Icarus
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Salve Goblin, sulla nota dell'entusiasmo di uno degli ultimi acquisti volevo spendere due parole a favore di Pandemic: The Cure
Premesse riguardo al padre Pandemic: Non sono un fan dei collaborativi lo ammetto. Forse è un genere di giochi a me avverso perchè il numero di volte che ho vinto ad un collaborativo si conta sulle dita di una sola mano: quella di Yoda. Pandemic tra i tanti era uno di quelli che non mi dispiaceva se assunto in piccole dosi. Alla frustrazione di non riuscire a stare dietro a tutto si univa l'ammirazione per quella meccanica degli Outbreak. Vederli scatenarsi a catena era una cosa che mi affascinava, facevo quasi il tifo per le malattie. Peccato che quando succedeva il gioco finiva e io registravo un altra sconfitta. Ho trovato frustrante in questo gioco la difficoltà di muoversi in zone distanti tra loro, il riuscire a calcolare la sequenza di mosse migliori da eseguire e il devastante effetto Palla di Neve che il gioco ha, aumentando esponenzialmente le difficoltà.
Premesso questo lo trovavo comunque un signor gioco, molto elegante, una vera sfida.
Ho conosciuto Pandemic: The Cure tramite un video di Persephone ed ho approfondito le regole guardando quello di Tom Vasel. Ne sono stato subito attirato. Innanzi tutto i dadi, tanti, belli, mi hanno catturato come fece Quarriors a suo tempo. Poi adoro l'estetica trasparente che caratterizza anche la nuova versione di Pandemic. Sembrano di vetro. Poi scopro il meccanismo Push Your Luck che tanto mi aveva divertito, a partire dalle mie prime partite di Board Game Arena nelle sfide a Can't Stop. Ritrovata nel gioco di carte per IOS Dead Man Draw che tanto mi piacque da farmi passare decine di ore a giocarlo e pledgiare 3 copie su Kickstarter per la versione cartacea (cosa me ne farò ancora non so ).
Ho capito che si distingueva dal gioco padre e che ne mutava la forma mantenendo il contenuto. Ho visto sparire le cose che mi affliggevano per introdurre cose che mi piacevano.
Cosi colpevole fu l'ordine su Philibert.net di un amico che doveva raggiungere i 150 euro di spesa per la spedizione gratuita. Mi chiede di aggiungere cose e come dirgli di NO!
Passo in rassegna la sessantina di titoli nella mia wishlist e cerco quelli che sono scontati rispetto al mercato italiano. Ovviamente tutto ciò che è scontato è esaurito, cosi niente Tragedy Looper, niente Deus, niente di molti altri titoli di cui non c'è diponibilità o di cui preferisco aspettare la versione italiana... Rimango un po' scocciato fino a che non mi trovo suggerito questo titolo a 39.90 contro i 50 euro del mercato nostrano. Gioco indipendente dalla lingua e oltretutto esiste cmq solo la versione inglese.
E' fatta! Welcome to my collection!
Ma adesso parliamo del gioco!
I Materiali:
Saltano subito all'occhio due cose:
L'enorme cerchio di plastica del Centro di Trattamento Malattie (roba da fare invidia a Xena), su cui sono impiantate due siringone verdi a stabilire il livello di Infezione e quello di Outbreak
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e un enorme quantitativo di dadi (oltre 100) utilizzati per stabilire la diffusione delle malattie, oltre che a costituire l'arsenale di ciascun personaggio del gioco
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A seguire 6 cerchi in cartone a rappresentare i continenti del mondo sui quali si sposteranno i protagonisti, le carte evento, le carte personaggio e il Centro di Controllo Malattie (CDC)
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In cosa consiste il gioco?
Un sacco blu contiene dadi in 4 colori rappresentanti le 4 malattie che possono affliggere il mondo.
A inizio partita se ne tirano fuori 12, si lanciano e si dispongono sui continenti relativi al numero uscito.
Faccio notare che i dadi non hanno valori da 1 a 6, ma hanno combinazioni diverse di numeri, ad esempio il dado nero ha 3 facce col numero 3 (che significa che è una malattia che sarà probabilmente piu presente sul relativo continente che non su altri) ecc... inoltre ogni dado ha sempre una faccia con una croce.
