Quattro chiacchiere con... Jonathan Tweet

RosenMcStern

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Ho un attimo di tempo e posto le riflessioni che avevo promesso di postare a Novembre. Tempus fugit...

Qualcuno avrà notato che nonostante l'imbarazzante impiccio di Nameless Streets, a Lucca non c'ero. Ero infatti in Provenza a giocare con vari interessanti personaggi, tra i quali c'era – come dice l'organizzatore della Con – l'autore "più giocato" al mondo: Jonathan Tweet.

Quest'anno non ho voluto fare la solita intervista per GdRItalia come ho fatto lo scorso anno con Stafford e Petersen, ma ho fatto comunque qualche domandina pepata a Tweet durante il "question time" con lui nella caffetteria del castello. Sostanzialmente, gli ho chiesto come sarebbe venuto Vampiri se lui e Mark Rhein-Hagen avessero continuato a lavorare assieme come per Ars Magica (se sforzate le meningi, è un quesito che era venuto fuori qualche mese fa, se non sbaglio proprio qui sulla tana dei goblin).

Dopo un'occhiataccia e un po' di imbarazzo, Jonathan ha tirato fuori considerazioni che forse abbiamo fatto un po' tutti in passato, ma che fanno un certo effetto se espresse dal creatore di D&D 3. Ha detto, senza troppi peli sulla lingua, che la matematica sarebbe venuta meglio, soprattutto le regole sui fallimenti critici. ;) Non posso che concordare.

In ogni caso, la considerazione finale – oltre al fatto che già sapevamo che comunque anche in Vampiri ci sono elementi studiati da lui – è stata che tutte quelle persone non possono essere tutte allucinate, e quindi il gioco i suoi pregi li ha di sicuro. Se lui non li conosce è perché non ci ha mai giocato. E si, ha ammesso che è un po' per stizza che non ci ha giocato.

Tweet ha anche aggiunto di essere orgoglioso che il suo gioco "Over the Edge" sia uno di quelli che hanno ispirato la nascita della Teoria Forgita.

Dopo questo, è passato a raccontarci alcuni aneddoti su come è nato D&D 3. Abbiamo scoperto che, in pratica, sono stati molti di più i "rospi" che hanno dovuto ingoiare i designer storici della TSR che non lui, che era stato messo da Wizards a capo del team. Se notate, infatti, la terza edizione risponde molto ma molto di più alla visione di Tweet – che veniva da RuneQuest – che non al D&D classico. Comunque, alla fine Jonathan ci ha confessato che pur essendo molto orgoglioso del lavoro fatto con la terza edizione, oggi non la giocherebbe più, in favore della quarta, che risolve alcuni problemi cronici di D&D che lui con la terza dice di non avere potuto risolvere ("riuscimmo a produrre la migliore prima edizione di D&D mai uscita"). Ciò che individua come problema è il fatto che tutto il gioco è incentrato sulla capacità degli spellcaster di ritardare l'uso degli incantesimi fino al momento buono. Purtroppo però se si "trattiene", lo spellcaster non si diverte, quindi un buon gioco rischia di divenire frustrante.

Beh, penso di avere messo abbastanza materiale al fuoco per la prossima flame war. Si facciano avanti i fan del MdT e della 3.5 per proclamare l'Anatema!

Vi posto anche qualche link con le foto. Quello col cappello da rinoceronte è Jonathan Tweet. Credo se lo sia levato solo per andare a dormire :)

Tweet arringa la folla

Durante il gioco. L'altro tizio è il mio attuale GM francese. Si, frequento gente strana.

Qui ci sono anche io. Se riuscite a riconoscermi, tirate 1d4 per la perdita di sanità.
 

Curte

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RosenMcStern":2osah12r ha scritto:
Qui ci sono anche io. Se riuscite a riconoscermi, tirate 1d4 per la perdita di sanità.
3!


Argh!
 

