottenerla, se gioca contro giocatori scafati. Anche curare tanto i pazienti implica non spostarsi con l'inkpot, perché ci sono solo tre carte sogno latenti (su 24) che ti permettono di spostarti con l'inkpot (ma solo di 1 o due movimenti). Se si vede che uno riesce ad andare forte con la cura dei pazienti, bisogna per forza di cose puntare sulle altre milestone evitando che le prenda chi va forte nella cura. Che uno riesca a farle tutte e cinque (quelle elencate da te nello specifico), beh, a mio avviso significa che le persone al tavolo non hanno giocato in modo ottimale o che non conoscono ancora a sufficienza tutte le sfaccettature del gioco. Unconscious Mind io dopo cinque partite non posso affermare lontanamente di padroneggiarlo del tutto. Ci sono ancora tante variabili che non ho ancora visto e approfondito.

Ho affermato di aver già vinto con Eugenie Schwarzwald (assieme a Ernst Mach), puntando secco sulle pubblicazioni di articoli e tomi, facendo tra l'altro più di 200 punti, e di aver sconfitto Mahler (assieme a Kafka!) con la sua protetta (muahahah!), il soprano Anna von Mildenburg, puntando anche (ma non solo) su Vienna, sottovalutata da varia gente, arrivando vicino ai 200 punti (ho chiuso io in anticipo la partita, se fosse durata ancora, probabilmente Mahler mi avrebbe battuto, la sensazione era quella). Ma non ho ancora approfondito granché ad esempio i personaggi che ti danno favori quando decidi di riposarti. Reputo Sophie Zimmermann forte, ho già giocato con lei dall'inizio, perdendo di poco contro Mahler che mi dava la sensazione di essere sgravo. Vorrei riprovare a giocare con lei, ma anche con Egon Schiele e altri ancora. Poi, come accennavi anche tu, gli appunti che si prendono cambiano drasticamente le partite. Capire sempre meglio come funzionano le sinergie in quell'ambito, beh, è uno dei miei obiettivi nelle prossime partite.

3) Vienna, la magnifica Vienna

Io a Vienna ci sono già stato e l'ho amata. Di norma quando faccio viaggi, tendo a creare itinerari che prevedono percorsi ad anello. Questo sia in città che in montagna. Mi sembra alquanto naturale spostarsi in quel modo. Poi, boh, forse tu visiti i luoghi in altro modo e quindi giudichi quanto proposto nel titolo (ingiustamente, a mio avviso) un gioco dell'oca. Non so se andremmo molto d'accordo in vacanza assieme. 🤣 Fatto sta che più che gioco dell'oca (dove lo spostamento è aleatorio), io parlerei eventualmente di qualcosa di simile alla rondella di Gerdts, dove lo spostamento è deciso dal giocatore.
Poi, boh, io avendo fatto la fila per ore davanti al Café Sacher di Vienna per poter assaggiare la Sacher-Torte (meglio la torta di Sissi), avendo potuto ammirare i dipinti di Egon Schiele e di Gustav Klimt, avendo visitato la biblioteca imperiale di Vienna rimanendo incantato dal luogo, boh, per me il tracciato presente è qualcosa di tematico. Vienna offre tantissimo a livello culturale. Musica classica, letteratura, opera, artisti, storia legata alla psicoanalisi, principesse famose, ecc. ecc. Nel percorso di Vienna, per me che ci sono stato e l'ho apprezzata assai, rivivo tanti bei ricordi. Se a uno del tema non interessa nulla, sono il primo a consigliare di non prendere il gioco. Io lo gioco con mia sorella che ha studiato psicologia in tedesco e che i tomi presenti li conosce. Vienna io l'ho vissuta in prima persona, amandola. Questo gioco mi permette di rivivere certe esperienze avute e gli sono grato per questo. E sì, secondo me visitare Vienna può dare benefici talvolta migliori che frenquentare il tavolo degli incontri del mercoledì.

4) Discorso downtime

Non ho ben capito in quanti giocatori avete giocato il gioco. Hai citato una partita fatta in tre. Le altre non ho capito. Personalmente sono dell'avviso che in due giocatori le partite, dopo aver accumulato un po' di esperienza, filano via lisce. In tre, spiegarlo e seguire nel dettaglio i giocatori nuovi, si fa già più fatica. In quattro lo sconsiglia anche Freud (come pure gli utenti di boardgamegeek). In quel caso sì, il downtime probabilmente lascia traumi insuperabili che spingono a voler rivendere il gioco prima di averlo approfondito per bene. 😜

Vabbè, credo di aver parlato fin troppo anche questa volta. Comunque sia, buon gioco e buona vita. :beer:
 
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Elijah

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Vedo che c'è spesso gente che posta fotografie. Provo una volta anch'io, vediamo come va a finire. 😅

Male. 🤣 Nel senso che inserendo le fotografie dal computer mi costa troppa fatica e non penso che ripeterò l'esperienza. 🥺

Tra l'altro, il giro ad anello rappresentato sul tabellone di Vienna si rifà chiaramente alla Ringstrasse (strada ad anello), inaugurata nel 1865.

"Il sistema anulare fu completato al suo interno con importanti edifici rappresentativi: l'Opera di Stato, al tempo diretta da Gustav Mahler, l'Università, la Borsa, i due edifici gemelli del Museo di Storia Artistica e del Museo di Storia Naturale, entrambi affacciati su Maria-Theresien-Platz."
(Fonte: Wikipedia, art. Ringstrasse)

Non è che è una cosa messa lì a caso nemmeno questa, per intenderci.

