RosenMcStern
Saggio





Ho un attimo di tempo e posto le riflessioni che avevo promesso di postare a Novembre. Tempus fugit...
Qualcuno avrà notato che nonostante l'imbarazzante impiccio di Nameless Streets, a Lucca non c'ero. Ero infatti in Provenza a giocare con vari interessanti personaggi, tra i quali c'era – come dice l'organizzatore della Con – l'autore "più giocato" al mondo: Jonathan Tweet.
Quest'anno non ho voluto fare la solita intervista per GdRItalia come ho fatto lo scorso anno con Stafford e Petersen, ma ho fatto comunque qualche domandina pepata a Tweet durante il "question time" con lui nella caffetteria del castello. Sostanzialmente, gli ho chiesto come sarebbe venuto Vampiri se lui e Mark Rhein-Hagen avessero continuato a lavorare assieme come per Ars Magica (se sforzate le meningi, è un quesito che era venuto fuori qualche mese fa, se non sbaglio proprio qui sulla tana dei goblin).
Dopo un'occhiataccia e un po' di imbarazzo, Jonathan ha tirato fuori considerazioni che forse abbiamo fatto un po' tutti in passato, ma che fanno un certo effetto se espresse dal creatore di D&D 3. Ha detto, senza troppi peli sulla lingua, che la matematica sarebbe venuta meglio, soprattutto le regole sui fallimenti critici.
Non posso che concordare.
In ogni caso, la considerazione finale – oltre al fatto che già sapevamo che comunque anche in Vampiri ci sono elementi studiati da lui – è stata che tutte quelle persone non possono essere tutte allucinate, e quindi il gioco i suoi pregi li ha di sicuro. Se lui non li conosce è perché non ci ha mai giocato. E si, ha ammesso che è un po' per stizza che non ci ha giocato.
Tweet ha anche aggiunto di essere orgoglioso che il suo gioco "Over the Edge" sia uno di quelli che hanno ispirato la nascita della Teoria Forgita.
Dopo questo, è passato a raccontarci alcuni aneddoti su come è nato D&D 3. Abbiamo scoperto che, in pratica, sono stati molti di più i "rospi" che hanno dovuto ingoiare i designer storici della TSR che non lui, che era stato messo da Wizards a capo del team. Se notate, infatti, la terza edizione risponde molto ma molto di più alla visione di Tweet – che veniva da RuneQuest – che non al D&D classico. Comunque, alla fine Jonathan ci ha confessato che pur essendo molto orgoglioso del lavoro fatto con la terza edizione, oggi non la giocherebbe più, in favore della quarta, che risolve alcuni problemi cronici di D&D che lui con la terza dice di non avere potuto risolvere ("riuscimmo a produrre la migliore prima edizione di D&D mai uscita"). Ciò che individua come problema è il fatto che tutto il gioco è incentrato sulla capacità degli spellcaster di ritardare l'uso degli incantesimi fino al momento buono. Purtroppo però se si "trattiene", lo spellcaster non si diverte, quindi un buon gioco rischia di divenire frustrante.
Beh, penso di avere messo abbastanza materiale al fuoco per la prossima flame war. Si facciano avanti i fan del MdT e della 3.5 per proclamare l'Anatema!
Vi posto anche qualche link con le foto. Quello col cappello da rinoceronte è Jonathan Tweet. Credo se lo sia levato solo per andare a dormire
Tweet arringa la folla
Durante il gioco. L'altro tizio è il mio attuale GM francese. Si, frequento gente strana.
Qui ci sono anche io. Se riuscite a riconoscermi, tirate 1d4 per la perdita di sanità.
Qualcuno avrà notato che nonostante l'imbarazzante impiccio di Nameless Streets, a Lucca non c'ero. Ero infatti in Provenza a giocare con vari interessanti personaggi, tra i quali c'era – come dice l'organizzatore della Con – l'autore "più giocato" al mondo: Jonathan Tweet.
Quest'anno non ho voluto fare la solita intervista per GdRItalia come ho fatto lo scorso anno con Stafford e Petersen, ma ho fatto comunque qualche domandina pepata a Tweet durante il "question time" con lui nella caffetteria del castello. Sostanzialmente, gli ho chiesto come sarebbe venuto Vampiri se lui e Mark Rhein-Hagen avessero continuato a lavorare assieme come per Ars Magica (se sforzate le meningi, è un quesito che era venuto fuori qualche mese fa, se non sbaglio proprio qui sulla tana dei goblin).
Dopo un'occhiataccia e un po' di imbarazzo, Jonathan ha tirato fuori considerazioni che forse abbiamo fatto un po' tutti in passato, ma che fanno un certo effetto se espresse dal creatore di D&D 3. Ha detto, senza troppi peli sulla lingua, che la matematica sarebbe venuta meglio, soprattutto le regole sui fallimenti critici.
In ogni caso, la considerazione finale – oltre al fatto che già sapevamo che comunque anche in Vampiri ci sono elementi studiati da lui – è stata che tutte quelle persone non possono essere tutte allucinate, e quindi il gioco i suoi pregi li ha di sicuro. Se lui non li conosce è perché non ci ha mai giocato. E si, ha ammesso che è un po' per stizza che non ci ha giocato.
Tweet ha anche aggiunto di essere orgoglioso che il suo gioco "Over the Edge" sia uno di quelli che hanno ispirato la nascita della Teoria Forgita.
Dopo questo, è passato a raccontarci alcuni aneddoti su come è nato D&D 3. Abbiamo scoperto che, in pratica, sono stati molti di più i "rospi" che hanno dovuto ingoiare i designer storici della TSR che non lui, che era stato messo da Wizards a capo del team. Se notate, infatti, la terza edizione risponde molto ma molto di più alla visione di Tweet – che veniva da RuneQuest – che non al D&D classico. Comunque, alla fine Jonathan ci ha confessato che pur essendo molto orgoglioso del lavoro fatto con la terza edizione, oggi non la giocherebbe più, in favore della quarta, che risolve alcuni problemi cronici di D&D che lui con la terza dice di non avere potuto risolvere ("riuscimmo a produrre la migliore prima edizione di D&D mai uscita"). Ciò che individua come problema è il fatto che tutto il gioco è incentrato sulla capacità degli spellcaster di ritardare l'uso degli incantesimi fino al momento buono. Purtroppo però se si "trattiene", lo spellcaster non si diverte, quindi un buon gioco rischia di divenire frustrante.
Beh, penso di avere messo abbastanza materiale al fuoco per la prossima flame war. Si facciano avanti i fan del MdT e della 3.5 per proclamare l'Anatema!
Vi posto anche qualche link con le foto. Quello col cappello da rinoceronte è Jonathan Tweet. Credo se lo sia levato solo per andare a dormire
Tweet arringa la folla
Durante il gioco. L'altro tizio è il mio attuale GM francese. Si, frequento gente strana.
Qui ci sono anche io. Se riuscite a riconoscermi, tirate 1d4 per la perdita di sanità.