MarcoC
Gran Maestro







Prendo spunto da un commento di DioBrando sul topic del MdT, riguardante la situazione commerciale del gioco di ruolo in Italia.
DioBrando dice che la tragica situazione del mercato italiano è dovuta anche dal
Ora, vorrei davvero capire come il fatto che vengano dati alle stampe più prodotti possa affossare un mercato.
Non ho bisogno di andare riprendere il mio vecchio libro di economia per dire che una situazione di mercato concorrenziale fervido, attivo, genera un mercato più florido e ricco.
Se nel campo automobilistico avessimo avuto un unico grande monopolista, probabilmente ora gireremmo ancora su scatolette con le ruote, mi pare chiaro.
Come è possibile dire che la presenza di un maggior numero di prodotti possa aver affossato un mercato? A me sembra assolutamente illogico.
Senza contare che, alcuni anni fa, le discussioni riguardanti la salute del mercato del nostro hobby vertevano anche sulla scarsità di prodotti in commercio. Dire oggi che una maggior varietà stia causando problemi mi sembra quantomeno contraddittorio.
O si sta dicendo forse che le nuove proposte editoriali hanno succhiato acquirenti dalle altre case editrici?
Anche in questo caso non vedo dove sia l'affossamento del mercato: semplicemente alcune persone hanno trovato prodotti che li soddisfacevano di più, e sono passati a comprare altro.
Tralascio sul "dubbio gusto": se qualcuno li compra, e se addirittura gli si vuole imputare il fatto di aver dirottato una massa di clienti numerosa, forse così tanto schifosi questi giochi non sono.
Questo è il mio punto di vista.
Mi piacerebbe sapere, non solo da DioBrando ma da chiunque abbia un'idea in merito, cosa ne pensa.
Non vorrei però che la discussione si trasformasse in Nuovo verso Tradizionale. Non mi interessa.
Quel che mi interessa è capire la fondatezza delle argomentazioni di DioBrando.
DioBrando dice che la tragica situazione del mercato italiano è dovuta anche dal
DioBrando":y5cd9hot ha scritto:surplus di prodotti indie di dubbio gusto che invece di aiutare il mercato, arricchendolo, finiscono per affossarlo definitivamente (parlo di quello relativo all'Italia).
Ora, vorrei davvero capire come il fatto che vengano dati alle stampe più prodotti possa affossare un mercato.
Non ho bisogno di andare riprendere il mio vecchio libro di economia per dire che una situazione di mercato concorrenziale fervido, attivo, genera un mercato più florido e ricco.
Se nel campo automobilistico avessimo avuto un unico grande monopolista, probabilmente ora gireremmo ancora su scatolette con le ruote, mi pare chiaro.
Come è possibile dire che la presenza di un maggior numero di prodotti possa aver affossato un mercato? A me sembra assolutamente illogico.
Senza contare che, alcuni anni fa, le discussioni riguardanti la salute del mercato del nostro hobby vertevano anche sulla scarsità di prodotti in commercio. Dire oggi che una maggior varietà stia causando problemi mi sembra quantomeno contraddittorio.
O si sta dicendo forse che le nuove proposte editoriali hanno succhiato acquirenti dalle altre case editrici?
Anche in questo caso non vedo dove sia l'affossamento del mercato: semplicemente alcune persone hanno trovato prodotti che li soddisfacevano di più, e sono passati a comprare altro.
Tralascio sul "dubbio gusto": se qualcuno li compra, e se addirittura gli si vuole imputare il fatto di aver dirottato una massa di clienti numerosa, forse così tanto schifosi questi giochi non sono.
Questo è il mio punto di vista.
Mi piacerebbe sapere, non solo da DioBrando ma da chiunque abbia un'idea in merito, cosa ne pensa.
Non vorrei però che la discussione si trasformasse in Nuovo verso Tradizionale. Non mi interessa.
Quel che mi interessa è capire la fondatezza delle argomentazioni di DioBrando.