Al giorno d'oggi uno può fare il giro con un tram d'epoca, quella che viene considerata, giustamente, una trappola per turisti.

Veniamo ora a qualche mio ricordo da Vienna.

20240103_125213[1].jpg

Due opere di Arcimboldo presenti al Kunsthistorisches Museum di Vienna, dove ho passato un'intera giornata... o_O😅 Luogo con mille stimoli. Uno potrebbe passarci le settimane in quel museo.

20240105_102206[1].jpg
La torta di Sissi mangiata presso il Café de La Gloriette nella Reggia di Schönbrunn, molto meglio della Sacher Torte, a mio avviso. Non penso ahimè di aver fotografato il Café Central in centro città.

20240105_150634[1].jpg

Autoritratto presente al Leopold Museum a Vienna, ovviamente di Egon Schiele, uno dei pazienti "ordinari" raffigurati nel gioco, anima veramente in pena. Il suo stile e il suo tratto li trovo geniali, da pelle d'oca.

20240105_145504[1].jpg

L'opera più famosa di Klimt, Il Bacio, è presente al Museo Belvedere di Vienna. Ho fotografato anche quello, ma in questo caso preferisco riportare una sua opera presente se non ricordo male al Leopold Museum, Morte e Vita, più in linea con il gioco Unconscious Mind, a mio avviso.

20240105_173818[1].jpg

Foto scattata all'interno della biblioteca nazionale austriaca a Vienna. Luogo incantevole. 🤯

Vabbè, potrei aggiungere ancora innumerevoli fotografie, ma finisco qua. Se uno Vienna l'ha visitata, se uno è interessato a questioni culturali a 360 gradi, nel gioco avrà parecchi richiami, da molti ambiti assai diversi.

Io nel 2024 cerco di acquistare eurogames con ambientazioni che reputo stimolanti e che mi dicono qualcosa. Personalmente ho smesso da un po' di giocare agli eurogames solo ed esclusivamente per le meccaniche interessanti che potrebbero esserci. Il gameplay deve essere accettabile, sia chiaro. Senza un'ambientazione che mi stimola però, un titolo lo provo anche, ma difficilmente lo acquisto.
Se a uno Vienna non dice nulla, non è appassionato o interessato all'arte, alla storia della psicoanalisi, alla musica classica (uno ad esempio potrebbe mettere un pezzo di Mahler quando Mahler entra in gioco), all'opera, al teatro, alla cultura in generale, beh, non è giocando a questo gioco che cambierà probabilmente idea. Sono passatempi che richiedono dedizione, sforzo intellettuale, pazienza, studio. E non sono indubbiamente per tutti. Come anche questo gioco. Non è un discorso elitario, è un dato di fatto: a molta gente certe cose non interessano, com'è normale che sia. Ognuno ha le sue passioni e va bene così.
 
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Tullaris

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Vedo che c'è spesso gente che posta fotografie. Provo una volta anch'io, vediamo come va a finire. 😅

Male. 🤣 Nel senso che inserendo le fotografie dal computer mi costa troppa fatica e non penso che ripeterò l'esperienza. 🥺
OT, perchè così difficile da PC inserire foto? Dovrebbe essere immediato.
 

Sasha80

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Vedo che c'è spesso gente che posta fotografie. Provo una volta anch'io, vediamo come va a finire. 😅

Male. 🤣 Nel senso che inserendo le fotografie dal computer mi costa troppa fatica e non penso che ripeterò l'esperienza. 🥺

Tra l'altro, il giro ad anello rappresentato sul tabellone di Vienna si rifà chiaramente alla Ringstrasse (strada ad anello), inaugurata nel 1865.

"Il sistema anulare fu completato al suo interno con importanti edifici rappresentativi: l'Opera di Stato, al tempo diretta da Gustav Mahler, l'Università, la Borsa, i due edifici gemelli del Museo di Storia Artistica e del Museo di Storia Naturale, entrambi affacciati su Maria-Theresien-Platz."
(Fonte: Wikipedia, art. Ringstrasse)

Non è che è una cosa messa lì a caso nemmeno questa, per intenderci.

Al giorno d'oggi uno può fare il giro con un tram d'epoca, quella che viene considerata, giustamente, una trappola per turisti.

Veniamo ora a qualche mio ricordo da Vienna.

20240103_125213[1].jpg

Due opere di Arcimboldo presenti al Kunsthistorisches Museum di Vienna, dove ho passato un'intera giornata... o_O😅 Luogo con mille stimoli. Uno potrebbe passarci le settimane in quel museo.

20240105_102206[1].jpg
La torta di Sissi mangiata presso il Café de La Gloriette nella Reggia di Schönbrunn, molto meglio della Sacher Torte, a mio avviso. Non penso ahimè di aver fotografato il Café Central in centro città.

20240105_150634[1].jpg

Autoritratto presente al Leopold Museum a Vienna, ovviamente di Egon Schiele, uno dei pazienti "ordinari" raffigurati nel gioco, anima veramente in pena. Il suo stile e il suo tratto li trovo geniali, da pelle d'oca.

