Chiedo gentilmente a chiunque abbia espresso i pareri negativi quante partite hanno fatto a SDA e soprattutto con quale regolamento.
Lo chiedo perchè io stesso ero del vostro parere, avevo adocchiato il gioco e l'avevo provato poco e male con il primo libro. Ne ero rimasto disgustato, talmente tanto che l'ho fatto presente al buon Cavatore quando sono stato ospite alla GW a Notthingam (col mio collega che si disperava mentre io offendevo pesantemente il gioco.....).
Poi, causa forza maggiore (avendo un negozio i giochi li devo provare per venderli) mi sono trovato a provare il secondo e poi il terzo. Cavolo avevo preso una cantonata pazzesca, il gioco è impostato talmente bene a livello di marketing che chiunque si avvicini ad esso ed abbia un pò di buon senso se ne accorge subito e non riesce a valutarlo correttamente.
Le regole sono si, molto semplici, anzi sembrano quasi un insulto a chi magari è abituato a tabelle per colpire e ferire, quel misero tiro di dado per vincere il combattimento sembra davvero poco credibile. Invece funziona, funziona nell'ambito del gioco stesso, che, badate bene, non vuole ricreare sigoli tenzoni, ma l'andamento di battaglie skirmish e\o campali. Allora bisogna incominciare ad inquadrare quel tiro di dado all'interno di un sistema dinamico dove le formazioni si compongono e scompongono in modo molto fluido e credibile (molto più realistico ad esempio delle mattonellose unità del fantasy), dove perdere un combattimento significa indietreggiare, con la possibilità di creare varchi e sfondamenti nel cuore delle truppe avversarie, significa valutare gli scontri cercando di rivalutare l'equipaggiamento (cosa che nel fantasy ad esempio ormai non si fa neanche più) scudi, lance ed armi a due mani hanno tutte regole non coplicate ma che si prestano a combinazioni letali ed interessanti. Si possono creare piccole unità di guastatori equipaggiati in modo da fornire supporto ai fianchi , creare unità di sfondamento con guerrieri armati di scudi ed altri di armi pesanti , si possono creare linee difensive con lance e scudi , il tutto ripeto, in modo molto fluido e dinamico, visto che il turno finisce con i signoli modelli "non in contatto". E' quindi possibile fare i famosi attacchi mordi-e-fuggi , impegnarsi in combattimenti di attrito o semplicemente sbattersene e caricare tutti e tutto.....Poi arriva la cavalleria, finalmente un gioco che simula seriamente la devastante furia di una carica di cavalleria, dove le truppe appiedate vengono scaraventate a terra (Cavolo i miei bretonniani hanno caricato i tuoi nani e questi senza fare una piega sono ancora tutti in piedi e compatti in un quadrato...alla faccia dell'astrazione!!!), si noterà la differenza fra cavalleria pesante e cavalleria leggera senza il bisogno di stupide regole che me le dicano, sarà ovvio l'utilizzo dell'una e dell'altra "solamente" grazie al modo in cui sono equipaggiate!!!
Cavolo , allora cos'è un supergioco questo?
No, ovviamente no, ma i difetti di questo gioco non si vedono certo dalle meccaniche (è un gioco schermaglia che ha notevoli possibilità anche di mass combat, inoltre il miglior gioco di miniature per quando riguarda l'assedio) ma dalla natura stessa della presentazione del gioco: Il bene nel film vince , ergo il bene è più forte del male.
Non fatevi ingannare dai punteggi, sono lì per bellezza più che altro, inoltre tutte le regole speciali dei personaggi sono state create su misura per gli scenari in cui quei personaggi appaiono (shelob ne è l'esempio lampante). In fin dei conti il gioco è basato fortemente sugli scenari e quindi giocare con partite "equilibrate" a punti non è facilissimo, bisogna avere degli accorgimenti (Aragorn senza armatura pesante e senza Anduril , altrimenti sconfigge eserciti interi , evitare del tutto di usare l'esercito dei morti eccc....) e creare scenari gonfi di elementi scenici. Di tornei o gioco torneistico come lo intendiamo noi proprio non se ne parla (a meno che di non voler organizzare un torneo a "scenari") altrimenti vedremo gente presentarsi con 3 pezzi : Aragorn , Gandalf ed il Barlog.
Paragonato con l'inutile complessità e macchinosità di , ad esempio, confrontation, questo gioco mostra tutte le sue potenzialità nella strategia di mossa e contromossa (grazie anche all'iniziativa ed ai turni alterni), di utilizzo del miglior tipo di truppa per fare una detrminata cosa, ed ora finalmente , grazie all'uscita del regolamento definitvo, anche alla varietà di pezzi da utilizzare. Io continuo a ripetere che semplicità non è sempre una cosa negativa e, SDA lo dimostra pienamente. E' pur vero che il gioco ha dovuto sfruttare al massimo la trilogia cinematorgrafica anche nell'impostazione del regolamento, e ripeto che continua a portarsi appresso il peso di decisioni di marketing più che di sviuppo del gioco, però bisogna anche cominciare a dare dei meriti a questo gioco, meriti che indubbiamente ha e che sarebbe l'ora che anche altre persone cominciassero a vedere. Ho notato cmq che anche molti altri "veternai" dei giochi di miniature hanno cominciato ad avvicinarsi al gioco dopo anni di snobbamento (anche giocatori veterani di DBM ed altri wargames storici) , si vede che qualcosa di buon anche per i non-neofiti questo gioco ce l'ha .
Sono stato forse un pò prolisso, spero cmq di aver invogliato qualcuno di voi ad approfondire un pò la questione.
Un saluto
PS Fiburga tanto sappi che il gioco te lo faccio provare.......a patto che mi compri almeno tre o quattro eserciti ...ehehehehe
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