Agzaroth
Black Metal Goblin
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mai capitata qualche brutta esperienza?
ci sono quelli che mangiano ruminando, che sgranocchiano i pop corn, che parlano col vicino, che commentano ogni scena, che ripetono in continuazione "cosa ha detto?", che ti sparano la luce del cellulare negli occhi, che devono fare la battuta ad alta voce perchè sono i più simatici del cinema.
l'esperienza peggiore la ebbi alcuni anni fa.
una domenica pomeriggio andai con un amico a vedere "L'Esorcismo di Emily Rose", essendo entrambi appassionati di horror.
Bel fil, tra l'altro, sempre in bilico tra religione e scienza, tra fede e scetticismo, aperto fino alla fine e incentrato su un fatto vero.
purtroppo non avevamo considerato che la domenica pomeriggo il cinema è infestato da liceali.
ora, mi spiace per quelli che bazzicano il forum, ma mediamento il ragazzino tra i 14 e i 18 anni che va al cinema con gli amici, è un rompicoglioni per definizione.
deve parlare, deve scherzare deve mandare i messaggini, deve sgranocchiare.
la cosa peggiora se ci sono anche le ragazzine, oltre ai ragazzini, perchè bisogna parlare, ridere e sgranocchiare molto di più, per fare colpo.
la cosa diventa pessima se ci sono più gruppi di questo tipo, perchè se uno fa casino, l'altro deve farne di più per stare al passo.
l'apoteosi del casino si raggiunge, poi, se il film in questione è un horror.
perchè il ragazzino se la fa sotto e, per esorcizzare la sua paura e far vedere agli altri che non ne ha, deve ridere per forza, fare battute e accentuare tutte le cose che abbiamo detto prima.
Ora, quel pomeriggio, la cosa è stata davvero insopportabile. c'erano in sala almeno 5 gruppetti sparsi che parlavano rumoreggiavano, ridevano, spippolavano col cellulare (con itasti che fanno bip bip, ovviamente), si facevano i versi l'uno contro l'altro.
il colmo verso la fine, quando una davanti a me, non contenta di avermi abbagliato col suo telefonino per circa metà proiezione (perchè il fim fa paura e nonlo guardi, quindi messaggi...), ha pensato bene di chiamare la mamma e dire che no, il film non era ancora finito e che sì, i compiti li faceva quando tornava e che no, michela non era venuta e che sì, tornava con Paolo e che no, non si preoccupasse e che assolutamente no, il film non faceva paura.
Riaccese le luci a proiezione, pur con tutto il nervoso che avevo dentro, ero deciso a starmente zitto, se non che, in un paio dipunti del cinema, qualche persona anche più grande ha cominciato a rimproverare il gruppo limitrofo.
ovviamente Paolo (presumo) e quella davanti, con i loro amichetti, hanno subito iniziato a commentare educatamente il rimprovero, al che mi si è tappata la vena e ne ho dette loro più che al porco, partendo dalla maleducazione atavica che li affliggeva (credo che ancora oggi si stiano chiedendo cosa significhi atavico) e continuando con altre considerazioni sulla loro neanderthaliana intelligenza. Ovviamente, come nella migliore educazione dei ragazzi, hanno pensato bene di rispondermi al che ho concluso che se avevano paura, forse potevano stare a casa a giocare con le barbie invece di venire al cinema a farsela sotto.
vabbè, fuori dal cinema mi ero già pentito della sfuriata, probabilmente servita a poco e insoddsfacente anche per me... comunque ormai era fatta e quando perdi la pazienza c'è poco da fare.
che poi il film non faceva neanche tutta questa paura, avrei voluto vederli davanti a "Martyrs" o a "A L'interieur"...ma forse avrebbero solo schiamazzato e rumoreggiato più forte: più paura = più rumore.
mai capitato qualcosa di simile?
ci sono quelli che mangiano ruminando, che sgranocchiano i pop corn, che parlano col vicino, che commentano ogni scena, che ripetono in continuazione "cosa ha detto?", che ti sparano la luce del cellulare negli occhi, che devono fare la battuta ad alta voce perchè sono i più simatici del cinema.
l'esperienza peggiore la ebbi alcuni anni fa.
una domenica pomeriggio andai con un amico a vedere "L'Esorcismo di Emily Rose", essendo entrambi appassionati di horror.
Bel fil, tra l'altro, sempre in bilico tra religione e scienza, tra fede e scetticismo, aperto fino alla fine e incentrato su un fatto vero.
purtroppo non avevamo considerato che la domenica pomeriggo il cinema è infestato da liceali.
ora, mi spiace per quelli che bazzicano il forum, ma mediamento il ragazzino tra i 14 e i 18 anni che va al cinema con gli amici, è un rompicoglioni per definizione.
deve parlare, deve scherzare deve mandare i messaggini, deve sgranocchiare.
la cosa peggiora se ci sono anche le ragazzine, oltre ai ragazzini, perchè bisogna parlare, ridere e sgranocchiare molto di più, per fare colpo.
la cosa diventa pessima se ci sono più gruppi di questo tipo, perchè se uno fa casino, l'altro deve farne di più per stare al passo.
l'apoteosi del casino si raggiunge, poi, se il film in questione è un horror.
perchè il ragazzino se la fa sotto e, per esorcizzare la sua paura e far vedere agli altri che non ne ha, deve ridere per forza, fare battute e accentuare tutte le cose che abbiamo detto prima.
Ora, quel pomeriggio, la cosa è stata davvero insopportabile. c'erano in sala almeno 5 gruppetti sparsi che parlavano rumoreggiavano, ridevano, spippolavano col cellulare (con itasti che fanno bip bip, ovviamente), si facevano i versi l'uno contro l'altro.
il colmo verso la fine, quando una davanti a me, non contenta di avermi abbagliato col suo telefonino per circa metà proiezione (perchè il fim fa paura e nonlo guardi, quindi messaggi...), ha pensato bene di chiamare la mamma e dire che no, il film non era ancora finito e che sì, i compiti li faceva quando tornava e che no, michela non era venuta e che sì, tornava con Paolo e che no, non si preoccupasse e che assolutamente no, il film non faceva paura.
Riaccese le luci a proiezione, pur con tutto il nervoso che avevo dentro, ero deciso a starmente zitto, se non che, in un paio dipunti del cinema, qualche persona anche più grande ha cominciato a rimproverare il gruppo limitrofo.
ovviamente Paolo (presumo) e quella davanti, con i loro amichetti, hanno subito iniziato a commentare educatamente il rimprovero, al che mi si è tappata la vena e ne ho dette loro più che al porco, partendo dalla maleducazione atavica che li affliggeva (credo che ancora oggi si stiano chiedendo cosa significhi atavico) e continuando con altre considerazioni sulla loro neanderthaliana intelligenza. Ovviamente, come nella migliore educazione dei ragazzi, hanno pensato bene di rispondermi al che ho concluso che se avevano paura, forse potevano stare a casa a giocare con le barbie invece di venire al cinema a farsela sotto.
vabbè, fuori dal cinema mi ero già pentito della sfuriata, probabilmente servita a poco e insoddsfacente anche per me... comunque ormai era fatta e quando perdi la pazienza c'è poco da fare.
che poi il film non faceva neanche tutta questa paura, avrei voluto vederli davanti a "Martyrs" o a "A L'interieur"...ma forse avrebbero solo schiamazzato e rumoreggiato più forte: più paura = più rumore.
mai capitato qualcosa di simile?