Eccolo...!
Vi ascolto sempre con piacere
Dunque, da dove iniziare...
Io personalmente appartengo alla categoria di quelli che giocano per divertirsi e basta.
Ho sempre evitato le competizioni ufficiali, e quelle rare volte che vi ho partecipato, è stato solo per fare da arbitro (?) o per fare numero...
Non ho minimamente idea di dove (e di quando) si tengano gli Italian Masters, ma posso confermare che ci sono diversi giocatori che - nell'affrontare appunto i Tornei - fanno come ha detto Lobo, e cioè si imparano il gioco in una maniera quasi meccanica, studiando strategie a tavolino, molto calcolose e matematiche... perdendosi inevitabilmente il godimento del gioco in sè. Questo avviene con più frequenza (e prevedibilmente) con i giochi german, che vengono spesso cannibalizzati da questi soggetti durante le competizioni ufficiali. A quel punto, diventa un mero esercizio di virtuosismo ludico che crolla - come è stato detto - non appena interviene una variabile "fuori posto" (leggasi: giocata di Valentina "ad minchiam"...): l'esempio classico è quello che è uscito fuori su Carcassone.
Quelli sono giocatori tristi, ha ragione Lobo.
La frase di Valentina, poi... in effetti è proprio uno *sbam!* ...rischia il linciaggio. XD
Peraltro non sono d'accordo col fatto che il "Campionissimo" debba per forza avere da altri il "rispetto per l'aura sacra di un Torneo". Un Torneo è un Torneo, cioè una competizione... sia essa sportiva o ludica, si va lì per partecipare e per cercare di vincere. Se uno partecipa e prova a vincere divertendosi, ma perchè deve subire l'ansia di chi invece approccia la cosa in modo più serioso?
Fin quando non mi metto a ballare nudo sul tavolo di 7 Wonders, direi che non mi si può negare niente circa il modo con cui approccio il torneo.
L'esempio di Puerto Rico, fatto da Lobo, è molto calzante.
Però anche lì: se tutti sono ammessi al tavolo, anche chi non prende così seriosamente il torneo, ci può stare benissimo che ci sia una "mina vagante" in quella partita. La bravura, eventualmente, dei giocatori navigati starà nell'adattarsi a queste condizioni. Punto...
Non parliamo poi di tornei di Giochi di Miniature, come quello citato da Agzaroth... WarHammer, Signore degli Anelli, ecc. ...ho visto delle scene, anche io...
Io la vedo esattamente come lui: si onora il tavolo ma per piacere, non con la tensione abnorme ed esasperata del Torneo, che alla fine snatura un po', oppure solo per vincere e non per divertirsi...
Sul gioco on line, una puntata sarebbe da fare: ho partecipato attivamente anche io alla discussione (citata da Agza) sulle "convenzioni" di Hanabi, ed è così... anche se comunque penso che Hanabi dia il meglio proprio On Line... Il segno della Briscola è abbastanza vicino a questo discorso, ma se del caso sarebbe da fare una puntata a parte per l'On Line, sì...^^
Da noi c'è quel puzzone di Blackwave che ha aperto a questa cosa del segnare i punti delle partite giocate. Io pure sono in disaccordo come Agza sul fare questa cosa, ma non sono riuscito ad impedirlo (
): semplicemente noialtri ce ne infischiamo al grido di "A monteeeeee!".
Quanto alla misurazione del tempo in torneo (tipo gli Scacchi a livelli professionali), anche io entrerei un po' in ansia come sava73... lo capisco.
Comunque, alla fine dei conti, non posso che confermare che personalmente non amo la torneistica.
Ah... un "ciao" ad AZZaroth ed a MichyLo (la vocina dei titoli <3 ).
P.S.: in effetti una registrazione di qualche partita... mmmm
- Puntata 13, Agonisti per hobby
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