Solipsist - cambiare realtà

[khana]

Parliamo dei giochi.

Dunque al tavolo si crea la situazione in cui il mio personaggio decide di Cambiare la Realtà in una scena in cui non riusciamo ad entrare in un palazzo in fiamme all'interno del quale c'è l'ultimo Filamento da risolvere per placare l'Ombra che sta divorando lentamente quella zona dei sobborghi della città.
Ora un mio compagno di gioco presente sulla scena decide di non aiutare il mio PG a Cambiare la Realtà.
Io trovo la sua giocata priva di senso sia rispetto alla storia, sia rispetto al suo personaggio che ha dei legami forti con quella zona della città in cui vive la sua vecchia madre (ok non voglio farla lunga).
Eppure le regole sono chiare. Le rispettiamo entrambi.

Le regole dicono che la mera presenza di un altro Solipsista, influisce sul cambiamento.
Domanda: il personaggio dell'altro giocatore aveva riferimenti a quel luogo e/o quella casa nella lista delle sue Ossessioni o Limiti?

 

[Domon]

altra domanda: come giustifica la sua azione lui? aveva un motivo per comportarsi così che non ti è piaciuto, oppure ha rifiutato di spiegarsi?

e come mai a te l'alzione non è piaciuta?

 

[il_Nadir]

Yep avete scovato il mio esempio su Solipsist.

Allora preciso come prima cosa che la giocata non ha creato in realtà nessun problema al tavolo, ma non l'ha fatto solo, a mio avviso per merito dei giocatori, come, sempre a mio avviso, sempre succede quando si gioca in gruppo.

Detto questo rispondo alle domande.
Infatti Khana le regole dicono che la mera influenza di un altro Solipsista influenzano il mio tentativo.
Ora io mi aspettavo un aiuto da parte sua. Un aiuto che ho anche richiesto in game. Me lo aspettavo perchè ottenere lo scopo che mi prefiggevo, ovvero entrare nel palazzo in fiamme ci avrebbe permesso di risolvere l'ultimo Filamento. Era coerente con la trama. Penso anche che fosse coerente con il personaggio del mio amico che possedeva un limite affettivo (o un Obbiettivo forse doveva accudirla come obbiettivo) legato alla figura della sua anziana madre che vive nel quartiere ormai sconvolto dall'Ombra.
Il suo PG non aveva ossessioni che riguardavano quell'edificio o quella situazione in effetti.
Io non ho capito la sua giocata. Ma siamo andati avanti.

Dopo la partita ne abbiamo parlato un po', effettivamente lui non ha valutato il limite affettivo o l'Obbiettivo che, secondo me, avrebbe dovuto spingerlo ad attivarsi per cambiare la realtà. Certo sua Madre non viveva in quello stabile ma poco distante e lui sapeva bene che l'Ombra stava ormai distorcendo la realtà di tutta quella zona.
Mi ha detto che ha preso la decisione di non intervenire interpretando un suo limite del tipo Esitazione: ovvero "Non sono mai riuscito ad aiutare gli altri"
L'unica sua ossessione coerente che poteva entrare in gioco era forse quella di essere apprezzato da sua madre (giocava un personaggio molto divertente con un rapporto molto morboso con la madre... una specie di geek mammone).

Ora lui ha cercato effettivamente di seguire gli elementi (limiti e ossessioni) che definiscono il suo personaggio credo. Si è trovato forse in una situazione di contrasto e non è intervenuto.
Secondo me le regole e il modo di definire il personaggio lo hanno un po' condizionato bloccandolo in un empasse. Sopratutto invece di suare Limiti e Ossessioni per definire il risultato delle sue azioni sulla realtà, li ha usati come guida per definire, come prima cosa, le azioni del suo personaggio... Il che tutto sommato mi sembra coerente ma può portare il gioco a bloccarsi. Perchè spesso limiti e ossessioni si contrappongono e a volte lo fanno anche limiti o ossessioni tra loro stessi.

 

[khana]

Interpretare Ossessioni e Limiti in modo ruolistico non è sbagliato in se.
L'importante è che si sia usata comunque la meccanica che definisce la posizione "neutrale" di un Solipsista presente ad un cambiamento.

Per quanto invece riguarda la fiction... caspita...
"come non mi aiuti? ma sei pazzo?! e tua madre? e l'ombra?" sbigottimento... "ma... tu... sei... un agente dell'ombra?!!"
E giù di narrativismo ^^

Oppure ancora il GM avrebbe potuto andare sull'intimismo creando una scena basata sui sensi di colpa nei confronti della madre... o ancora... una volta incrociata con l'Ombra e i suoi effetti disgreganti, la Madre smette di essere parte di quel rapporto da geek mammone e diventa... libertina e scanzonata e non ha interesse a vedere il figlio perché deve correre dietro ai ventenni in cabriolet.
Poi vediamo se rimane ancora neutrale

 

[il_Nadir]

Per quanto invece riguarda la fiction... caspita...
"come non mi aiuti? ma sei pazzo?! e tua madre? e l'ombra?" sbigottimento... "ma... tu... sei... un agente dell'ombra?!!"
E giù di narrativismo ^^

Credimi ho provato a far leva sul suo senso di colpa per sua madre in gioco ma lui mi ripeteva che se mi avesse aiutato sicuramente sarebbe andato a fuoco tutto l'isolato... (che poi è buffo se mi avesse aiutato e avessimo ESAGERATO nel cambiare la realtà in realtà avrebbe anche potuto succedere immagino )

Oppure ancora il GM avrebbe potuto andare sull'intimismo creando una scena basata sui sensi di colpa nei confronti della madre... o ancora... una volta incrociata con l'Ombra e i suoi effetti disgreganti, la Madre smette di essere parte di quel rapporto da geek mammone e diventa... libertina e scanzonata e non ha interesse a vedere il figlio perché deve correre dietro ai ventenni in cabriolet.

Questa è fantastica ma al momento non è venuta in mente al nostro GM

 

[Domon]

scusa, ma se non ha creato problemi... dove sta il problema? diverso sarebbe se li avesse creati.

se ti sei sentito insoddisfatto della giocata, anche se non hai detto nulla, ha creato un problema, altrimenti no. è inutile parlare dei "meriti" nell'evitare un problema che forse non sarebbe mai nato...