20240105_145504[1].jpg

L'opera più famosa di Klimt, Il Bacio, è presente al Museo Belvedere di Vienna. Ho fotografato anche quello, ma in questo caso preferisco riportare una sua opera presente se non ricordo male al Leopold Museum, Morte e Vita, più in linea con il gioco Unconscious Mind, a mio avviso.

20240105_173818[1].jpg

Foto scattata all'interno della biblioteca nazionale austriaca a Vienna. Luogo incantevole. 🤯

Vabbè, potrei aggiungere ancora innumerevoli fotografie, ma finisco qua. Se uno Vienna l'ha visitata, se uno è interessato a questioni culturali a 360 gradi, nel gioco avrà parecchi richiami, da molti ambiti assai diversi.

Io nel 2024 cerco di acquistare eurogames con ambientazioni che reputo stimolanti e che mi dicono qualcosa. Personalmente ho smesso da un po' di giocare agli eurogames solo ed esclusivamente per le meccaniche interessanti che potrebbero esserci. Il gameplay deve essere accettabile, sia chiaro. Senza un'ambientazione che mi stimola però, un titolo lo provo anche, ma difficilmente lo acquisto.
Se a uno Vienna non dice nulla, non è appassionato o interessato all'arte, alla storia della psicoanalisi, alla musica classica (uno ad esempio potrebbe mettere un pezzo di Mahler quando Mahler entra in gioco), all'opera, al teatro, alla cultura in generale, beh, non è giocando a questo gioco che cambierà probabilmente idea. Sono passatempi che richiedono dedizione, sforzo intellettuale, pazienza, studio. E non sono indubbiamente per tutti. Come anche questo gioco. Non è un discorso elitario, è un dato di fatto: a molta gente certe cose non interessano, com'è normale che sia. Ognuno ha le sue passioni e va bene così.
Amo profondamente Vienna e la sua straordinaria vitalità culturale, specie nel periodo a cavallo tra 8 e 900 quindi le tue impressioni sul gioco hanno scatenato una mezza scimmia.
Mi troverò costretto ad approfondire e metterlo in wish list
 

Elijah

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Elijah Six
OT, perchè così difficile da PC inserire foto? Dovrebbe essere immediato.
Eh, ho troppe foto sul cellulare. Ogni volta che dal computer devo selezionare una foto sul cellulare, la pagina ci mette un po' a caricare e trovare la foto giusta è sempre uno scrollare continuo. Limitazioni mie. 🙈

Amo profondamente Vienna e la sua straordinaria vitalità culturale, specie nel periodo a cavallo tra 8 e 900 quindi le tue impressioni sul gioco hanno scatenato una mezza scimmia.
Mi troverò costretto ad approfondire e metterlo in wish list
Non dare troppa retta alle mie impressioni. Tra le righe ho inserito diverse criticità. Ripeto, non è affatto un gioco per tutti.
È psicologia inversa la mia? Chi può dirlo. 😅
 

jedgoshi

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Ecco che finalmente qualcuno si palesa: bene così! 😅 La verità è che probabilmente siete in diversi a non apprezzare il gioco, per motivi differenti. Trovo positivo che la gente in dubbio sull'acquisto senta opinioni discordanti.

Sono d'accordo con te su quattro aspetti:

1) Di cose innovative nell'ambito degli eurogames non se ne vedono in pratica più da tempo. Il mercato è stagnante, ma un discorso analogo lo farei anche per le altre macro-categorie, onestamente parlando (party-games, american, family, pesi medi). Se a uno in questo caso specifico non interessa l'ambientazione, il mio consiglio è quello di dedicarsi alle vecchie glorie del passato.

2) Sì, è facile commettere errori veniali alle prime partite perché di aspetti da tenere d'occhio e da ricordarsi ce ne sono parecchi. Basta guardarsi la partita di Paul Grogan: hanno commesso veramente tanti errori rispetto agli standard del canale.

3) Gli appunti che uno prende nel suo taccuino sono in effetti estremamente importanti, per più motivi. Sia perché bisogna creare buone sinergie (riga ma anche colonna), sia perché ti permettono di potenziare le tue azioni, sia perché ti permettono di ottenere intuizioni in più del tuo colore necessarie per poter pubblicare tomi e andare nei quartieri di Vienna quando si riposa. Non penso che si possa vincere prendendo pochi appunti.

4) Anche nelle mie partite i distacchi tra i giocatori a fine partita erano in tre casi su cinque abissali (tanto da chiedersi: è normale?). Solo in due circostanze i punti a fine partita erano vicini. E con vicini intendo di una decina di punti di distacco. :pippotto:

Alcuni aspetti invece che mi sento in parte di dissentire, mantenendo comunque un tono pacato, sono questi:

1) Curare i pazienti è facile vs. curare i pazienti è difficile

Visto che la questione ha suscitato pareri discordanti (ho riportato la cosa pure io), ho dato un'occhiata a tutte le carte presenti nel gioco base. Ecco il riassuntone di cosa abbiamo.
Tra i sogni latenti abbiamo 12 sogni che ti danno 2 cuori e 12 sogni che ti danno 3 cuori. È un 50% di possibilità di ottenere o l'uno o l'altro.
Tra i sogni lucidi abbiamo 3 sogni che ti danno 4 cuori, 9 sogni che ti danno 3 cuori (sia i primi che i secondi citati non hanno simboli in alto a destra), 12 sogni che ti danno 2 cuori (con la possibilità di ottenerne uno in più quando si interpreta il sogno lucido, se il trauma e il sogno lucido sono della stessa tipologia).
Tra i pazienti invece abbiamo i pazienti ordinari e pazienti con casi di studio.
I pazienti ordinari sono suddivisi nel seguente modo: 6 hanno 2 cuori da dover curare, 6 hanno 3 cuori da dover curare.
I pazienti con casi di studio sono suddivisi nel seguente modo: 6 hanno 3 cuori, 6 hanno 4 cuori.
Infine, tra i traumi abbiamo quanto segue: tre traumi con 4 cuori, 12 traumi con 3 cuori, 9 traumi con 2 cuori.

