Si gioca, inteniamoci. Si lascia giocare. Il tabellone è molto bello. I materiali normali. Le carte sono belle. Però, anche le carte, ma possibile che davvero servissero testi cosi lunghi e a volte davvero incomprensibili per dare due cavolo di bonus alle nostre azioni? Davvero bisognava inventarsi bonus cosi intricati, e ambientati, quando alla fine l'ambientazione sparisce? Perchè ci puó essere scritto quello che vuoi sulla carta, nel testo, però il succo è che mi metti un conflict marker nel mercato della pelle all'ultimo round e io perdo la maggioranza. Ma nemmeno in paths of glory c'è tutto quel testo. Titolo della carta e descrizione breve del bonus. Più passa il tempo piú bisognerebbe fare il monumento a quel capolavoro che è wir sin das volk. Elegante, due eccezioni in croce, nonostante ció ambientatissimo, e però le carte l'icona del bonus, punto. Se vuoi leggere la motivazione storica, vai sul rulebook.
La selezione azioni è carina, anche se davvero le combinazioni sono incotnrollabili. Ossia: io per giocare un evento tra quelli che ho che ha il simbolo dell'economia, devo pescare un tile con economia come mayor action che abbia però il simbolo del trigger dell'evento, e poi per avere il bonus devo avere una carta ministro, che sono due e si scelgono ogni due turni, che abbia la stessa parola chiave dell'evento. Insomma, dai, da uscirne scemi. Poi la corsa agli advantage tiles, che rovina davvero l'atmosfera e l'ambientazione.
La pesca ogni round dei beni richiesti nel mercato, che davvero puó regalare a caso punti a uno dei due. Le regole per USA e Spagna, spiegate coi piedi e di nuovo davvero inutili eccezioni. Inutili nel senso che non ti danno alcun immersione aggiuntiva. Solo na regola fastidiosa. La menata della Jacobite defite e victory, che se qualcuno ha capito la regola alla prima gli faccio un monumento. Insomma, una serie di fastidi che ci ha obbligato tutta la prima partita con il manuale, scritto male, in mano nonostante il corpo delle regole sia piuttosto elementare.
Ogni round si scopre casualmetne quanti sono i punti di ogni reward regionale e dei mercati di materie prime. Totale casualità, e in dirittura di arrivo puó decidere la vittoria. Molto piú affascinante e elegante il twist delle carte puntuazione in TS. La rigiocabilità, beh almeno quella credo che sia notevole. Suppongo. È talmente ampio lo spettro di elementi tattici che accadono casualemetne, che l'adattamento costante credo lo renda abbastanza longevo. Non fosse per quello, alla fine sarebbe un gioco di maggioranze in due giocatori. Ossia, ronf ronf. Niente da fare, in un gioco così, il card driven da quell'ebrezza in piú della gestione delle carte che è di fatto il gioco. Togli il mazzo a TS e metti na selezione alternata di azioni e diventa na palla.
E per concludere si, è un gioco tattico. Puramente tattico. Devi massimizzare ogni turno a partire dalle condizioni che si rendono note, appunto, ad inizio di ogni turno. E forse, preferisco el grande.
