tedesca, gioco alla
►Gioco d'autore{gioco d'autore} da ►tavolo{tavolo}, caratterizzato da regole semplici e una breve durata, meccanismi astratti poco legati all'►ambientazione{ambientazione}, materiali curati. La definizione è sfuggente: la semplicità delle regole e la brevità della durata è in genere definita in contrapposizione ai massicci giochi d'oltreoceano come ►Axis & Allies{Axis & Allies}, i più classici ►boardgame{boardgame} di ►simulazione{simulazione} militare o i più recenti rappresentanti dell'►Ameritrash{Ameritrash}. Anche l’astrazione dei meccanismi e il loro legame scarso o nullo con l’ambientazione, che talvolta cambia da un’edizione all'altra, è all'esatto opposto di tali giochi nordamericani.
Altra caratteristica del gioco alla tedesca è quello di evitare scontri armati e conflitti bellici. Così come il pregiudizio tedesco verso le ►armi giocattolo{armi giocattolo}, ciò è imputato alla storia recente della Germania che ha scatenato e perso il primo e soprattutto il secondo conflitto mondiale.
I giochi alla tedesca sono l’evoluzione del familienspiel, o gioco per ►famiglie{famiglie, gioco per}, con un maggiore occhio agli ►impallinati{impallinato}. Il termine viene dall'inglese German Games, da cui il più sbrigativo ma meno corretto “gioco tedesco”: termine improprio in quanto sono molti gli autori e gli editori non tedeschi che, magari attirati dal ricco mercato germanico, ideano e pubblicano giochi alla tedesca. Tanto che anche all'estero si tende ormai a parlare di Eurogames, contrapponendo questi ai giochi americani con un’ambientazione più forte e magari una maggiore attenzione a ►gadget{gadget}, ►miniature1{miniatura1} in plastica e altri ►materiali{materiali} di gioco molto appariscenti.
Si noti che il concetto di gioco alla tedesca è relativamente recente e si va affermando sul finire del ventesimo secolo: è anzi ancora in evoluzione, poiché si assiste per esempio a una crescente complessità di regole. Del resto, se si guarda alla produzione di giochi da tavolo tedeschi dalla metà degli anni ‘30 a quella degli anni ‘40 vi si trovano diversi giochi a soggetto militare che riproducono raid aerei, attacchi ai convogli marini da parte di U-boot e simili: titoli come Luftkampfspiel des Adler, Adler Luftkampfspiel, Adler Luftverteidigungsspiel, Wir fliegen gegen Engeland, Wir fahren gegen Engeland, Bomben auf England. Tali giochi hanno fatto attivamente parte della macchina di propaganda tedesca dell'epoca: pur essendo destinati ai bambini, sono a volte persino sponsorizzati da “Der Adler”, la rivista dell'aeronautica militare germanica. Lo spirito simulativo e in molti casi anche l’accuratezza dell'ambientazione sono tali da farli avvicinare più agli attuali giochi all'americana che a quelli alla tedesca: forse anzi proprio il ruolo volutamente propagandistico di questi giochi bellici ha portato per reazione gli autori di quel paese a discostarsene nel periodo successivo, sia nel soggetto che nella verosimiglianza della trasposizione.
In alcuni ambienti si discute, ma invano, per capire se esista anche uno stile italiano di giochi d'autore.