Dei produttori o meglio, se il gioco è fuori commercio, dell'autore (se esiste) dato che cessata la pubblicazione i diritti tornano a lui.
Sul cambiare l'ambientazione che dire... Difficile tracciare il confine esatto tra un gioco e l'altro, per dire cosa è una variante e cosa un gioco nuovo. Io tendo a vedere il plagio anche se uno copia una regola o un meccanismo importante, al di là del nome e delle ambientazioni, così come in una canzone c'è plagio anche se copi soltanto la musica del ritornello e cambi sia le parole che la musica delle strofe. La differenza è che in musica c'è una misura oggettiva (se copi otto battute di musica o più), nel mondo ludico no.
Poi molto è lasciato all'etica, più che alla legge. Bruno Faidutti, per dire, in un suo gioco ha ripreso da Ulysses (mio e di Pier Giorgio Paglia, e fuori commercio da anni) l'idea iniziale di un unico pezzo mosso da tutti, che lo tirano qua e là usando apposite carte. Ne è uscito "Isla Dorada", con ambientazione e anche regole diverse: ma lui ha trovato più corretto coinvolgerci come coautori, sia pure di minoranza (il suo nome sulla scatola è più grosso). Dettagli qua:
http://www.boardgamegeek.com/boardgame/ ... sla-dorada
Se sfruttava l'idea senza coinvolgerci né riconoscerci nulla probabilmente di guai non ne passava, e per questo trovo il suo gesto ancor più corretto e ammirevole.
Comunque già che siamo in metafora direi che anche rifare copie di quel gioco senza cambiare regole o ambientazione è a mio personale parere come copiare dei DC o DVD musicali/cinematografici... Teoricamente pirateria, in pratica dipende se sono per uso personale.