Se su un dado si presenta una Croce, si mette sul CDC (dopo vedremo come poterlo usare).
Nel caso in cui più di 3 dadi di un solo colore si trovino su un continente si verifica un OUTBREAK.
I dadi in eccesso vengono spostati sul continente successivo che a sua volta può generare outbreak a catena.
Per ogni outbreak si sposta l'indicatore in avanti verso il teschio.
Ogni personaggio parte dal continente numerato con l'1 (mi pare l'Europa).
Ogni personaggio ha a disposizione un set personale di dadi. Sono diversi in base al ruolo del personaggio.
Ad esempio sui dadi del medico sono presenti molti simboli "siringa" utilizzati per curare le malattie, mentre sul dado del dispatcher è presente il simbolo elicottero, per poter trasportare gli altri personaggi da un continente all'altro ecc...
Inoltre ogni personaggio ha una o piu abilità speciale. C'è chi ad esempio ottiene vantaggi nei tentativi di trovare i vaccini ecc.
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Al proprio turno si tira il proprio set di dadi cercando di ottenere le facce che ci fanno piu comodo.
Le navi consentono di spostarsi in senso orario o antiorario al continente successivo.
Gli aerei consentono di spostarsi in un qualsiasi continente.
Le siringhe consentono di spostare un dado malattia da un continente nel Centro di trattamento (il cerchio) o dal Centro di Trattamento di nuovo al sacco.
I barattoli consentono di prelevare un campione di una malattia dal Centro di trattamento, mettendolo sulla propria carta personaggio, vincolando il dado usato per farlo.
Altre sono le azioni speciali disponibili in funzione del personaggio scelto...
C'è anche chi non ha azioni speciali, ma ha nel suo set 7 dadi invece di 5 (il generalista).
I risultati ottenuti possono essere spesi a picimento, in qualsiasi ordine o ritirati.
Dove sta la fregatura?
Una delle facce del dado rappresenta un simbolo infezione (quello in alto a sinistra nella precedente foto).
Se esce questo simbolo, bisogna far avanzare il tasso di infezione sulla ruota del Centro di Trattamento.
Oltretutto il dado è vincolato e non puo essere ritirato.
Se il tasso di infezione passa da una fascia verde all'altra si scatena un epidemia.
Tutti i dadi nel centro di trattamento devono essere ritirati e assegnati ai continenti relativi o al CDC in base al risultato. Inoltre si pescano dal sacco un ulteriore numero di dadi, relativi alla fascia di infezione raggiunta e si tirano anche quelli.
Inutile dire che se il tasso di infezione o quello di Outbreak raggiungono il teschio la partita termina con una sconfitta.
Quindi capita di aver bisogno di una particolare azione, ma spesso questa non vale il rischio del ritiro e bisogna adattarsi con un azione meno efficiente.
E' possibile inoltre passare i campioni nei barattoli a personaggi che si trovano nello stesso continente.
Dopo aver eseguito tutte le azioni dei dadi c'è la possibilità di tentare di curare una ed una sola malattia a turno, di quelle di cui si dispongono campioni (azione barattolo usata in uno dei turni precedenti oppure campioni passati tra personaggi).
Per fare ciò si tirano tutti i dadi dei campioni di cui si dispone e bisogna cercare di ottenere 13 o più.
Se ce la facciamo la malattia si considera curata.
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Al contrario di Pandemic, non esiste l'eradicazione di una malattia. Semplicemente da quel momento in poi sarà più facile curarla in caso qualcuno si ammalasse. Basta una siringa per rimuovere tutti i dadi di quel colore dal continente.
Al termine del proprio turno purtroppo c'è un ulteriore cosa da fare, prendere un numero di dadi nel quantitativo rappresentato dalla fascia di infezione, tirarli e aggiungerli ai paesi infetti.
Ma c'è qualcosa che può aiutare i protagonisti. Gli eventi!
