In realtà la faccenda è più complessa. Il gioco (nato con un dado all'attaccante e uno al difensore, come da brevetto del 1954) viene pubblicato per la prima volta con tre dadi al difensore, poi con Risk, negli USA, nel 1959 diventano 2: ma in altri paesi perdura l'uso dei tre dadi al difensore (così nell'edizione tedesca del 1961 e in quella francese del 1970, successiva all'introduzione del Risiko in Italia avvenuta nel 1968 grazie alle edizioni Giochiclub). In Italia restano tre ancora oggi.
Una profonda analisi dei diversi modi di giocare come da brevetto originale ("La Conquete du Monde"), prima edizione francese, varie edizioni straniere e italiane, è nell'imperdibile (direi, viste le tue curiosità) "La Storia di Risiko e l'anello mancante", di Convenevole e Bottone, ed. Novecento Libri. Ci trovi tabelle che ti spiegano quali regole adottare per giocare come si faceva in ciascuna edizione citata: non solo in termini di dadi al difensore ma anche di numero di giocatori, tipi e valore delle pedine, numero e tipo delle carte, modalità di preparazione del gioco (dote iniziale di pedine, distribuzione dei territori, schieramento delle armate sui territori), rinforzi automatici/casuali, sequenza di gioco, effetto della conquista di territori, modalità per formare tris di carte, valore dei tris ed eventuali armate supplementari per le carte territorio, effetti dell'eliminazione dei giocatori, spostamento strategico, condizioni di vittoria, varianti.
E' fuori stampa ma magari l'autore ne ha ancora qualche copia, lo trovi qua:
http://www.riskinternational.org/