bandian
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Non so se questa discussione è già stata trattata da qualche altra parte ma prende spunto da una riflessioen fatta con alcuni miei colleghi di lavoro..
tratto da wikipedia alla voce Gioco da Tavolo..
Riflettevamo proprio su questo. Nel gioco (in generale, non solo nei BG) l'elemento casuale può essere ridottisimo, ma non può essere annullato. Non può essere, insomma, portato a 0.
Prendiamo ad esempio gli scacchi, il gioco è noto essere ad informazione completa.
Per gioco ad informazione completa intendiamo non come erronamente scritto nella definizione un gioco ove la fortuna è assente, ma bensì un gioco in cui tutte le informazioni sullo stato del gioco sono note a tutti i giocatori in ogni momento (e altre proprietà meno importanti al fine di questa discussione).
Inoltre il gioco degli scacchi è a somma 0 ossia la vittoria di un giocatore, corrisponde alla sconfitta dell'altro (escludendo il caso di parità che richiederebbe una trattazione un pò più approfondità).
Infine, ma questo è più noto, è totalmente deterministico, ossia, successivamente alla scelta del giocatore iniziale, ogni giocatore decide in maniera deterministica la sua prossima mossa.
Tutte queste condizioni, permettono al teorema di Minimax di von Neumann di affermare che il gioco degli scacchi è banale o in altre parole, esiste una strategia perfetta per i 2 giocatori. Il che significa che, se si avessero capacità di calcolo molto elevate, si potrebbero analizzare tutte le possibile strategie e muovere il primo pezzo in maniera da garantirsi già di avere vinto. In pratica vince chi comincia per primo. Come a testa o croce. Perchè allora si gioca ancora a scacchi? Perchè questo albero delle strategie è molto vasto ed è difficile persino per i supercomputer individuare le strategie migliori.
Tutto questo però mi porta a pensare che un gioco totalmente deterministico non esista. Chi ti garantisce che a Puerto Rico non esista sempre una strategia ottima per la quale vinca sempre il primo a muovere a prescindere dalle strategie degli altri giocatori? In tal caso, l'ottimo gioco di Seyfarth, non corrisponderebbe ad una partita a testa o croce? E chi vi dice che non sia fondamentale la posizione dei giocatori attorno al tavolo?
D'altra parte è necessario in qualche modo "rompere la simmetria" iniziale di n giocatori che si siedono attorno al tavolo. Infatti supponendo che tutti i giocatori siano bravi uguali e più bravi possibile, o il gioco diventa banale (quindi vince sempre il giocatore in posizione n) o deve accadere qualcosa che rompe questa simmetria e che permette la vittoria ora di uno ora di un altro (ad esempio la scelta di chi comincia).
In conclusione, sono orientato (pur non possedendo una dimostrazione di questo fatto) ad affermare che un gioco totalmente deterministico non possa esistere.
E' pur vero che il fattore alea si può ridurre quanto si vuole a 0, ma non si può eliminare.
Per chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qui.. che ne pensate?
enjoy, un bandian quasi teologico[/quote]
tratto da wikipedia alla voce Gioco da Tavolo..
Un'altra suddivisione dei giochi può essere fatta in ragione della rilevanza dell'elemento casuale, e quindi della fortuna, nelle dinamiche del gioco. Nei giochi a informazione completa la fortuna è completamente assente; una buona parte dei giochi astratti (scacchi, dama, e così via) ha questa caratteristica. Questi giochi hanno una meccanica completamente deterministica: in ogni momento, la situazione di gioco dipende esclusivamente dalle scelte via via operate dai giocatori, e i giocatori hanno tutte le informazioni necessarie per prevedere le conseguenze di tali scelte.
Riflettevamo proprio su questo. Nel gioco (in generale, non solo nei BG) l'elemento casuale può essere ridottisimo, ma non può essere annullato. Non può essere, insomma, portato a 0.
Prendiamo ad esempio gli scacchi, il gioco è noto essere ad informazione completa.
Per gioco ad informazione completa intendiamo non come erronamente scritto nella definizione un gioco ove la fortuna è assente, ma bensì un gioco in cui tutte le informazioni sullo stato del gioco sono note a tutti i giocatori in ogni momento (e altre proprietà meno importanti al fine di questa discussione).
Inoltre il gioco degli scacchi è a somma 0 ossia la vittoria di un giocatore, corrisponde alla sconfitta dell'altro (escludendo il caso di parità che richiederebbe una trattazione un pò più approfondità).
Infine, ma questo è più noto, è totalmente deterministico, ossia, successivamente alla scelta del giocatore iniziale, ogni giocatore decide in maniera deterministica la sua prossima mossa.
Tutte queste condizioni, permettono al teorema di Minimax di von Neumann di affermare che il gioco degli scacchi è banale o in altre parole, esiste una strategia perfetta per i 2 giocatori. Il che significa che, se si avessero capacità di calcolo molto elevate, si potrebbero analizzare tutte le possibile strategie e muovere il primo pezzo in maniera da garantirsi già di avere vinto. In pratica vince chi comincia per primo. Come a testa o croce. Perchè allora si gioca ancora a scacchi? Perchè questo albero delle strategie è molto vasto ed è difficile persino per i supercomputer individuare le strategie migliori.
Tutto questo però mi porta a pensare che un gioco totalmente deterministico non esista. Chi ti garantisce che a Puerto Rico non esista sempre una strategia ottima per la quale vinca sempre il primo a muovere a prescindere dalle strategie degli altri giocatori? In tal caso, l'ottimo gioco di Seyfarth, non corrisponderebbe ad una partita a testa o croce? E chi vi dice che non sia fondamentale la posizione dei giocatori attorno al tavolo?
D'altra parte è necessario in qualche modo "rompere la simmetria" iniziale di n giocatori che si siedono attorno al tavolo. Infatti supponendo che tutti i giocatori siano bravi uguali e più bravi possibile, o il gioco diventa banale (quindi vince sempre il giocatore in posizione n) o deve accadere qualcosa che rompe questa simmetria e che permette la vittoria ora di uno ora di un altro (ad esempio la scelta di chi comincia).
In conclusione, sono orientato (pur non possedendo una dimostrazione di questo fatto) ad affermare che un gioco totalmente deterministico non possa esistere.
E' pur vero che il fattore alea si può ridurre quanto si vuole a 0, ma non si può eliminare.
Per chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qui.. che ne pensate?
enjoy, un bandian quasi teologico[/quote]