MaMart
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Per fortuna esiste l'angolo delle questioni filosofiche.
Abbiate pietà....è l'una di notte, vengo da una quasi-partita a 3 a Mage Knight, nuovo nuovo, e si è appena guadagnato con orgoglio l'immancabile macchia di vino :alcohol:
Veniamo a noi.
Parto da una premessa fondamentale.
Sono sempre appartenuto (e continuo ad appartenere) a quella schiera di giocatori che hanno sempre preferito Warhammer 40.000 al Fantasy, Starquest ad Heroquest e via dicendo.
Più in generale, ho sempre preferito qualunque cosa al fantasy...
Niente quindi dell'ambientazione di Mage Knight attirava la mia attenzione, se non la vastità del gioco (in maniera simile a quanto accaduto in passato con Arkham Horror).
Dunque data un'occhiata al regolamento originale, uscita l'edizione in italiano e sentendone parlare un gran bene ho deciso di prenderlo.
Aperta la scatola mi trovo davanti la prevista mole di segnalini, modelli e carte ma soprattutto i due manuali di istruzioni.
Nello stesso istante in cui il mio sguardo si posa sul manuale introduttivo e quello completo ho un flash proprio su Arkham Horror e sulle ore passate a leggere pagine su pagine senza poter toccare nulla.
All'epoca fu un'esperienza devastante e solo in seguito scoprii che grossa parte del merito era dovuto alla totale incapacità della FFG di realizzare manuali.
Preoccupato ma non scoraggiato inizio a leggere il regolamento introduttivo e...meraviglia!
Avevo già letto parte dell'edizione in Inglese ma non avendo il gioco non riuscivo a stargli troppo dietro.
Ora invece, miracolo!! Vengono spiegate pochissime regole base e chi legge viene subito messo in condizione di iniziare a giocare uno scenario realizzato appositamente.
I primi turni potranno essere giocati con le sole nozioni apprese fino a quel momento mentre man mano che si avanza e si scoprono nuove tessere paesaggio le stesse vengono spiegate una per volta insieme a tutte le funzioni che gli sono legate.
Inaspettatamente per il tipo di gioco, nella stessa sera in cui iniziavo a leggere il manuale cominciavo anche a giocare i primi turni.
Ora è passato qualche giorno ed ho letto tutto il manuale introduttivo e buona parte di quello completo.
Riesco a giocare....mi sfuggono ancora mille dettagli e faccio fatica a controllare tutti gli aspetti (unità, incantesimi ecc.) ma comunque riesco a giocare e sono addirittura riuscito a spiegarlo (e ancora più incredibilmente a farmi capire).
Continua a non piacermi l'ambientazione ma il gioco mi ha totalmente risucchiato perché è riuscito a inserirmi subito in un contesto regolamentare non proprio banale che ha il sapore della sfida che mi aspettavo di trovare.
A differenza di Arkham però, qui la complessità non è data dal fatto di avere un manuale scritto come fosse un romanzo ,basato su un playtest di 3 minuti....tutto l'opposto...qui la complessità è data dalla miriade di strategie, combinazioni, risorse presenti nel gioco.
Il regolamento c'è, è tanto, ma quasi non si sente.
Per quanto mi riguarda, il miglior manuale che abbia mai letto.
Ripeto non ho mai approfondito molto la lettura dell'edizione originale, non lo conoscevo nel dettaglio e quindi magari mi sono perso mille errori ma da utente al punto zero direi che la GU ha fatto un'ottimo lavoro.
Non mi sembra di aver avuto grossi dubbi; magari ne avrò più avanti ma per il momento si sono ampiamente guadagnati la pagnotta (soprattutto per l'enormità del lavoro da fare).
Veniamo alla riflessione sul Kickstarter.
Cosa c'entra il KS con un prodotto già in commercio e regolarmente distribuito con successo?
La butto li....tanto per perdere due minuti.
Immaginiamo che io abbia venduto una vagonata di copie del gioco (come è) e che, senza spendere troppo (c'è la crisi...), voglia migliorare/guadagnare ancora offrendo contemporaneamente un servizio ai miei clienti soddisfatti.
Mettiamo che io decida, ad esempio, di copiare spudoratamente la FFG e realizzare una basetta forata con sopra un gruppetto di orchi in modo da poterci infilare il segnalino sotto, lasciando vedere le abilità (per intenderci come avviene nelle Case della Follia).
Così...tanto per ragionare sulla prima cosa che mi viene in mente.
