acidshampoo
Onnisciente





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- acidshampoo
Ammetto che io sono a favore delle espansioni, pure un po' a prescindere. Quando amo un gioco, mi piace l'idea di poter variare le partite a seconda della serata, ampliarlo, cambiare scenario etc. E mi piace l'idea che l'autore si sbizzarrisca e intenda la sua opera come in costante evoluzione e ci possa tornare anche a distanza di tempo. E' un debole mio. Questo non vuol dire che mi piacciano i giochi non finiti eh.
E mi va bene pure quando mi trovo fra le mani un'espansione non riuscitissima: vuol dire che quel gioco non era espandibile e me ne faccio una ragione.
Ecco, per me Dear Boss è la dimostrazione di quello che sospettavo, che Letters non era un gioco espandibile. Già per me le lettere di Jack erano un orpello che, quando utilizzato, navigava contro l'atmosfera implacabile del gioco.
Devo ammettere che non mi è piaciuto granché nessun modulo di questa espansione. Partiamo dai profili l'assassino. Ognuno ha una regola particolare che mette paletti a Jack (tipo: il primo movimento di ciascuna notte deve essere sempre un vicolo). Ogni profilo indica un quadrante della mappa (su sei totali) dove l'assassino dovrà per forza stabilire il covo e, per ogni notte, dei quadranti dove non potrà uccidere. A parte che i profili non sono infiniti, ma sono solo 23, e dopo un po' di partite è facile, capendo il paletto con cui Jack sta giocando (ce ne sono di molto caratterizzanti), riconoscere un profilo già uscito in una partita precedente e quindi ricordarsi il quadrante del covo. Ma oltre a questo sono proprio le regole per limitare Jack che appaiono un po' forzate e gratuite.
Mi sono piaciuti poco pure i profili delle diverse sventurate, che rendono il gioco meno istintivo e teso. Ogni sventurata da un bonus a Jack nel momento in cui decide di uccidere quella. Quindi Jack passa del tempo non sono a valutare la posizione delle stesse, ma anche a lambiccarsi sul bonus relativo. Può piacere, ma a me lo ha reso molto meno tematico e d'atmosfera.
Un po' meglio sono le cinque carte degli investigatori. Ognuno ha un potere (anche molto forte), che potrà usare nella notte in cui sarà il capo.
Pure le miniature di plastica, per quanto ben fatte, non mi viene da sostituirle ai bellissimi meeple di legno.
Niente, mi metto il cuore in pace e aspetto Whitehall. Ovvero il nuovo gioco basato su Letters from Whitechapel. Quello sono sicuro sarà un gran gioco. Qualcuno ha provato questa espansione e gli è piaciuta? Magari è solo che non è nelle mie corde.
E mi va bene pure quando mi trovo fra le mani un'espansione non riuscitissima: vuol dire che quel gioco non era espandibile e me ne faccio una ragione.
Ecco, per me Dear Boss è la dimostrazione di quello che sospettavo, che Letters non era un gioco espandibile. Già per me le lettere di Jack erano un orpello che, quando utilizzato, navigava contro l'atmosfera implacabile del gioco.
Devo ammettere che non mi è piaciuto granché nessun modulo di questa espansione. Partiamo dai profili l'assassino. Ognuno ha una regola particolare che mette paletti a Jack (tipo: il primo movimento di ciascuna notte deve essere sempre un vicolo). Ogni profilo indica un quadrante della mappa (su sei totali) dove l'assassino dovrà per forza stabilire il covo e, per ogni notte, dei quadranti dove non potrà uccidere. A parte che i profili non sono infiniti, ma sono solo 23, e dopo un po' di partite è facile, capendo il paletto con cui Jack sta giocando (ce ne sono di molto caratterizzanti), riconoscere un profilo già uscito in una partita precedente e quindi ricordarsi il quadrante del covo. Ma oltre a questo sono proprio le regole per limitare Jack che appaiono un po' forzate e gratuite.
Mi sono piaciuti poco pure i profili delle diverse sventurate, che rendono il gioco meno istintivo e teso. Ogni sventurata da un bonus a Jack nel momento in cui decide di uccidere quella. Quindi Jack passa del tempo non sono a valutare la posizione delle stesse, ma anche a lambiccarsi sul bonus relativo. Può piacere, ma a me lo ha reso molto meno tematico e d'atmosfera.
Un po' meglio sono le cinque carte degli investigatori. Ognuno ha un potere (anche molto forte), che potrà usare nella notte in cui sarà il capo.
Pure le miniature di plastica, per quanto ben fatte, non mi viene da sostituirle ai bellissimi meeple di legno.
Niente, mi metto il cuore in pace e aspetto Whitehall. Ovvero il nuovo gioco basato su Letters from Whitechapel. Quello sono sicuro sarà un gran gioco. Qualcuno ha provato questa espansione e gli è piaciuta? Magari è solo che non è nelle mie corde.