Mi stupisce un po' che dopo un anno e mezzo di silenzio (sic), Nart ritorni a scrivere, e con quali modi!, giudicando così brutalmente e aspramente il mio lavoro.
Lui non crede nel mio metodo, ne mette in discussione non solo la bontà ma persino la leicità! Amen, da tanti anni ho imparato, complice un po' il teatro e un po'... il mondo accademico, che bisogna accettare ogni critica ed ogni complimento allo stesso modo.
Il giudizio di Nart è normale, perché ognuno di noi può esprimere i propri giudizi e pregiudizi e bla bla bla, anche se un "pochino" di parte, se solo fosse un UTENTE costante della Tana lo considererei più vero.
Ma lo accetto con tutta la sua vena, come dire... sottilmente calunniosa, e lui di contro mi auguro accetterà la mia di risposta che viene da una persona in carne e ossa con un nome e un cognome, dietro un UNICO nick che è quello dal quale scrive qui.
Posso affermare che ho potuto verificare gran parte dei contenuti descritti nel dizionario perché in mio possesso e/o per collaborazione di altri collezionisti. Gran parte.
Nessuna delle tre opere è immune dai difetti e dagli errori.
Quella di Del Pizzo, ad esempio, ha corretto il tiro avendo avuto 4 posibilità (leggi 4 edizioni), tuttavia ho notato che molti errori se li porta dietro dalla seconda edizione... forse magari anche lui non avrà verificato tutti i giochi inseriti? E' una domanda.
Comunque sia nessuno è perfetto.
Non ho ancora sottomano l'almanacco, quindi non mi esprimo in merito.
Io non credo in molte cose e in molti metodi, magari altri vi credono.
Per alcuni è migliore una cosa piuttosto che un'altra.
Per alcuni ci sono comportamenti sbagliati, per altri no.
Alcuni amano gettar la polvere negli occhi, altri no.
etc.
Per me i tre lavori sembrerebbero equamente integrabili.
E detto ciò, toglierei il disturbo
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