Dubbi Ultima torcia

ixidor86

Babbano
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Parto con la premessa che anni fa giocavo a GDR online e mi sono affacciato al d&d adesso e sto cercando di capire quanto un evento (in questo caso un crollo di un edificio) possa essere instantaneo, ovvero non dare spazio al PG di compiere un azione e/oun movimento.

Stavamo ruolando ad "Ultima torcia".

Ad un certo punto della campagna, mentre sterminavamo tutti, si era attivato un contatore "al 4 turno dalla caduta del martello, la torre crolla".
Tutti capendo l'antifona scappano, un altro PG invece attiva l'abilità "velocità" ( permette 2 movimenti e due azioni per turno) e gira per la torre.
La domanda è:
C'è un turno dove la torre crolla, il PG che sta salendo le scale puo' ,nel turno del crollo, compiere un'azione (mentre precipita), ovvero può prendere un oggetto dallo zaino( che gli salverebbe la vita)prima di sfracellarsi e morire?
 

Coockhob

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Guarda, non ho giocato a L'Ultima Torcia, ma essendo un gioco di ruolo tradizionale, credo che possa funzionare in questo modo:

Negli anni ‘90, sulle fanzine e riviste o in supplementi specifici, venivano pubblicate regole per danneggiare strutture fino a provocarne il crollo. Queste regole, però, erano poco amate dai GM e soprattutto dai giocatori, perché richiedevano troppi calcoli e troppo tempo. Personalmente, invece, le trovavo molto interessanti. Peccato, a me piacciono ancora quando narro io se i giocatori lo permettono le uso.

In alcuni moduli d’avventura, invece, il meccanismo era più semplice:
A seguito di un evento trigger, si innescava il crollo progressivo.
Per un certo numero di turni, tutti i personaggi all'interno della struttura (PG e PNG) subivano danni o tiravano dei dadi di danno a causa di soffitti e pareti crollanti.
Dopo un certo numero di turni, la struttura collassava definitivamente, schiacciando chiunque fosse rimasto all’interno.

Nei giochi di ruolo più narrativi, invece, come ad esempio storytelling system i crolli venivano gestiti in modo diverso:
Il gioco era strutturato a scene.
Quando iniziava il crollo, si presumeva che i PG scappassero durante la scena dedicata.
Se i PG non riuscivano a fuggire, morivano, con la giustificazione che il gioco fosse horror, gothic-punk o altro.

Da quello che hai raccontato, mi sembra che il crollo segua una sequenza piuttosto chiara:
si attiva l’evento crollo,
la struttura inizia a deteriorarsi progressivamente per un periodo di tempo limitato, causando danni e
se i PG non riescono a uscire in tempo, la struttura collassa completamente.

In questi casi, il GM ha comunque un certo margine di decisione. Se un PG riesce a recuperare l’equipaggiamento, usarlo, muoversi un po’ e poi scappare entro il tempo previsto, non vedo nulla di strano.

Ovviamente, tutto dipende da come il GM ha deciso di gestire la situazione, ma se le cose fossero andate in questo modo, mi sembrerebbe una dinamica del tutto normale e plausibile.
 
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