Ci sono sempre 3 eventi disponibili sul tavolo che consentono di svolgere azioni speciali in grado di svoltare situazioni critiche.
Ogni evento ha un costo in CROCI. Esatto, i dadi con una croce che sono stati messi nel CDC possono essere spesi per usare gli eventi.
Vanno usati con parsimonia perchè rimanere a corto di Croci può essere fatale.
Considerazioni:
Che dire, ho fatto solo un paio di partite a questo gioco, sto aspettando di avere occasione di proporlo al mio gruppo, ma per ora l'entusiasmo è molto!
So che potrei giocare da solo muovendo più personaggi (si presta bene al gioco in solitaria), ma per ora sento il bisogno di condividere l'entusiasmo del gioco, quindi aspetterò di farlo in gruppo.
Commenti sul gioco:
Apprezzo tantissimo il fatto che sia diventato meno cervellotico.
Non bisogna piu pianificare con largo anticipo come muoversi da una città ad una molto distante, per scoprire che l'epidemia successiva sta per scoppiare dove eravamo prima.
Si gioca turno per turno, ci si adatta ai risultati di chi ha giocato prima di te.
Il meccanismo push your luck mette pepe nello svolgersi dei turni.
Il gioco è bello da vedere e da toccare, con tutti quei dadi.
Il tempo di gioco rispetto a Pandemic è dimezzato ed anche questa è una cosa che apprezzo per la categoria di gioco. E' sempre possibile fare piu partite se si ha tempo, ma si può anche infilare nei brevi lassi di tempo prima di cena o a chiusura di serata.
La personalizzazione dei personaggi è piu sentita grazie ad un proprio set di dadi, rispetto ad avere semplicemente una sola abilità differente.
Può darsi che l'entusiasmo per questo gioco scemi presto, ma devo dire che rispetto a tanti altri titoli che poi sono entrati nelle mie classifiche di gradimento, mi ha preso molto fin dall'inizio.
Vorrei sapere un vostro parere a riguardo, magari cosa non vi piace, o cosa vi piace, tenendo presente che con l'entusiasmo per questo gioco non voglio certo sminuire la bontà del precedente.
Saluti
Icarus
Premesse riguardo al padre Pandemic: Non sono un fan dei collaborativi lo ammetto. Forse è un genere di giochi a me avverso perchè il numero di volte che ho vinto ad un collaborativo si conta sulle dita di una sola mano: quella di Yoda. Pandemic tra i tanti era uno di quelli che non mi dispiaceva se assunto in piccole dosi. Alla frustrazione di non riuscire a stare dietro a tutto si univa l'ammirazione per quella meccanica degli Outbreak. Vederli scatenarsi a catena era una cosa che mi affascinava, facevo quasi il tifo per le malattie. Peccato che quando succedeva il gioco finiva e io registravo un altra sconfitta. Ho trovato frustrante in questo gioco la difficoltà di muoversi in zone distanti tra loro, il riuscire a calcolare la sequenza di mosse migliori da eseguire e il devastante effetto Palla di Neve che il gioco ha, aumentando esponenzialmente le difficoltà.
Premesso questo lo trovavo comunque un signor gioco, molto elegante, una vera sfida.
Ho conosciuto Pandemic: The Cure tramite un video di Persephone ed ho approfondito le regole guardando quello di Tom Vasel. Ne sono stato subito attirato. Innanzi tutto i dadi, tanti, belli, mi hanno catturato come fece Quarriors a suo tempo. Poi adoro l'estetica trasparente che caratterizza anche la nuova versione di Pandemic. Sembrano di vetro. Poi scopro il meccanismo Push Your Luck che tanto mi aveva divertito, a partire dalle mie prime partite di Board Game Arena nelle sfide a Can't Stop. Ritrovata nel gioco di carte per IOS Dead Man Draw che tanto mi piacque da farmi passare decine di ore a giocarlo e pledgiare 3 copie su Kickstarter per la versione cartacea (cosa me ne farò ancora non so ).
Ho capito che si distingueva dal gioco padre e che ne mutava la forma mantenendo il contenuto. Ho visto sparire le cose che mi affliggevano per introdurre cose che mi piacevano.
