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Parto con le mie considerazioni dopo una sola partita, peraltro un poco "falsata" perché la mia ragazza non aveva capito bene un paio di cose ed è partita malissimo.
Mi sembra di poter subito dire che questo gioco sia più adatto a giocatori assidui. Infatti con ben 70 personaggi, ognuno con differenti abilità (dalle 6 alle 12 per ognuno di essi), sarebbe meglio conoscere bene quelli utilizzati per sfruttarli bene. Alla prima partita c'è stata parecchia analisi paralisi.
D'altro canto l'utilizzo delle abilità dipende dalla pesca delle Speaking Stones, che da un lato limita le opzioni disponibili per il proprio turno (e può essere un bene), dall'altra introducono parecchia casualità, che ovviamente può risultare frustrante. Tra l'altro il mazzo delle pietre è comune e non può essere ottimizzato in base alle proprie necessità.
Per evitare di pescare troppe Speaking Stones inutili sarebbe saggio creare un party di personaggi che sfruttino pietre differenti tra loro, però questo grava sul numero di combinazioni efficienti.
I personaggi sono comunque divertenti e ben caratterizzati in base alla propria classe. Belle le illustrazioni, anche se non tutte allo stesso livello.
Altri difetti da segnalare: ingombro considerevole, scomodo il fatto di dover cercare le due carte abilità di ogni personaggio in un mazzo di 140 carte.
Il confronto con Summoner Wars per me è inevitabile. Quest'ultimo è molto più immediato e veloce, ma non per questo meno profondo. In The Stonebound Saga mi piace parecchio la possibilità di comporre una squadra di mia scelta, ma di contro vedo delle limitazioni nel comporle e la loro sinergia è tutta da verificare. SW è meno personalizzabile, ma ti fornisce squadre già fatte e collaudate, ognuna con il proprio stile differenti punti di forza, devi "solo" sfruttarle al meglio adattandoti al gioco dell'avversario. L'unico aspetto dal quale SW ne esce palesemente sconfitto è quello estetico.
Mi sembra di poter subito dire che questo gioco sia più adatto a giocatori assidui. Infatti con ben 70 personaggi, ognuno con differenti abilità (dalle 6 alle 12 per ognuno di essi), sarebbe meglio conoscere bene quelli utilizzati per sfruttarli bene. Alla prima partita c'è stata parecchia analisi paralisi.
D'altro canto l'utilizzo delle abilità dipende dalla pesca delle Speaking Stones, che da un lato limita le opzioni disponibili per il proprio turno (e può essere un bene), dall'altra introducono parecchia casualità, che ovviamente può risultare frustrante. Tra l'altro il mazzo delle pietre è comune e non può essere ottimizzato in base alle proprie necessità.
Per evitare di pescare troppe Speaking Stones inutili sarebbe saggio creare un party di personaggi che sfruttino pietre differenti tra loro, però questo grava sul numero di combinazioni efficienti.
I personaggi sono comunque divertenti e ben caratterizzati in base alla propria classe. Belle le illustrazioni, anche se non tutte allo stesso livello.
Altri difetti da segnalare: ingombro considerevole, scomodo il fatto di dover cercare le due carte abilità di ogni personaggio in un mazzo di 140 carte.
Il confronto con Summoner Wars per me è inevitabile. Quest'ultimo è molto più immediato e veloce, ma non per questo meno profondo. In The Stonebound Saga mi piace parecchio la possibilità di comporre una squadra di mia scelta, ma di contro vedo delle limitazioni nel comporle e la loro sinergia è tutta da verificare. SW è meno personalizzabile, ma ti fornisce squadre già fatte e collaudate, ognuna con il proprio stile differenti punti di forza, devi "solo" sfruttarle al meglio adattandoti al gioco dell'avversario. L'unico aspetto dal quale SW ne esce palesemente sconfitto è quello estetico.