Semplicemente perché in Italia esiste una lunga tradizione di doppiaggio e e traduzione di tutto ciò che riguarda il piccolo e grande schermo, poi perché, come ti hanno giustamente fatto notare, sono diverse le "società" che si occupano di manga e di anime ed infine perché spesso i due sono arrivati nel nostro paese in epoche molto differenti.
L'esempio che fai tu è proprio tipico: "Gigi" è un manga ed anime molto vecchio, quando ancora i cartoni animati arrivavano in Italia solo per i bambini e completamente scollegati dal relativo fumetto.
All'epoca nessuno si sarebbe sognato di lasciare il nome "Kappei": sarebbe stato assurdo ed inpronunciabile per i bambini dell'epoca. Qualsiasi nome giapponese veniva sistematicamente epurato e cambiato, non per crudeltà, ma semplicemente perché si credeva giusto fare un "corrispettivo" italiano, come era sempre successo per tutti i "nomi" stranieri.
Pensa ai nomi di città, di persone, di personaggi storici: vengono tutti "tradotti" e nessuno se ne scandalizza. Poi, tanto per precisarlo, diversi altri paesi europi "traducevano" i nomi a loro piacimento: basti pensare all'italiano "Goldrake" che era "Goldorak" in Francia mentre l'originale giapponese è "Grendizer"
Solo negli ultimi anni, dopo il boom dei manga e dei relativi fan molto "puristi" si è deciso di lasciare intatti sia i nomi che i titoli delle opere, anche per meglio riconoscerle e identificarle nel panorama internazionale e soprattuto perché si incorre molto meno in inesattezze di labbiale o in errori di traduzione nello scritto! :grin: