Elendil
Saggio





Tanti, tanti giochi hanno su la scritta "language independent". I produttori ci tengono, perché così gli anglofobi comprano il loro gioco anche se non viene tradotto nella loro lingua.
E però, c'è un però.
Il però è che nel gioco X al posto di "buy" c'è un simbolo astruso, al posto di "sell" c'è un altro simbolo, al posto di "points" un altro, al posto di "place" un altro, e così via.
Questo fa sì che per ogni gioco si debbano imparare 5, 10, 20 simboli diversi. Anziché 5, 10, 20 parole inglesi in tutto, visto che, diciamocelo, al 95% le azioni quelle sono.
Intendiamoci: ci sono giochi ben studiati con iconografie chiarissime e intuitive.
E poi ci sono giochi con la carta riassuntiva da cui non si capisce niente e con carte azione in cui hai: casetta accanto a freccia che gira più macchia verde uguale cubo rosa cubo rosa più cubo giallo meno triangolo punto esclamativo.
Io trovo sempre più seccante questa tendenza, di creare carte azione e tabelloni illeggibili per evitare di mettere due o tre parole in inglese che tutti sappiamo. Sono il solo?
E però, c'è un però.
Il però è che nel gioco X al posto di "buy" c'è un simbolo astruso, al posto di "sell" c'è un altro simbolo, al posto di "points" un altro, al posto di "place" un altro, e così via.
Questo fa sì che per ogni gioco si debbano imparare 5, 10, 20 simboli diversi. Anziché 5, 10, 20 parole inglesi in tutto, visto che, diciamocelo, al 95% le azioni quelle sono.
Intendiamoci: ci sono giochi ben studiati con iconografie chiarissime e intuitive.
E poi ci sono giochi con la carta riassuntiva da cui non si capisce niente e con carte azione in cui hai: casetta accanto a freccia che gira più macchia verde uguale cubo rosa cubo rosa più cubo giallo meno triangolo punto esclamativo.
Io trovo sempre più seccante questa tendenza, di creare carte azione e tabelloni illeggibili per evitare di mettere due o tre parole in inglese che tutti sappiamo. Sono il solo?