MatteoTurini

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RosenMcStern":nm2hx7if ha scritto:
Se riuscite a riconoscermi, tirate 1d4 per la perdita di sanità.[/url]

5! o_o
 

Curte

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MatteoTurini":2tff3o6c ha scritto:

:smile_sm: :smile_sm: :smile_sm: :smile_sm: :smile_sm: :smile_sm: :smile_sm:
 

Zaidar

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Ma come???

Più magie ancora voleva??? O__O

Dannati maghi! APOSTATA FOREVER!!!!
 

Arioch

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RosenMcStern":124gh3wh ha scritto:
Ciò che individua come problema è il fatto che tutto il gioco è incentrato sulla capacità degli spellcaster di ritardare l'uso degli incantesimi fino al momento buono. Purtroppo però se si "trattiene", lo spellcaster non si diverte, quindi un buon gioco rischia di divenire frustrante.

Questo è un commento interessante (e il problema si ripropone anche coi dailies della 4e), che potrebbe essere usato come punto di partenza per varie HR
 

RosenMcStern

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Vedo che vi è piaciuto :grin:

Curte, non far finta di tirare dadi, please. Tanto lo sappiamo che è da vari anni che la tua SAN ha raggiunto lo zero.

Arioch: il punto però è che in quarta edizione lo spellcaster ha SEMPRE un qualche incantesimo minore da lanciare. Ricordo che quando ho giocato il mago di 4e nel 2010, spessissimo lasciavo perdere i daily che magari non avrebbero passato il tiro per riuscire e sparavo Magic Missile o Cloud of Dagger a tempesta. E questo non è certo noioso (almeno, non più noioso di quello che fa il guerriero). In terza o precedenti, spararsi il magic missile sul goblin può voler dire che non ce l'hai più quando arriva il suo capo, e un semplice magic missile può fare la differenza contro un FdP con classe di armatura e tiri salvezza molto alti.
 

Arioch

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RosenMcStern":2xazjrem ha scritto:
Arioch: il punto però è che in quarta edizione lo spellcaster ha SEMPRE un qualche incantesimo minore da lanciare. Ricordo che quando ho giocato il mago di 4e nel 2010, spessissimo lasciavo perdere i daily che magari non avrebbero passato il tiro per riuscire e sparavo Magic Missile o Cloud of Dagger a tempesta. E questo non è certo noioso (almeno, non più noioso di quello che fa il guerriero). In terza o precedenti, spararsi il magic missile sul goblin può voler dire che non ce l'hai più quando arriva il suo capo, e un semplice magic missile può fare la differenza contro un FdP con classe di armatura e tiri salvezza molto alti.

Vero, ma è sempre un trattenersi rispetto alla soddisfazione che ti da cacciare un bel daily ben piazzato. ;)
Infatti molti giocatori da che sento provano ad andare con la tattica "riposo esteso dopo ogni incontro", in modo da averli sempre a disposizione. Che è un atteggiamento simile a quello che aveva il mago nelle edizioni precedenti quando incitava il party a fermarsi perchè aveva sparato la sua cartuccia migliore... solo generalizzato!
 

Moreno

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RosenMcStern":1vcf5g1e ha scritto:
Sostanzialmente, gli ho chiesto come sarebbe venuto Vampiri se lui e Mark Rhein-Hagen avessero continuato a lavorare assieme come per Ars Magica (se sforzate le meningi, è un quesito che era venuto fuori qualche mese fa, se non sbaglio proprio qui sulla tana dei goblin).

Il dubbio l'avevo posto io, parlando della storia di Ars Magica (e delle tensioni fra Tweet e Rein-Hagen nate quando Tweet aveva rinviato la pubblicazione di Ars Magica fino a quando non era stato soddisfatto delle regole) 8)

Dopo un'occhiataccia e un po' di imbarazzo, Jonathan ha tirato fuori considerazioni che forse abbiamo fatto un po' tutti in passato, ma che fanno un certo effetto se espresse dal creatore di D&D 3. Ha detto, senza troppi peli sulla lingua, che la matematica sarebbe venuta meglio, soprattutto le regole sui fallimenti critici. ;) Non posso che concordare.