Poniamo il caso che io le realizzi queste basette/miniature...o anzi nemmeno, poniamo che le disegni soltanto, e che metta il progetto su Kickstarter.
Ora, onestamente, quanti secondi pensate che ci vorrebbero per raggiungere la cifra richiesta?
Ok, possiamo ragionare all'infinito sull' "eticità" del kickstarter ma oggi così è, non solo per questo settore ma per qualunque altro.
Il rischio d'impresa è qualcosa che non esiste più, è un dato di fatto.
QUESTO settore può godere di uno strumento come il KS che premia le idee migliori permettendone la realizzazione con i soldi degli stessi che le acquisterebbero.
Niente Kickstarter ?
Ok, significa anche niente espansioni e nuove edizioni o prime edizioni di giochi che, proprio per non correre il rischio, nel dubbio non sarebbero mai stati prodotti.
Allora la domanda è: Perché pur avendo in mano un marchio così forte, una meccanica potenzialmente sconfinata, una dotazione di partenza notevole ma incompleta, non sono ancora usciti una decina di progetti su KS !?
E' un gioco in cui l'ambientazione è tutto...Volendo divertirsi un po' ce ne sarebbe eccome da fare!
Perché non puntare su chi, magari proprio per il periodo difficile, non spenderebbe 70€ per un gioco ma magari 35€ per l'espansione?
Non funziona su tutto, non ha senso su tutti i giochi, ok, ma gli esempi sarebbero veramente infiniti.
Gears of War tanto per citarne uno che, a pensarci, mi manda fuori di testa!
Sono convinto anch'io che la cosa non sarebbe così facile e lineare, non sono del mestiere e non ne conosco le problematiche specifiche, ma credo che comunque il fenomeno Zombicide la dica lunga sulle potenzialità di un meccanismo che, sfruttato a dovere, restituisce risultati oltre ogni immaginazione.
Probabilmente anche difficili da ottenere con una distribuzione standard.
Dev'esserci qualcosa che mi sfugge....
Altrimenti non ci sarebbe un motivo che sia uno per scegliere di utilizzare la formula del "Print on Demand", tanto per dirne una.
Boh....
'notte
[EDIT]
Rileggendolo non sono più così sicuro che sia una questione filosofica...
E se fosse uno sproloquio|? 8-O
Abbiate pietà....è l'una di notte, vengo da una quasi-partita a 3 a Mage Knight, nuovo nuovo, e si è appena guadagnato con orgoglio l'immancabile macchia di vino :alcohol:
Veniamo a noi.
Parto da una premessa fondamentale.
Sono sempre appartenuto (e continuo ad appartenere) a quella schiera di giocatori che hanno sempre preferito Warhammer 40.000 al Fantasy, Starquest ad Heroquest e via dicendo.
Più in generale, ho sempre preferito qualunque cosa al fantasy...
Niente quindi dell'ambientazione di Mage Knight attirava la mia attenzione, se non la vastità del gioco (in maniera simile a quanto accaduto in passato con Arkham Horror).
Dunque data un'occhiata al regolamento originale, uscita l'edizione in italiano e sentendone parlare un gran bene ho deciso di prenderlo.
Aperta la scatola mi trovo davanti la prevista mole di segnalini, modelli e carte ma soprattutto i due manuali di istruzioni.
Nello stesso istante in cui il mio sguardo si posa sul manuale introduttivo e quello completo ho un flash proprio su Arkham Horror e sulle ore passate a leggere pagine su pagine senza poter toccare nulla.
All'epoca fu un'esperienza devastante e solo in seguito scoprii che grossa parte del merito era dovuto alla totale incapacità della FFG di realizzare manuali.
Preoccupato ma non scoraggiato inizio a leggere il regolamento introduttivo e...meraviglia!
Avevo già letto parte dell'edizione in Inglese ma non avendo il gioco non riuscivo a stargli troppo dietro.
Ora invece, miracolo!! Vengono spiegate pochissime regole base e chi legge viene subito messo in condizione di iniziare a giocare uno scenario realizzato appositamente.
I primi turni potranno essere giocati con le sole nozioni apprese fino a quel momento mentre man mano che si avanza e si scoprono nuove tessere paesaggio le stesse vengono spiegate una per volta insieme a tutte le funzioni che gli sono legate.
Inaspettatamente per il tipo di gioco, nella stessa sera in cui iniziavo a leggere il manuale cominciavo anche a giocare i primi turni.