Ricapitolando, la probabilità di avere un paziente con 8 cuori da dover curare è particolarmente bassa. Bisogna scegliere un paziente con un caso di studio da quattro cuori con proprio sopra un trauma da 4 cuori.
Interpretare il sogno lucido ti permette di curare di norma 3 cuori (sia se la carta ne ha 2 facendo combaciare il trauma con il sogno lucido da interpretare, perché se ne ottiene uno in più, sia se si prende direttamente un sogno lucido da 3 cuori).
Quindi curare traumi di norma non è difficile.
Curare del tutto un paziente invece, può essere decisamente più complicato, soprattutto se uno sta puntando sui pazienti con un caso di studio. Tra i sogni latenti la metà ti permette di guarire solo 2 cuori. A volte la situazione si fa complicata. Analizzando le carte presenti nel gioco, risulta chiaro perché alcuni recensori hanno riferito una cosa e altri un'altra. Dipende da cosa uno sceglie o si ritrova ad avere (e da quanto spesso uno ha provato il gioco).

2) L'esperienza che riporti della tua ultima partita è strana. Ora mi spiego meglio.

Non si può interpretare in un turno solo sia il sogno lucido che il sogno latente dello stesso paziente. È espressamente vietato dal regolamento. Si può interpretare al massimo un sogno per paziente, quindi due sogni, ma appunto di pazienti diversi. Questo significa che è impossibile guarire totalmente due pazienti ogni singolo turno, nemmeno nel caso piuttosto improbabile che uno durante la partita si becchi tutti e sei i pazienti ordinari con due cuori da guarire e con traumi da due cuori. Ci sono solo tre sogni lucidi che permetto di guarire 4 cuori in una volta sola, tutti gli altri sogni hanno 2 o tre cuori al massimo. Questo significa che uno ha bisogno per forza di cose di un turno in più per guarire totalmente un paziente, a meno che uno non abbia nel corso della partita (e sottolineo nel corso della partita) ottenuto e conservato dei cuori (al massimo tre). Ma ciò non permette a prescindere di poter affermare che si riesce a guarire due pazienti in ogni singolo turno se le cose ti vanno bene. Non è di per sé fattibile, a meno che uno non applichi la rinomata terapia d'urto, in quel caso.
Altro aspetto strano: il privilegio che dà il paziente Franz Kafka viene spesso interpretato in modo errato. Kafka non permette di spostare intuizioni come si vuole a tutti i livelli, ma solo al livello minimo. Paul Grogan in persona ha sbagliato a usare Kafka, capita. E la differenza onestamente non è da poco.
Ulteriore cosa che non mi torna: se uno sta puntando a prendere tanti appunti, non riesce a spostarsi molto con l'inkpot (massimo di uno o due movimenti alla volta) e quindi la milestone delle tre idee sbloccate non riesce a ottenerla, se gioca contro giocatori scafati. Anche curare tanto i pazienti implica non spostarsi con l'inkpot, perché ci sono solo tre carte sogno latenti (su 24) che ti permettono di spostarti con l'inkpot (ma solo di 1 o due movimenti). Se si vede che uno riesce ad andare forte con la cura dei pazienti, bisogna per forza di cose puntare sulle altre milestone evitando che le prenda chi va forte nella cura. Che uno riesca a farle tutte e cinque (quelle elencate da te nello specifico), beh, a mio avviso significa che le persone al tavolo non hanno giocato in modo ottimale o che non conoscono ancora a sufficienza tutte le sfaccettature del gioco. Unconscious Mind io dopo cinque partite non posso affermare lontanamente di padroneggiarlo del tutto. Ci sono ancora tante variabili che non ho ancora visto e approfondito.

Ho affermato di aver già vinto con Eugenie Schwarzwald (assieme a Ernst Mach), puntando secco sulle pubblicazioni di articoli e tomi, facendo tra l'altro più di 200 punti, e di aver sconfitto Mahler (assieme a Kafka!) con la sua protetta (muahahah!), il soprano Anna von Mildenburg, puntando anche (ma non solo) su Vienna, sottovalutata da varia gente, arrivando vicino ai 200 punti (ho chiuso io in anticipo la partita, se fosse durata ancora, probabilmente Mahler mi avrebbe battuto, la sensazione era quella). Ma non ho ancora approfondito granché ad esempio i personaggi che ti danno favori quando decidi di riposarti. Reputo Sophie Zimmermann forte, ho già giocato con lei dall'inizio, perdendo di poco contro Mahler che mi dava la sensazione di essere sgravo. Vorrei riprovare a giocare con lei, ma anche con Egon Schiele e altri ancora. Poi, come accennavi anche tu, gli appunti che si prendono cambiano drasticamente le partite. Capire sempre meglio come funzionano le sinergie in quell'ambito, beh, è uno dei miei obiettivi nelle prossime partite.