I fallimenti critici doevano essere proprio la maledizione della WW. Quando hanno publicato la terza edizioni di Ars Magica riuscirono ad incasinare anche quelli di quel gioco... :-?

In ogni caso, la considerazione finale – oltre al fatto che già sapevamo che comunque anche in Vampiri ci sono elementi studiati da lui – è stata che tutte quelle persone non possono essere tutte allucinate, e quindi il gioco i suoi pregi li ha di sicuro.

Sì, ma dubito si trovino nel sistema... :lol:

(personalmente, ritengo che il punto di forza di Vampiri sia il Colore)

Tweet ha anche aggiunto di essere orgoglioso che il suo gioco "Over the Edge" sia uno di quelli che hanno ispirato la nascita della Teoria Forgita.

Su Gentechegioca ho postato tempo fa i link all'actual play della sua campagna di Cani nella Vigna... 8)
 

RosenMcStern

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Moreno":20wux0k6 ha scritto:
Il dubbio l'avevo posto io, parlando della storia di Ars Magica (e delle tensioni fra Tweet e Rein-Hagen nate quando Tweet aveva rinviato la pubblicazione di Ars Magica fino a quando non era stato soddisfatto delle regole) 8)

Infatti. Con un po' di archeologia si ritrova quel thread.

In ogni caso, la considerazione finale – oltre al fatto che già sapevamo che comunque anche in Vampiri ci sono elementi studiati da lui – è stata che tutte quelle persone non possono essere tutte allucinate, e quindi il gioco i suoi pregi li ha di sicuro.

Sì, ma dubito si trovino nel sistema... :lol:

(personalmente, ritengo che il punto di forza di Vampiri sia il Colore)

Posso menzionarti un paio di utenti qui su Tana dei Goblin che dissentirebbero, ma giusto un paio.... :grin:
 

Cyrano

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Il punto, che mi pare venga fuori benissimo dall'intervesta, è che Vampiri e D&D 3 sono fatti per una certa tipologia di giocatore. Nel primo caso si parla del vampirologo ghot e nel secondo del tattico fantasy (nomi di fantasia) ;)

La cosa ovvia è che il vampirologo (fan della rice) SI DIVERTE E VUOLE giocare in un mondo ove è un semplice burattino e che il tattico fantasy GODE ad aspettare l'evento plateale del suo incatesimo.

Il problema sussite quando la gente "normale" prende in mano quei giochi. Perché Moreno è convinto che il punto forte di vampiri sia solo il colore? Facilissimo. Perché Moreno non si è letto e riletto la Rice sette volte, non si vestiva di nero, non si laciava in disquisizioni nerd su quanto facesse schifo il film con Tom Cruise.

Quindi ha giocato il gioco aspettandosi "altro". E' sbagliato?

No perché i giochi DEVONO essere più aperti altrimenti la nicchia dell'hobby si chiude su sé stessa.

Sì perché un giocatore dovrebbe essere in grado, in autonomia, di scegliere il gioco più adatto al suo gruppo e non "il primo che capita".

A voi.
 

