Il primo risulta troppo stile Pulp, personaggi eroici, azione, sembra quasi che le cose totalmente assurde che capitano non scalfiscano minimamente la psiche dei personaggi. Tutto scivola come niente fosse e viene dimenticato nel giro di niente. Poi l'ho trovato troppo lento all'inizio, voglio dire, che me frega di sorbirmi tutti i pranzi/cene/colazioni di Alessandra e l'amichetta/apprendista/autista? Nessuna scena è a caso nei romanzi di Lovecraft o ispirati, infatti nel secondo anche le scene che risultano più comuni si portano dietro situazioni o momenti in cui senti che qualcosa non va, lo percepisci tu come lettore attraverso gli occhi del protagonista o la sua stessa voce. I protagonisti sono ormai troppo calati nella vicenda che tu lettore stesso percepisci l'inutilità della vita di tutti i giorni, l'ineluttabilità del destino del protagonista e la sua fragilità. Tutto il contorno alla vicenda risulta velato, come se il mondo normale fosse sparito. Ecco nel primo è l'esatto opposto.
Per dire, è senza senso il fatto che Alessandra dopo la nottataccia al molo sia ancora disposta a dare la mummia a Zamacona, cioè ha tentato di ucciderla e lei pensa di poterci trattare? Per non parlare del fatto che ha capito benissimo cosa fossero le creature che si portava a spasso.
A sua ''discolpa'' posso dire che è chiaramente di stampo Pulp Cthulhu e perfettamente in linea con la serie dei giochi da tavolo, difatti si porta dietro il brand. Accettiamolo come rivisitazione dell'ambientazione Lovecraftiana. Lo accettiamo nei giochi lo si accetterà anche nel romanzo.
PS.
Non sarebbe male vedere un gioco da tavolo realmente Lovecraftiano, niente sparatoie a caso, salute mentale al minimo, vedo/non vedo perenne. Dovrebbe essere molto guidato e mescolarsi al gdr e non credo sia facile.