3) Vienna, la magnifica Vienna

Io a Vienna ci sono già stato e l'ho amata. Di norma quando faccio viaggi, tendo a creare itinerari che prevedono percorsi ad anello. Questo sia in città che in montagna. Mi sembra alquanto naturale spostarsi in quel modo. Poi, boh, forse tu visiti i luoghi in altro modo e quindi giudichi quanto proposto nel titolo (ingiustamente, a mio avviso) un gioco dell'oca. Non so se andremmo molto d'accordo in vacanza assieme. 🤣 Fatto sta che più che gioco dell'oca (dove lo spostamento è aleatorio), io parlerei eventualmente di qualcosa di simile alla rondella di Gerdts, dove lo spostamento è deciso dal giocatore.
Poi, boh, io avendo fatto la fila per ore davanti al Café Sacher di Vienna per poter assaggiare la Sacher-Torte (meglio la torta di Sissi), avendo potuto ammirare i dipinti di Egon Schiele e di Gustav Klimt, avendo visitato la biblioteca imperiale di Vienna rimanendo incantato dal luogo, boh, per me il tracciato presente è qualcosa di tematico. Vienna offre tantissimo a livello culturale. Musica classica, letteratura, opera, artisti, storia legata alla psicoanalisi, principesse famose, ecc. ecc. Nel percorso di Vienna, per me che ci sono stato e l'ho apprezzata assai, rivivo tanti bei ricordi. Se a uno del tema non interessa nulla, sono il primo a consigliare di non prendere il gioco. Io lo gioco con mia sorella che ha studiato psicologia in tedesco e che i tomi presenti li conosce. Vienna io l'ho vissuta in prima persona, amandola. Questo gioco mi permette di rivivere certe esperienze avute e gli sono grato per questo. E sì, secondo me visitare Vienna può dare benefici talvolta migliori che frenquentare il tavolo degli incontri del mercoledì.

4) Discorso downtime

Non ho ben capito in quanti giocatori avete giocato il gioco. Hai citato una partita fatta in tre. Le altre non ho capito. Personalmente sono dell'avviso che in due giocatori le partite, dopo aver accumulato un po' di esperienza, filano via lisce. In tre, spiegarlo e seguire nel dettaglio i giocatori nuovi, si fa già più fatica. In quattro lo sconsiglia anche Freud (come pure gli utenti di boardgamegeek). In quel caso sì, il downtime probabilmente lascia traumi insuperabili che spingono a voler rivendere il gioco prima di averlo approfondito per bene. 😜

Vabbè, credo di aver parlato fin troppo anche questa volta. Comunque sia, buon gioco e buona vita. :beer:
amappa, quanto hai scritto... 🧐 intuisco che ti piacca molto, sia come gioco, sia come ambientazione/contesto
Chapeau per la disquisizione, peraltro interessante per quanto riguarda le tue analisi. 🤓

Io sono meno prolisso e vengo al sodo 😇
La questione cura: concordo che un paziente non può essere curato due volte in un turno, ma lo avevo interpretato nell'ambito dell'azione diretta. Con l'utilizzo dei "cuoricini" a fine turno, non ricordo di averlo letto (in tal caso allora è stato un errore).
Inoltre, sempre se non ricordo male, se quando curi la catarsi hai il simbolo uguale a quello del sogno, hai una cura aggiuntiva (vado a memoria, eh...), quindi già uno in più rispetto alla cura.
Ora non ricordo esattamente quali tessere aveva preso l'altro giocatore per fare questa combo di combo, ma ad un certo punto avevo seguito un suo turno e mi pareva corretto (ripeto, salvo la questione cura).

Per le azione sulla scrivania di fatto faceva spesso quella da 4 avanzamenti e con una lampadina si spostava di un ulteriore passo e poi attivava i pazienti curati che gli davano vantaggi nella fase di "income" in quanto ci si fermava proprio per quello.

Vienna, (l'ho visitata pure io anni fa, e non mi piacque, ma non ho collegato assolutamente queste due cose) mi ha lasciato perplesso sin dalla prima partita, in quanto non ho trovato un legame con il resto del gioco. non dico che non ci si possano fare azioni importanti, solo che l'ho vista come qualcosa di aggiuntivo. Il gioco potrebbe funzionare ugualmente senza la plancia di Vienna. (potrei citarti altri esempi di giochi in cui ci sono orpelli messi li tanto per... ma andrei OT). L'ho definito gioco dell'oca, solo per dare un nome a qualcosa di "in più", non perche di fatto mi ricordi il gioco dell'oca

Infine, solo per comunicazione, ho fatto una partita in 4 e due in 3 giocatori

P.S. non volevo essere in alcun modo accusatorio, ho solo espresso le mie impressioni su un gioco che non mi ha "colpito", assieme a molti altri di Essen di quest'anno, peraltro
 

PierreSimon

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Questo parlare di Vienna mi ha fatto tornare la voglia di provare questo gioco, ancora di più quando ho letto che appare anche Mahler.
Terrò d'occhio la cosa e se lo trovo prossimamente in offerta ci faccio più di un pensiero. Grazie per gli spunti interessanti, intanto.
 

Dr Houserules

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Impressioni da prima partita: bel gioco!! Un peso medio ben articolato con ambientazione raffinata che non potevo farmi mancare in collezione.