Falcon

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Cyrano":u1rb4dt8 ha scritto:
Il punto, che mi pare venga fuori benissimo dall'intervesta, è che Vampiri e D&D 3 sono fatti per una certa tipologia di giocatore. Nel primo caso si parla del vampirologo ghot e nel secondo del tattico fantasy (nomi di fantasia) ;)
Tu "dall'intervista" hai dedotto addirittura in specifico le tipologie di giocatori a cui si rivolgono i due gdr? 8-O Cyrano, sei un mito! :lol: Io mi sono limitato a capire, che (com'è giusto), anche giochi tanto criticati come D&D 3.5 o Vampiri, hanno avuto di certo i loro punti di forza, visto che sono piaciuti a molto... e potevano essere fatti meglio. 8)

Vampiri oltre al Colore aveva un sistema che parve innovativo, anche se non privo di bug e problemi fin dalla "prima edizione"... e poi nelle regole c'era scritto che era un gioco alternativo, di narrazione e molto diverso da D&D, considerato becero (ricordo un paio di passaggi abbastanza espliciti nel Manuale del Narratore). :twisted: E scatenare l'odio verso altre tipologie di gioco considerate obsolete pare sempre attirare qualcuno. :roll:

A me Vampiri è sempre piaciuto tanto, con questa gradazione: all'inizio enorme entusiasmo totale, poi entusiasmo per l'ambientazione e per i consigli legati alla narrazione e sul come giocare (che grazie alla regola d'oro permettevano di mettermi d'accordo con i giocatori per migliorare/cambiare ciò che non piaceva delle regole), ma sempre meno il sistema; alla fine è un gdr che ancora facciamo perché... l'ambientazione è troppo figa! :)
 

Arioch

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Cyrano":2svb27az ha scritto:
La cosa ovvia è che il vampirologo (fan della rice) SI DIVERTE E VUOLE giocare in un mondo ove è un semplice burattino

the problem is: Vampiri questo non te lo da, se non nel colore.
 

Domon

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Il punto, che mi pare venga fuori benissimo dall'intervesta, è che Vampiri e D&D 3 sono fatti per una certa tipologia di giocatore. Nel primo caso si parla del vampirologo ghot e nel secondo del tattico fantasy (nomi di fantasia) Wink

secondo me si evince chiaramente che li considera entrambi giochi di combattimento per ragazzini brufolosi...
 

Cyrano

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Non mi pare... :-?

Tantoppiù che "Vampiri" era giocatissimo da "ragazzine" senza brufoli e col rossetto nero che ora sono pure diventate donnine (con figli) ed hanno tutt'ora un ottimo ricordo del gioco.
 

Moreno

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Cyrano, trovo la tua replica molto divertente, e ora ti spiego perchè... :lol:

Cyrano":jdmmii44 ha scritto:
Il problema sussite quando la gente "normale" prende in mano quei giochi. Perché Moreno è convinto che il punto forte di vampiri sia solo il colore?

E qui, forse, ti sarebbe stato utile sapere cos'è il "Colore" nella terminologia forgita (fra l'altro è l'unica teoria sui gdr che usa quel termine, quindi non ci può essere confusione al riguardo)

Facilissimo. Perché Moreno non si è letto e riletto la Rice sette volte, non si vestiva di nero, non si laciava in disquisizioni nerd su quanto facesse schifo il film con Tom Cruise.

Che è TUTTO e SOLO colore... 8)

Ti "traduco" un vampiro in cosa sarebbe senza "colore"?

Una scheda. Con risorse (numeriche), potenzialità (numeriche). Il posizionamento (che normalmente è la posizione nella fiction, tipo "principe di Danimarca") diventerebbe senza Colore una cosa tipo "ha una elevata posizione sociale in una particolare forma di governo" ("Danimarca" come nome fa parte del Colore)

Il morso del vampiro, senza Colore, è semplicemente "un potere che ha effetti numerici x e y, usabile z volte nell'unità di tempo ("Giorno", "notte", e i nomi delle unità di tempo sono Colore)

Senza colore, i vampiri non si vestono di nero Sono "personaggi con queste caratteristiche numeriche e sociali che hanno una particolare tinta cromatica molto caratteristica"

Fanno parte del "colore": tutti i nomi (di persone, città, fazioni, etc.), tutti i termini, tutta la traduzione "in fiction" dei numeri sulla scheda, tutte le descrizioni, tutta l'atmosfera di gioco, il tipo di linguaggio uato dai personaggi, e molto altro.