Cosi colpevole fu l'ordine su Philibert.net di un amico che doveva raggiungere i 150 euro di spesa per la spedizione gratuita. Mi chiede di aggiungere cose e come dirgli di NO!
Passo in rassegna la sessantina di titoli nella mia wishlist e cerco quelli che sono scontati rispetto al mercato italiano. Ovviamente tutto ciò che è scontato è esaurito, cosi niente Tragedy Looper, niente Deus, niente di molti altri titoli di cui non c'è diponibilità o di cui preferisco aspettare la versione italiana... Rimango un po' scocciato fino a che non mi trovo suggerito questo titolo a 39.90 contro i 50 euro del mercato nostrano. Gioco indipendente dalla lingua e oltretutto esiste cmq solo la versione inglese.
E' fatta! Welcome to my collection!
Ma adesso parliamo del gioco!
I Materiali:
Saltano subito all'occhio due cose:
L'enorme cerchio di plastica del Centro di Trattamento Malattie (roba da fare invidia a Xena), su cui sono impiantate due siringone verdi a stabilire il livello di Infezione e quello di Outbreak
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e un enorme quantitativo di dadi (oltre 100) utilizzati per stabilire la diffusione delle malattie, oltre che a costituire l'arsenale di ciascun personaggio del gioco
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A seguire 6 cerchi in cartone a rappresentare i continenti del mondo sui quali si sposteranno i protagonisti, le carte evento, le carte personaggio e il Centro di Controllo Malattie (CDC)
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In cosa consiste il gioco?
Un sacco blu contiene dadi in 4 colori rappresentanti le 4 malattie che possono affliggere il mondo.
A inizio partita se ne tirano fuori 12, si lanciano e si dispongono sui continenti relativi al numero uscito.
Faccio notare che i dadi non hanno valori da 1 a 6, ma hanno combinazioni diverse di numeri, ad esempio il dado nero ha 3 facce col numero 3 (che significa che è una malattia che sarà probabilmente piu presente sul relativo continente che non su altri) ecc... inoltre ogni dado ha sempre una faccia con una croce.
Se su un dado si presenta una Croce, si mette sul CDC (dopo vedremo come poterlo usare).
Nel caso in cui più di 3 dadi di un solo colore si trovino su un continente si verifica un OUTBREAK.
I dadi in eccesso vengono spostati sul continente successivo che a sua volta può generare outbreak a catena.
Per ogni outbreak si sposta l'indicatore in avanti verso il teschio.
Ogni personaggio parte dal continente numerato con l'1 (mi pare l'Europa).
Ogni personaggio ha a disposizione un set personale di dadi. Sono diversi in base al ruolo del personaggio.
Ad esempio sui dadi del medico sono presenti molti simboli "siringa" utilizzati per curare le malattie, mentre sul dado del dispatcher è presente il simbolo elicottero, per poter trasportare gli altri personaggi da un continente all'altro ecc...
Inoltre ogni personaggio ha una o piu abilità speciale. C'è chi ad esempio ottiene vantaggi nei tentativi di trovare i vaccini ecc.
[centre]
Al proprio turno si tira il proprio set di dadi cercando di ottenere le facce che ci fanno piu comodo.
Le navi consentono di spostarsi in senso orario o antiorario al continente successivo.
Gli aerei consentono di spostarsi in un qualsiasi continente.
Le siringhe consentono di spostare un dado malattia da un continente nel Centro di trattamento (il cerchio) o dal Centro di Trattamento di nuovo al sacco.
I barattoli consentono di prelevare un campione di una malattia dal Centro di trattamento, mettendolo sulla propria carta personaggio, vincolando il dado usato per farlo.
Altre sono le azioni speciali disponibili in funzione del personaggio scelto...
C'è anche chi non ha azioni speciali, ma ha nel suo set 7 dadi invece di 5 (il generalista).
I risultati ottenuti possono essere spesi a picimento, in qualsiasi ordine o ritirati.
Dove sta la fregatura?
Una delle facce del dado rappresenta un simbolo infezione (quello in alto a sinistra nella precedente foto).