Rispetto alla mia iniziale preoccupazione, son felice di aver riscontrato una concatenazione di combo abbastanza gestibile. Non banale, talvolta articolata ma comunque agevole da sviluppare.

Downtime? Se gli avversari cadono in paralalisi da analisi di tutte le opzioni possibili, si... il downtime si sente, ma credo che dopo una scarsa manciata di partite tutto scorra molto velocemente perché una volta superato lo scoglietto delle icone e degli effetti diventa immediato prendere decisioni. Infatti il gioco non ha chissà quali strategie da seguire, o meglio io ne ho ho riconosciute due principali: curare clienti e pubblicare trattati o un mix di entrambi, ma il downtime colpisce soprattutto chi si dedica alla prima azione cioè curare i clienti perché deve decidere quale cliente prendere, quale sogno manifesto, quali righe/colonne attivare col calamaio per ottenere intuizioni...ecco, pubblicare trattati mi pare una scelta più comoda perché richiede meno incastri di risorse/effetti.

Delle azioni disponibili non ho apprezzato la distinzione tra muovere Freud e muovere il proprio professore. Penso mi sarebbe piaciuto di più averle entrambe assimilate in un'unica azione, da scegliere alternativamente (quindi farle entrambe richiederebbe 2 idee) in modo da lasciare spazio sulla plancia comune per un'azione diversa: ci avrei visto bene un'azione per scegliere di cambiare il sogno manifesto (pescandolo a caso quando si sceglie il cliente). In questo modo la strategia di curare i clienti richiederebbe un'azione extra per scegliere la combo preferita di sogni, limitando il downtime nella fase in cui il giocatore deve scegliere il nuovo cliente. Vabbè chiaramente sono elucubrazioni da prima partita...

La mappa di Vienna poi era quella che mi spaventava di più...temevo fosse davvero slegata dal contesto e che desse solo qualche bonus non necessario, invece si è dimostrata un elemento valido di gameplay grazie ai punti vittoria extra, ai bonus che fornisce con l'azione riposo, all'interazione (altrimenti inesistente) che sviluppa tra i giocatori...

Insomma per ora il bilancio è estremamente positivo e non vedo l'ora di rigiocarlo!!
 

Dr Houserules

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La mappa di Vienna poi era quella che mi spaventava di più...temevo fosse davvero slegata dal contesto e che desse solo qualche bonus non necessario, invece si è dimostrata un elemento valido di gameplay grazie ai punti vittoria extra, ai bonus che fornisce con l'azione riposo, all'interazione (altrimenti inesistente) che sviluppa tra i giocatori...
Sono arrivato alla 4ª partita e purtroppo devo ammettere che stà mappa di Vienna inizia a sembrare un po' appiccicata al resto del gioco... :pippotto:ho l'impressione che gli autori volessero rendere il flusso di gioco più complesso (e ci sono riusciti, ma a discapito dell'eleganza e forse anche della profondità).

In breve spostare una pedina tra i luoghi di Vienna serve ad ottenere carte o scrigni (o piccoli bonus come intuizioni minori e caffè), invece quando ti riposi ottieni bonus one-shot oppure scrigni e calamai (se consumi un'intuizione del tuo colore, garantendoti punti extra a fine partita).

Mi sorge spontanea la domanda: non si poteva valorizzare questi elementi del gioco in modo più elegante?
Sto iniziando a ragionare su questa possibilità, cioè se è possibile rimuovere il sotto-gioco delle pedine che girano per i quartieri di Vienna e sostituire le 2 azioni in basso a destra della plancia degli incontri del mercoledì con qualcosa di ugualmente utile.
Impresa ardua perché lo spauracchio dello sbilanciamento è sempre in agguato e rischio di rompere il gioco, ma nutro buone speranze sul risultato. Posterò le mie intuizioni e idee brillanti 🤭 in una discussione dedicata.
 

Zadrow

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Una sola partita che penso rimarrà l'ultima.
Condivido le mie impressioni col grande disclaimer che ho fatto una sola partita e per un gioco così complesso è poco. Tuttavia non mi ha lasciato voglia di rigiocarlo.
Il succo è che è un buon gioco complessivamente, ma con dei difetti e quindiconsiderando l'impegno richiesto, io preferisco giocare ad altri giochi che per durata simile e impegno simile, mi divertono di più.
Il gioco ha anche delle buone idee ed a livello tematico hanno fatto secondo me un buon lavoro; è un peccato che lo abbiano sviluppato in questo modo. La parte delle intuizioni/amozioni, del curare i pazienti, la modalità di attivazione della propria plancia mi sono piaciute. Il resto mi sembra buttato dentro per far sembrare il gioco più profondo. Mi sembra il classico caso in cui il gioco è solo complicato e questa complicazione è fine a se stessa. Hanno aggiunto tante cose per me non necessarie, a partire dalla famigerata plancia di Vienna, che non solo è appiccicata lì come meccaniche, ma complica le cose e ti porta alle volte a fare cose fuori contesto del gioco.
Anche la meccanica delle carte e dei tomi è un po' ridondante e l'avrei evitata.
Il gioco inoltre mi sembra troppo largo. Troppe azioni possibili, tanto che dopo i primi turni in cui si è un po' in ristrettezza, poi non è più un problema avere le risorse che servono, anzi c'è un eccesso inutile. Il gioco offre troppe alternative per fare le cose, tanto che diventa solo complicato farle, ma non sfidante.
Alla fine del gioco (3 giocatori alla prima partita ed il proprietario con 2) abbiamo praticamente finito tutte le carte paziente, tutti avevano completato la propria plancia e avevamo fatto 6 tomi in totale. A onor del vero abbiamo dimenticato un paio di volte di avanzare la pedina Freud e così abbiamo fatto qualche turno in più del dovuto, ma la sostanza non cambia, ovvero che dopo una partita il gioco mi sembra non abbia più molto da raccontarmi.
Peccato, perchè il tema è bello ed hanno fatto un buon sforzo di tematizzazione. Ci sono alcune idee carine, ma nel complesso, per la stessa categoria di giochi, ci sono dei giochi che preferisco.
 