Il mondo di gioco senza "Colore" somiglia a quelle modellazioni 3D che si usano per i cartoni animati... PRIMA che si applichino le superfici. Un reticolo di punti caratterizzati solo da coordinate numeriche.

Quindi, per favore... PRIMA di contestare un affermazione, informati almeno su cosa vuol dire, eh? Al limite, chiedilo nel thread... altrimenti ti metti nella situazione di quello che posta per dire "non è vero che l'animale che abbiamo visto era un felino! Posso testimoniare, non era un felino, era un gatto!" :lol:
 

Cyrano

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Se fosse così potremmo bruciare la teoria forgita perché i successi di Vampiri ottenuti SOLO grazie al "colore" nemmeno Baker se li sogna, figuriamosi Edwards. :lol:

Però...

Il deus ex machina del narratore venne simulato con la regola zero. Non è colore ma system.

Le diverse tipologie di vampiro vennero caratterizzate da valori numerici E tratti fisici obbligatori . Non è colore ma system.

E potrei andare avanti. Ma citiamo solo l'esempio più eclatante. Il system dello storyteller come si passò dal setting vampiresco a quello dei licantropi smise di colpo di andar bene ed accentuò i difetti che spesso si applicano a questo system. Che c'entrava la recgola zero coi licantropi? Essi non erano sicuramente archtetipi del pg-burattino della Rice?

Quindi il colore è stato una parte importante del gioco ma il successo di vampiri deriva anche da un system che aveva le regole giuste per far funzionare QUEL settyng specifico. Se tu volessi giocare ai vampiri della rice non riusciresti a farlo senza regola zero ad esempio. E questo non mi pare sia "colore" giusto?

Al limite correggimi che si impara sempre qualcosa :)
 

KorinDuval

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Falcon":3pt7ijhe ha scritto:
A me Vampiri è sempre piaciuto tanto, con questa gradazione: all'inizio enorme entusiasmo totale, poi entusiasmo per l'ambientazione e per i consigli legati alla narrazione e sul come giocare (che grazie alla regola d'oro permettevano di mettermi d'accordo con i giocatori per migliorare/cambiare ciò che non piaceva delle regole),
Si può fare anche senza, si chiama "drift" o "house rule" o "variante" o con altri nomi... ^_-

Anzi, la Regola d'Oro ha, di diverso, che ti consente di farlo SENZA ascoltare i giocatori... Se lo fai con l'accordo dei giocatori, la Regola d'Oro non ti serve. (e, in genere, il gruppo vive più a lungo e in serenità rispetto a fare le cose "di nascosto"^_^ )
 

Cyrano

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KorinDuval":xk96bt11 ha scritto:
Falcon":xk96bt11 ha scritto:
A me Vampiri è sempre piaciuto tanto, con questa gradazione: all'inizio enorme entusiasmo totale, poi entusiasmo per l'ambientazione e per i consigli legati alla narrazione e sul come giocare (che grazie alla regola d'oro permettevano di mettermi d'accordo con i giocatori per migliorare/cambiare ciò che non piaceva delle regole),
Si può fare anche senza, si chiama "drift" o "house rule" o "variante" o con altri nomi... ^_-

Anzi, la Regola d'Oro ha, di diverso, che ti consente di farlo SENZA ascoltare i giocatori... Se lo fai con l'accordo dei giocatori, la Regola d'Oro non ti serve. (e, in genere, il gruppo vive più a lungo e in serenità rispetto a fare le cose "di nascosto"^_^ )

Fantastico in un gioco basato sui colpi di scena (avete presente "La regina dei Dannati") cosa c'è di meglio che mettersi d'accordo coi giocatori per gestire una regola che consentirà di inserire un antico ancora più antico di quello del manuale? Basta che dopo accettino di dimenticarsene perché altrimenti l'avventura diventa noiosa.

