[Sondaggio] Quanto è immodificabile l'ambientazione?

[Klaus]

Sto lavorando alla mia tesi di laurea, come alcuni di voi già sanno, e ho cominciato a raccogliere informazioni da utilizzare per essa. Sarei contento, quindi, se voi rispondeste in modo sincero ad alcune domande, in modo che io possa fare alcune statistiche e trarre conclusioni da esse.

La prima domanda è: Tendenzialmente, nelle vostre sessioni di gioco, quanto è modificata l'ambientazione da manuale?

Si intende, per "modifiche", i cambiamenti rispetto a quanto scritto sul manuale, per esempio il fatto che i drow siano Caotici Malvagi o che il Reame stia su un isola al centro della Creazione. La questione si svilupperà ulteriormente in futuro.

Vi prego di rispondere scegliendo fra le seguenti possibilità: uno fra "molto poco", "poco", "abbastanza", "molto" e "in massima parte". Rispondete "a naso", basandovi sul significato che voi stessi attribuite a "molto" e "poco". Potete anche inserire un breve commento, se lo desiderate, ma vi prego di non discutere le risposte altrui.

Molte grazie per la collaborazione.

Crosspost con parecchi altri forum.

 

[Cyrano]

Ma che discosri sono? Nel senso: "quanto è modificabile l'ambientazione":

Per nulla se gioco al "Signore degli anelli deciper"

Pochissimo con "Sine Requie"

Abbastanza con WHFRP 2

Modificabilissima se gioco a "Rolemaster".

Cioè molti giochi = molte variabili.

 

[Falcon]

In buona parte può dipendere dal gioco.
Di solito almeno un pizzico di personalizzazione c'è sempre, poi ci sono giochi che ne hanno più bisogno (magari perché creati molto liberi) altri invece sono più che sufficienti.

 

[kadaj]

Poco i mostri/incontri

Molto i luoghi

Ma che tesi sarebbe, sono curioso... Anch'io vorrei poter scrivere qualcosa del genere... Invece mi occupo di cheratocono...

 

[Sol_Invictus]

L'ambientazione, così come qualsiasi altro aspetto del gioco, è modificabile esattamente quanto serve a beneficiare alla sessione (o avventura, campagna, ecc.). Non vedo perchè dovrebbe funzionare diversamente.

Certo è che se un'ambientazione ti costringe a snaturarla per giocarci in modo agile e soddisfacente, significa o che hai sbagliato completamente gioco, o che è un gioco con una ambientazione realizzata male.

 

[Flatulo]

L'ambientazione, così come qualsiasi altro aspetto del gioco, è modificabile esattamente quanto serve a beneficiare alla sessione (o avventura, campagna, ecc.). Non vedo perchè dovrebbe funzionare diversamente.

Certo è che se un'ambientazione ti costringe a snaturarla per giocarci in modo agile e soddisfacente, significa o che hai sbagliato completamente gioco, o che è un gioco con una ambientazione realizzata male.

Il saggio Sol ha colto nel segno... ci sono in circolazione abbastanza mondi da soddisfare ogni appetito... E i master più esigenti se la costruiscono da soli.
Il brivido di ogni inizio campagna stava proprio nella scelta (collettiva o unilaterale) dell'ambientazione, dal ricco bouquet sul mercato più o meno ufficiale.
Per parte mia ho sempre rispettato moltissimo il lavoro degli sviluppatori ufficiali. Raccogliendo la sfida nell'interpretazione del "flavour" di ambientazione. Questo nella lunga militanza alla 2° edizione. Da giovincello, la buona vecchia Mystara l'abbiamo forgiata a nostra immagine e somiglianza. Col tempo, però, mi sono sempre più affidato ai settings ufficiali, ma semplicemente perchè dopo tanto peregrinare avevo trovato la giusta dimensione per le mie sedute.
E' stato così per Planescape (l'apoteosi dell'adattabilità, del resto), per Greyhawk, e ora ci sentiamo a casa ad Eberron. L'unica capriola l'abbiamo fatta con Rolemaster, perchè volevamo a tutti i costi goderci quel bellissimo sistema, ma fuori dalla Terra di Mezzo e dallo Shadoworld, che proprio non godevamo...

 

[kukri]

Sposo la tesi di Sol e Flatulo al 100%.