Se esce questo simbolo, bisogna far avanzare il tasso di infezione sulla ruota del Centro di Trattamento.
Oltretutto il dado è vincolato e non puo essere ritirato.
Se il tasso di infezione passa da una fascia verde all'altra si scatena un epidemia.
Tutti i dadi nel centro di trattamento devono essere ritirati e assegnati ai continenti relativi o al CDC in base al risultato. Inoltre si pescano dal sacco un ulteriore numero di dadi, relativi alla fascia di infezione raggiunta e si tirano anche quelli.
Inutile dire che se il tasso di infezione o quello di Outbreak raggiungono il teschio la partita termina con una sconfitta.
Quindi capita di aver bisogno di una particolare azione, ma spesso questa non vale il rischio del ritiro e bisogna adattarsi con un azione meno efficiente.
E' possibile inoltre passare i campioni nei barattoli a personaggi che si trovano nello stesso continente.
Dopo aver eseguito tutte le azioni dei dadi c'è la possibilità di tentare di curare una ed una sola malattia a turno, di quelle di cui si dispongono campioni (azione barattolo usata in uno dei turni precedenti oppure campioni passati tra personaggi).
Per fare ciò si tirano tutti i dadi dei campioni di cui si dispone e bisogna cercare di ottenere 13 o più.
Se ce la facciamo la malattia si considera curata.
[centre]
Al contrario di Pandemic, non esiste l'eradicazione di una malattia. Semplicemente da quel momento in poi sarà più facile curarla in caso qualcuno si ammalasse. Basta una siringa per rimuovere tutti i dadi di quel colore dal continente.
Al termine del proprio turno purtroppo c'è un ulteriore cosa da fare, prendere un numero di dadi nel quantitativo rappresentato dalla fascia di infezione, tirarli e aggiungerli ai paesi infetti.
Ma c'è qualcosa che può aiutare i protagonisti. Gli eventi!
Ci sono sempre 3 eventi disponibili sul tavolo che consentono di svolgere azioni speciali in grado di svoltare situazioni critiche.
Ogni evento ha un costo in CROCI. Esatto, i dadi con una croce che sono stati messi nel CDC possono essere spesi per usare gli eventi.
Vanno usati con parsimonia perchè rimanere a corto di Croci può essere fatale.
Considerazioni:
Che dire, ho fatto solo un paio di partite a questo gioco, sto aspettando di avere occasione di proporlo al mio gruppo, ma per ora l'entusiasmo è molto!
So che potrei giocare da solo muovendo più personaggi (si presta bene al gioco in solitaria), ma per ora sento il bisogno di condividere l'entusiasmo del gioco, quindi aspetterò di farlo in gruppo.
Commenti sul gioco:
Apprezzo tantissimo il fatto che sia diventato meno cervellotico.
Non bisogna piu pianificare con largo anticipo come muoversi da una città ad una molto distante, per scoprire che l'epidemia successiva sta per scoppiare dove eravamo prima.
Si gioca turno per turno, ci si adatta ai risultati di chi ha giocato prima di te.
Il meccanismo push your luck mette pepe nello svolgersi dei turni.
Il gioco è bello da vedere e da toccare, con tutti quei dadi.
Il tempo di gioco rispetto a Pandemic è dimezzato ed anche questa è una cosa che apprezzo per la categoria di gioco. E' sempre possibile fare piu partite se si ha tempo, ma si può anche infilare nei brevi lassi di tempo prima di cena o a chiusura di serata.
La personalizzazione dei personaggi è piu sentita grazie ad un proprio set di dadi, rispetto ad avere semplicemente una sola abilità differente.
Può darsi che l'entusiasmo per questo gioco scemi presto, ma devo dire che rispetto a tanti altri titoli che poi sono entrati nelle mie classifiche di gradimento, mi ha preso molto fin dall'inizio.
Vorrei sapere un vostro parere a riguardo, magari cosa non vi piace, o cosa vi piace, tenendo presente che con l'entusiasmo per questo gioco non voglio certo sminuire la bontà del precedente.
Saluti
Icarus