Vampiri si basava sullo spiazzare i giocatori, sul decandentismo del "lotto ma non vinco". Come uscivi da questo cliché il regolamento era una cava di falle. Infatti come passò di moda quel cliché divenne inutile e buggoso per gestirne altri.

"No ragazzi ora vi spiego le regole che introdurrò per spiegarvi perché Lestat è un vampiro particolare dato che è stato fatto da Magnus... Dovreste però far finta di non ricordarvene e credere che lui possa morire come qualsiasi altro vampiro."

Divertentissimo.

NB IMPORTANTE

Sono altresì convinto che con un system narrtivista questo cliché possa essere giocato MEGLIO ma le situazioni che ho elencato sopra dovrebbero essere previste. E' un peccato che sia passato di moda perché sarebbe stato sicuramente migliorabile a mille :)
 

Moreno

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ATTENZIONE, METTETEVI L'IMPERMEABILE, E' ARRIVATA LA SOLITA PIOGGIA DI TERMINI FORGITI USATI ALLA BOIA DI UN GIUDA DA CYRANO!

Cyrano, ma vuoi spiegare una buona volta perchè lo fai?

Ammetti tu stesso di non conoscere le teorie fogite. Ti rifiuti, esplicitamente, di leggere persino le traduzioni in italiano degli articoli (tipo quella segnalata l'altro giorno da Korin). Degli articoli originali non ne parliamo che non sai l'inglese. Quindi, non ne sai NULLA. E fin qui, niente di male: non è obbligatorio saperla e non è necessaria per giocare. Ci sono miliardi di persone al mono che non la conoscono e vivono benissimo.

Però quei miliardi di persone non si infilano in mezzo a tutte le discussioni sui gdr della Tana dei Goblin a sparare termini forgiti a casaccio, senza senso, facendo degenerare decine se non centinaia di discussioni ogni anno, facendoli diventare TUTTI thread dove "proviamo a spiegare a Cyrano dove ha sbagliato stavolta"

PERCHE' lo fai? E' una maniera di atteggiarti a "teorico"? E' per sentirti "moderno"? E' per far deragliare le discussioni apposta? E' per divertirti a vedere il tempo che gli altri devono perdere per correggerti? E' per spargere disinformazione perchè ti sta antipatica la teoria? o lo fai normalmente, di usare termini che non conosci, anche in altri campi?

Visto che non c'è maniera di farti capire la coa direttamente, ci provo con un esempio. Ecco cosa diresti dei romanzi di Ann Rice se applicassi lì lo stesso metodo che usi con i termini tecnici forgiti:

[Esempio Mode ON]
I romanzi di Ann Rice sono sempre molto ripetitivi. Quanti romanzi puoi fare con protagonista Dracula? Cerro, hai aggiunto Lestatta, la sua cugina vampirizzata da bambina, ma alla fine è sempre il solito combattimento contro Van Elsing, e il vampiro solitario nel castello di transilvania... ormai siamo in un altra epoca, invece delle cose della Rice, perchè non fare opere con Vampiri ambientati e integrati nel mondo moderno?
No, non ho mai letto nulla dei 2 romanzi finora pubblicati dalla Rice, ma mica ho bisogno di leggerli per sapere che parlano di Dracula, no?
[Esempio Mode OFF]

Ecco, immagina di avere, nei thread su Vampire e sulle opere della Rice, qualcuno che posti in continuazione, in tutti i thread, cose come queste, nonostante tutte le volte che gli dici che si sbaglia e gli spieghi dove, che si rifiuta di leggere le opere e poi, nel thread dopo, lo rifà di nuovo. La stessa cosa. Thread dopo thread. Per settimane. Mesi. Anni. (ormai quanto sono, 2 anni?)

Altro che "permalosi", quelli che in questo forum ne sanno qualcosa di teorie forgite hanno avuto una pazienza degna di un santo, finora...