iugal

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Prodotto molto ben curato, sia sul lato componentistica che sul lato game design. Forse si sarebbe potuto fare meglio come resa dell'ambientazione, ma tutto sommato direi ok trattandosi di un gestionale.
Non mi è piaciuta molto la gestione delle risorse, bella l'idea della rondella, ma per come il gioco è studiato non genera, secondo me, delle corrette dinamiche di strettezza: troppo facile avere tutto quello che serve, con abbondanza.
Turni a volte un po' troppo "combosi", almeno per i miei gusti.
Il gioco è strutturato sostanzialmente come una corsa, e questo aspetto, con le dinamiche che genera, l'ho trovato interessante e sfidante.
 

fadeslayer

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Prodotto molto ben curato, sia sul lato componentistica che sul lato game design. Forse si sarebbe potuto fare meglio come resa dell'ambientazione, ma tutto sommato direi ok trattandosi di un gestionale.
Non mi è piaciuta molto la gestione delle risorse, bella l'idea della rondella, ma per come il gioco è studiato non genera, secondo me, delle corrette dinamiche di strettezza: troppo facile avere tutto quello che serve, con abbondanza.
Turni a volte un po' troppo "combosi", almeno per i miei gusti.
Il gioco è strutturato sostanzialmente come una corsa, e questo aspetto, con le dinamiche che genera, l'ho trovato interessante e sfidante.
Ho sentito anche nel mio gruppo critiche alla gestione risorse. Probabilmente con una risorsa in più funzionava meglio il meccanismo.
 

Dr Houserules

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Ragazzi una domanda... qualcuno può condividermi delle foto del contenuto dell'espansioncina "free association"?

In rete sono riuscito a trovare solo questa immagine ma non mi è chiaro che fa sta roba extra...

Free-Association-Module-Box-Unconscious-mind-2.jpg
 

lucchefede

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Cerco come al solito di riportare le mie impressioni senza leggere chi mi ha preceduto per non farmi condizionare (poi leggo tutto).

Premessa: ho giocato Unconscious Mind in 4 giocatori e ho svolto una sola partita. Era la mia prima partita e ho vinto abbastanza nettamente staccando anche i possessori del gioco.

Ambientazione: il gioco è a mio avviso ben ambientato, mi piace il fatto che si lavori per curare i pazienti, che vi siano elementi tecnici e che parallelamente si pubblichino articoli e trattati scientifici. Bella anche l'idea delle references, del citare il lavoro altrui per apportare vantaggio reciproco.

Meccaniche: Trovo che abbia un bel mix di meccaniche e una buona dose di originalità. Vi è un meccanismo di selezione azioni in cui ci si ruba a vicenda gli slot disponibili e, nel contempo, si può decidere di investire di più di meno per rafforzare un'azione compiendola due volte. Per poter svolgere un'azione devi piazzare un'idea (un segnalino token, sblocchi più idee migliorando la tua plancia) e quando non hai più idee disponibili puoi "ritirare le idee" liberando gli slot azione che hai occupato. Finché non le ritiri, quelle slot non sono disponibili agli altri giocatori. Ritirarle, tuttavia, può essere importante per attivare bonus utili. Bisogna valutare tante cose nel scegliere l'azione in quanto ogni set di azioni attiva anche un effetto calamaio, ossia fa spostare il calamaio della plancia personale di X caselle, portando quindi ad attivare alcune azioni della plancia e/o a saltarne altre. Quello che intendo dire è che ogni azione va valutata alla perfezione per ottenere il massimo, cercando sia di bloccare gli altri che di trovare la combinazione migliore per sé stessi in quel momento. Inoltre a ogni turno la combinazione di azione base + calamaio + alcuni bonus che girano a rotazione è variabile creando una forte diversificazione che non annoia. Alcune azioni attivano inoltre effetti su altre plance comuni, come la plancia della cittadina di Vienna. Questa plancia è a mio avviso importantissima in quanto ti consente di crescere velocemente come reputazione o ottenere azioni bonus a scelta che ti consentono di crescere più velocemente su alcuni tracciati che danno punti importanti a fine partita. Ma non è facile usarla in quanto si tratta una plancia di tracciato movimento che agisce basandosi sul numero di meeple presenti sul luogo di arrivo - più potente è l'azione più meeple ci sono - e agisce in concomitanza di altri fattori, come la possibiilità di ottimizzare la plancia personale dei giocatori liberando delle gemme personali poi utilizzabili per sbloccare dei bonus nella plancia Vienna. Allo stesso modo, alcune azioni importanti della plancia di Vienna sono disponibili soltanto se "ritiri le idee" dalla plancia azioni, e questo è molto interessante perché dà più valore al ritirare le idee prima di averle consumate tutte. Inoltre, vi è il meccanismo della cura dei pazienti, anch'esso interessante, che puoi attivare anziché svolgere un'azione normale. Per curare i pazienti devi raccogliere risorse, che puoi ottenere in vario modo, ma avere le risorse giuste è assai complesso e non banale in quanto hai una ruota divisa in tre sezione e in tre livelli e vi sono opzioni machiavelliche per far "crescere e trasformare" una risorsa in un'altra, rendendo ogni presa, crescita o modifica di risorse un vero puzzle a incastri per ottenere il prima possibile quelle necessarie per curare i pazienti. Questo meccanismo per me è stato notevolmente originale. Ogni paziente ha inoltre dei bonus che possono esserti utili per velocizzare altre azioni e dei punti vittoria. Quindi la scelta del paziente può risultare fondamentale per rafforzare le proprie azioni. Vi è il meccanismo dei "caffé" che sono azioni bonus spendibili per trasformarle in altri oggetti, e quello degli scrigni che ti consentono di sostituire risorse per curare più velocemente i pazienti. Un'altra azione ti consente di scrivere e pubblicare articoli scientifici, e un'altra ancora di radunare questi per scrivere un trattato, usando i tuoi articoli o addirittura citando quelli degli altri. Anche il meccanismo di fine partita è originale: ogni volta che un qualsiasi giocatore ottiene un punto reputazione, il segnalino reputazione di Freud (e quindi del filone scientifico in generale) avanza di un turno, sbloccando un'azione comune a tutti più potente e avvicinandosi alla fine della partita. Freud funge in un certo senso anche da clessidra. Questo rende molto importante, verso la fine, ponderare se convenga o meno migliorare la propria reputazione.

