Re: [Radio Goblin]16a puntata - 4 autori in cerca di persona
Puntatona maxi-formato che arriva in un momento, per me, ludicamente non proprio felice se non propriamente deludente^^ Come al solito, però, vi ascolto con piacere.
Ho trovato molto interessante la parte relativa alle motivazioni dell'Autore di Sword and Sorcery (Surace, giusto?) per l'uso di Kickstarter come piattaforma di lancio del loro progetto. Considerando che anche io, come sava73, non sono un amante di questo meccanismo di crowfunding, è interessante tuttavia vedere la scelta di ricorrere ad esso dal punto di vista degli autori di un nuovo gioco.
Soprattutto la parte di gestione ed amministrazione della campagna Kickstarter (scaletta, gestione degli Stretch goal, ecc.) l'ho trovata interessante come spunto di approfondimento per questa metodologia sempre più in voga nel mondo ludico.
Quanto a Giochistarter, l'ho conosciuto anche io da poco e mi sembra un'ottima idea. Avere un "Kickstarter di casa nostra" penso sia - oltre che utile - anche vantaggioso per chi, come gli autori nostrani, puntano a proporre idee che possano essere ben ritagliate sul pubblico italiano.
Altrettanto interessante, come spunto, è quello uscito fuori sulla mentalità dell'ideatore italiano e di quello americano, dove i primi si rivelano più cauti rispetto ai secondi.
Anche la domanda di Agz sull'intervento dell'editore come filtro ai giochi proposti dagli autori è interessante. Ferme le linee editoriali di ciascun editore, penso anche io che Kickstarter forse lascia più liberi gli autori di spaziare in giro, senza troppi vincoli; la riprova è appunto quella di chi ha sostenuto, durante il podcast, di conoscere dove "colpire", tra le pieghe del catalogo dell'Editore, proponendo un gioco che sa bene che potrà essere (per vari motivi) accettato.
Ho notato poi che quella "vecchia volpe" di sava ha spostato (giustamente
) la vostra "intervista" sul percorso creativo che porta l'autore dall'inizio alla fine della gestazione del suo gioco.
Qui si poteva fare una puntata praticamente a parte (ed è allora che ho capito come mai questo podcast, stavolta, è stato così lungo...).
Mi piace anche la regola del "1 e mezzo" come cose nuove, che trovo anche io equilibrata e non troppo straniante.
Devo poi rendere merito agli Autori laddove hanno reso noto il loro rapporto con la Tana in termini di grande franchezza, evidenziando le criticità senza troppi fronzoli. Ho apprezzato la sincerità, pur trovandosi in una posizione comunque "particolare".
Ah, forse conosco l'amico che volevate presentargli...
P.S.: fuori onda sempre eccezionali... :approva: XD