Ma ti costa davvero tanta fatica "parlare come magni", parlare usando le parole che conosci?

Ecco qua il solito, inutile, elenco di inesattezze ed errori (inutile perchè potrei scommetterci che al prossimo thread li rifai uguali):

Cyrano":u7et9fsr ha scritto:
Se fosse così potremmo bruciare la teoria forgita perché i successi di Vampiri ottenuti SOLO grazie al "colore" nemmeno Baker se li sogna, figuriamosi Edwards. :lol:

La teoria forgita non si occupa di marketing.

Non tratta proprio l'argomento "cosa è più vendibile". Tratta il gioco pratico, di quello che hai già comprato e stai già giocando. L'attività "giocare", non l'attività "vendere un gioco".

Se usciamo dall'ambito della teoria e passiamo più in generale a "quello che dice Edwards", se il regolamento lo consentisse potrei darti i link ad un sacco di thread in cui dice che è appunto il colore che vende i giochi (o meglio, che stimola il desiderio di giocarli).

Quindi, non solo stai parlando di cavoli a merenda (come se avessi detto che la matematica non esiste perchè tu compri scarpe da ginnastica, insomma) ma sei partito da una base di "acqua calda inconsapevole" tipo "ehi, ma lo sapete che il gatto è un felino? Mica come questo Leone..."

[Aggiungo una parentesi personale, non legata al lavoro di stare a correggere i tuoi post come se fossero temi scolastici: il "colore" di Vampiri ha un attrattiva prettamente post-adolescenziale, l'immaginarsi "fico, tenebroso e potente". Niente di male, è stata un ottima strategia di marketing. Stupirsi che venda di più di un gdr sulla rivolta di Varsavia è semplicemente ridicolo. Per non parlare del peso del marketing di una società del valore di miliardi contro i post che fa nel tempo libero un autore di gdr indie...]

Il deus ex machina del narratore venne simulato con la regola zero. Non è colore ma system.

Le diverse tipologie di vampiro vennero caratterizzate da valori numerici E tratti fisici obbligatori . Non è colore ma system.

E potrei andare avanti. Ma citiamo solo l'esempio più eclatante. Il system dello storyteller come si passò dal setting vampiresco a quello dei licantropi smise di colpo di andar bene ed accentuò i difetti che spesso si applicano a questo system. Che c'entrava la recgola zero coi licantropi? Essi non erano sicuramente archtetipi del pg-burattino della Rice?

Quindi il colore è stato una parte importante del gioco ma il successo di vampiri deriva anche da un system che aveva le regole giuste per far funzionare QUEL settyng specifico. Se tu volessi giocare ai vampiri della rice non riusciresti a farlo senza regola zero ad esempio. E questo non mi pare sia "colore" giusto?

Al limite correggimi che si impara sempre qualcosa :)

Su questo pezzo non vado punto per punto sennò faccio notte: semplicemente stai usando a casaccio termini che significano altro.

Come si vede? Dal fatto che nella teoria non esiste contrapposizione fra "color" e "system". Perchè? Leggiti l'articolo citato da Korin, se ti faccio una spiegazione breve qui la useresti per citarla a sproposito la prossima volta.

Notare che avresti potuto scrivere TUTTO il tuo post, dall'inizio alla fine, senza usare alcun termine forgita. Avresti potuto parlare di come certe particolari regole hanno certi effetti, che tu ritini essenziali per un gioco basato su Ann Rice, senza usare a sproposito termini tecnici.

Non sarei stato d'accordo lo stesso, ma se ne poteva discutere (in un altro thread per non far deragliare questo).

Invece, adesso PRIMA di discuterne (eventualmente), bisogna stare a correggere il compito con a penna rossa, a spiegare gli errori, a cercare di decifrare quello che volevi dire. Un sacco di tempo perso, e il thread deragliato, per cosa?

Lo vuoi spiegare una buona volta perchè continui a fare così?
 
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