Varietà strategica: la varietà strategica è notevole, puoi ottenere punti da: pazienti, plancia personale, tracciato reputazione, pubblicazione dei trattati, insediamenti e fama nella città di Vienna, numero di segnalini "icona" di colori diversi. Non ho trovato un meccanismo OP rispetto a un altro perché spesso rafforzare un "tracciato/Segmento del gioco" ti aiuta a essere più rapido per ottenere più punti in un'altra sezione. A mio avviso risulta molto importante trovare un modo (o un altro) per far crescere il prima possibile la propria reputazione e sbloccare azioni nella plancia personale.

Longevità: ll gioco può essere da un lato longevo per quanto riguarda la varietà degli incastri delle azioni base e della tipologia di pazienti che cambia di partita in partita, ma ho avuto come la sensazione che, una volta capito bene, sia relativamente facile raggiungere il massimo dei punti in ogni tracciato che presenta condizioni di punti fisse.

Set-up: il setup del gioco mi è sembrato lunghissimo. Mille plance e pezzi diversi, tra l'altro anche per giocarlo richiede uno spazio notevole sul tavolo. Penso che abbiamo impegato forse più di mezz'ora per preparare l'inizio della partita. Tante anche le cose da spiegare e da ricordare. Non è un gioco che si intavola velocemente.

Materiali: le carte sogno hanno una grafica molto apprezzabile. I materiali sono solidi, variegati e le plance giocatore hanno spazi per incastonare i pezzi. Trovo che a livello di materiali sia un gioco ben realizzato. Non ho rimesso via i pezzi quindi non posso valutare la praticità della scatola.

Durata/Scalabilità: in 4 giocatori abbiamo impiegato 3 ore e 10 minuti e, onestamente, ho velocizzato molto delle azioni per cui il gioco ti spinge a ragionare molto di più per trovare l'azione più efficiente. Vi faccio un esempio, se sblocchi tutta la plancia giocatore e sposti il calamaio sulla cima della tua plancia (vedi "meccaniche") con un'azione principale, ti ritrovi a dover valutare se una quaterna di azioni sia più conveniente di altre due quaterne di azioni. E ogni singola azione di ogni quaterna va valutata "incastrandola" con le altre tre azioni e cercando di pensare a quale combinazioni di azioni di permetta di muovere al meglio le tue risorse (vedi "meccaniche"). Anche il scegliere l'azione migliore tra le tante opzioni, valutandone sempre i relativi vantaggi, rende il gioco molto propenso alla paralisi da analisi. E' un gioco che di per sé ha meccaniche che secondo me rendono meglio - come molti giochi - in più giocatori, ma di contro richiede di un tempo di gioco potenzialmente molto lungo. Non avendolo giocato in due giocatori non so dire riguardo alla scabilità ma lo immagino più veloce e meno complesso.

Pro e contro in Conclusione: per me i pro sono l'originalità di alcune meccaniche, la varietà di azioni disponibili, l'assenza di una strategia vincente e la tematica del gioco. I contro la durata eccessiva (giocato in 4), il lungo setup e la sensazione di una longevità che potrebbe essere minore del previsto.

Opinione strategica: ho vinto largamente puntando sull'attivazione preventiva della reputazione e parallelamente con l'ottimizzazione rapida della plancia giocatore. Fare ciò mi ha sbloccato moltissime opzioni e migliorie per la plancia Vienna puntando sulla quale ho poi ottenuto davvero molti vantaggi e punti bonus. Ho chiuso la partitac con 202 punti (gli altri 147, 98 e 85) giocando con giocatori esperti e con due dei quali possessori del gioco.
 
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