simoneC
Gran Maestro
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- 27 Dicembre 2004
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E' notte.
E' tardi.
Mentre sbadiglia vede tra le inferriate quello spicchietto di luna... gobba a ponente... è talmente stanco che non si ricorda neppure se è calante!
Si volta verso la cucina, piccola e maleodorante. Non ha nemmeno finito di cenare e gli avanzi della cena si aggiungono a quelli del pranzo.
Chissà se il fetore proviene dal pranzo o dalla cena? Se lo chiede ma non gli interessa la risposta. E' solo stanco. Gli servirebbe solo riuscire a dormire un pò.
Si trascina sulle scale, struscia su una fotografia che lo ritrae da piccolo con i nonni. Cade a terra. Il vetro non si rompe, si era già rotto qualche giorno, settimana, mese prima. Non gli interessa.
L'ultimo gradino sembra essere il peggiore, si ferma un momento prima di salirlo, poi un sospiro...
Si avvicina alla parete, spegne le luci accese chissà da quanto tempo e dorme. Dorme.
Si alza.
Si accorge che è mattina dal continuo abbaiare del cane da sotto. L'ora della pisciatina. Maledetto cane.
Si alza lentamente, accende la radio e va in bagno. Allo specchio fatica a riconoscersi, è l'ombra di se stesso (d'un ombra l'uomo). Il cane continua ad abbaiare. Si lava e veste lentamente, si infila gli stivali.... ed escama:
"O mio Dio, che ho fatto!!!"
Che ha fatto?
E' tardi.
Mentre sbadiglia vede tra le inferriate quello spicchietto di luna... gobba a ponente... è talmente stanco che non si ricorda neppure se è calante!
Si volta verso la cucina, piccola e maleodorante. Non ha nemmeno finito di cenare e gli avanzi della cena si aggiungono a quelli del pranzo.
Chissà se il fetore proviene dal pranzo o dalla cena? Se lo chiede ma non gli interessa la risposta. E' solo stanco. Gli servirebbe solo riuscire a dormire un pò.
Si trascina sulle scale, struscia su una fotografia che lo ritrae da piccolo con i nonni. Cade a terra. Il vetro non si rompe, si era già rotto qualche giorno, settimana, mese prima. Non gli interessa.
L'ultimo gradino sembra essere il peggiore, si ferma un momento prima di salirlo, poi un sospiro...
Si avvicina alla parete, spegne le luci accese chissà da quanto tempo e dorme. Dorme.
Si alza.
Si accorge che è mattina dal continuo abbaiare del cane da sotto. L'ora della pisciatina. Maledetto cane.
Si alza lentamente, accende la radio e va in bagno. Allo specchio fatica a riconoscersi, è l'ombra di se stesso (d'un ombra l'uomo). Il cane continua ad abbaiare. Si lava e veste lentamente, si infila gli stivali.... ed escama:
"O mio Dio, che ho fatto!!!"
Che ha fatto?