Ora è passato qualche giorno ed ho letto tutto il manuale introduttivo e buona parte di quello completo.
Riesco a giocare....mi sfuggono ancora mille dettagli e faccio fatica a controllare tutti gli aspetti (unità, incantesimi ecc.) ma comunque riesco a giocare e sono addirittura riuscito a spiegarlo (e ancora più incredibilmente a farmi capire).
Continua a non piacermi l'ambientazione ma il gioco mi ha totalmente risucchiato perché è riuscito a inserirmi subito in un contesto regolamentare non proprio banale che ha il sapore della sfida che mi aspettavo di trovare.
A differenza di Arkham però, qui la complessità non è data dal fatto di avere un manuale scritto come fosse un romanzo ,basato su un playtest di 3 minuti....tutto l'opposto...qui la complessità è data dalla miriade di strategie, combinazioni, risorse presenti nel gioco.
Il regolamento c'è, è tanto, ma quasi non si sente.
Per quanto mi riguarda, il miglior manuale che abbia mai letto.
Ripeto non ho mai approfondito molto la lettura dell'edizione originale, non lo conoscevo nel dettaglio e quindi magari mi sono perso mille errori ma da utente al punto zero direi che la GU ha fatto un'ottimo lavoro.
Non mi sembra di aver avuto grossi dubbi; magari ne avrò più avanti ma per il momento si sono ampiamente guadagnati la pagnotta (soprattutto per l'enormità del lavoro da fare).
Veniamo alla riflessione sul Kickstarter.
Cosa c'entra il KS con un prodotto già in commercio e regolarmente distribuito con successo?
La butto li....tanto per perdere due minuti.
Immaginiamo che io abbia venduto una vagonata di copie del gioco (come è) e che, senza spendere troppo (c'è la crisi...), voglia migliorare/guadagnare ancora offrendo contemporaneamente un servizio ai miei clienti soddisfatti.
Mettiamo che io decida, ad esempio, di copiare spudoratamente la FFG e realizzare una basetta forata con sopra un gruppetto di orchi in modo da poterci infilare il segnalino sotto, lasciando vedere le abilità (per intenderci come avviene nelle Case della Follia).
Così...tanto per ragionare sulla prima cosa che mi viene in mente.
Poniamo il caso che io le realizzi queste basette/miniature...o anzi nemmeno, poniamo che le disegni soltanto, e che metta il progetto su Kickstarter.
Ora, onestamente, quanti secondi pensate che ci vorrebbero per raggiungere la cifra richiesta?
Ok, possiamo ragionare all'infinito sull' "eticità" del kickstarter ma oggi così è, non solo per questo settore ma per qualunque altro.
Il rischio d'impresa è qualcosa che non esiste più, è un dato di fatto.
QUESTO settore può godere di uno strumento come il KS che premia le idee migliori permettendone la realizzazione con i soldi degli stessi che le acquisterebbero.
Niente Kickstarter ?
Ok, significa anche niente espansioni e nuove edizioni o prime edizioni di giochi che, proprio per non correre il rischio, nel dubbio non sarebbero mai stati prodotti.
Allora la domanda è: Perché pur avendo in mano un marchio così forte, una meccanica potenzialmente sconfinata, una dotazione di partenza notevole ma incompleta, non sono ancora usciti una decina di progetti su KS !?
E' un gioco in cui l'ambientazione è tutto...Volendo divertirsi un po' ce ne sarebbe eccome da fare!
Perché non puntare su chi, magari proprio per il periodo difficile, non spenderebbe 70€ per un gioco ma magari 35€ per l'espansione?
Non funziona su tutto, non ha senso su tutti i giochi, ok, ma gli esempi sarebbero veramente infiniti.
Gears of War tanto per citarne uno che, a pensarci, mi manda fuori di testa!
Sono convinto anch'io che la cosa non sarebbe così facile e lineare, non sono del mestiere e non ne conosco le problematiche specifiche, ma credo che comunque il fenomeno Zombicide la dica lunga sulle potenzialità di un meccanismo che, sfruttato a dovere, restituisce risultati oltre ogni immaginazione.
Probabilmente anche difficili da ottenere con una distribuzione standard.
Dev'esserci qualcosa che mi sfugge....
Altrimenti non ci sarebbe un motivo che sia uno per scegliere di utilizzare la formula del "Print on Demand", tanto per dirne una.
Boh....
'notte
[EDIT]
Rileggendolo non sono più così sicuro che sia una questione filosofica...
E se fosse uno sproloquio|? 8-O