Ho avuto modo di provarlo giovedì, poco dopo la presentazione.
In breve ognuno sceglie un personaggio del mondo di rat man (bracco, rat man, uomo camaleonte..) e piazza la sua pedina sulla mappa che rappresenta la città senza nome. Questa non è nient'altro che un foglio casellato, con alcuni edifici su cui è possibile arrampicarsi, con alcuni tombini collegati tra loro in modo casuale (cioè se mi sposto su uno tiro un dado per scoprire dove esco, con alcuni spot su cui ci si può muovere per pescare altre carte GAG. Che sono il motore del gioco.
Ognuno ha infatti una mano composta di carte equipaggiamento (armi e suppellettili di varia natura, con nomi e testi umoristici), e carte GAG (in pratica delle carte azione, con nomi e testi umoristici).
Un giocatore nel proprio turno può fare due azioni. Un'azione è muoversi, o arrampicarsi, o usare un'arma contro un avversario, o giocare una carta GAG.
Le carte GAG fanno un po' di tutto. Leggi il testo, ridi un po' e ne risolvi gli effetti.
Usare un arma è semplice. Tiri un dado, aggiungi il potere dell'arma e guardi se superi la difesa dell'avversario. Se sì, gli togli dei punti vita. Quando ha perso 20 pv un giocatore è eliminato.
Fine. Non credo di avere dimenticato grosse cose.
Il gioco non mi ha impressionato per originalità o brillantezza del flusso di gioco, ma immagino di non essere il destinatario ideale del gioco senza nome. Non sono nè un amante dei collezionabili, nè un appassionato di Rat Man. Ma credo che a prescindere, il tentativo di traslare l'umorismo delle strisce (che pure mi gusto) da un fumetto ad un gioco sia un'operazione tutt'altro che ovvia. Già mi è parsa un'operazione riuscita così così per il cartone animato...
Insomma, per un fan sfegatato forse è un prodotto irrinunciabile. Per uno come me il gioco senza nome risulta... beh... appunto piuttosto anonimo.