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Il Regno dei Funghi (titolo originale inglese Mycelia) è un gioco di JJ Neville, localizzato in Italia da Pendragon, per 1-4 giocatori e una durata indicativa di 40-90 minuti.
Il primo impatto è ottimo per via dei materiali. Da questo punto di vista siamo di fronte a un gioco che vale il prezzo. I token di legno delle spore, dei funghi e del fungo madre sono di pregevole fattura, così come i tasselli della plancia - cartoncino robusto - e tutte le carte, belle spesse e con una buona texture, oltre a un comparto grafico che è chiaramente il punto di forza del gioco: le illustrazioni funginee sono semplicemente spettacolari e da sole valgono il prezzo dell'acquisto. Infine benissimo anche la scatola, con un organizer interno (hallelujah!) ben strutturato e anche elegante, nonché con elementi grafici anche all'interno della scatola. Materiali e grafica sono quindi il punto di forza di questo titolo.
Devo dividere le mi impressioni tra 2 giocatori e 3-4 giocatori, in quanto la mia opinione sul gioco cambia radicalmente.
Nel complesso, per quanto mi riguarda, e per semplificare le opinioni sottostanti, si tratta di un gioco consigliatissimo a 4 giocatori, dove l'interazione diretta risulta elevata ed estremamente sfidante, e sconsigliato a 2 giocatori, dove può finire col diventare un solitario di coppia e trasformarsi in una race poco sensata.
Partite a due giocatori: un gioco purtroppo poco stimolante
Riguardo al gioco in sé, il titolo menziona una durata tra i 40 e i 90 minuti, mentre le nostre prime due partite a 2 giocatori sono durate rispettivamente 45 e 35 minuti. In realtà, per via della natura regolamentare, la durata è variabile a seconda dello stile di gioco e delle decisioni dei giocatori. Si tratta di un gioco piuttosto tattico che presenta una grande interazione tra i giocatori. Oserei dire che l'interazione è il succo del gioco. Le regole sono molto semplici e si apprendono in dieci-venti minuti, nonostante un regolamento che avrebbe potuto essere più chiaro su alcuni passaggi. L'interazione è fondamentale perché va ad alzare la difficoltà del gioco, ma resta a discrezione dei giocatori. In altre parole, puoi giocare pensando solo a te stesso, ai tuoi obiettivi e alla tua rete di funghi, o puoi giocare in modo 'cattivo,' andando a cercare di creare al contempo grosse difficoltà agli avversari. Si tratta di una decisione a propria discrezione. Per rallentare gli altri potresti dover rallentare anche te stesso, ma il gioco potrebbe valere la candela. Questa scelta secondo il mio parere ha un'influenza decisiva su come il gioco potrebbe venire percepito. Se si gioca senza un approccio interattivo, Il Regno dei Funghi potrebbe risultare troppo semplice e veloce per poter essere goduto appieno, risultando persino insufficiente. Se invece si opta per l'interazione cattiva diventa più impegnativo e interessante.
Le regole sono abbastanza semplici e presentano una dose di alea che a mio avviso risulta funzionale sia a renderlo un po' più complesso sia a renderlo più fedele alla tematica del gioco (funghi e spore). Nel gioco devi pescare funghi, muovere il tuo fungo madre per crearti il giusto spazio, quindi pagare dei costi per fruttificare i funghi in base alla tua presenza nell'ecosistema e piazzare questi funghi sulla plancia, poi diffondere le loro spore, espandere il terreno boschivo e, infine, quando è giunto il momento, far decomporre i tuoi funghi per creare nuovo spazio. I funghi decomposti ti danno punti e abilità: l'atto della decomposizione è cruciale in quanto da un lato permette al giocatore di fare un passo in avanti verso la fine della partita; dall'altro libera spazio per il possibile "inserimento" degli avversari nella tua rete. Mantenere una rete di funghi - tuoi tasselli collegati tra loro - è infatti importante per consentirti di svolgere le azioni principali. L'alea è dettata dal "dado del vento", che entra in gioco ogni qual volta vuoi diffondere delle spore per allargare la tua rete fungina. Il dado condiziona la direzione delle spore e può rallentare o velocizzare la tua partita. Va detto che ogni fungo presenta anche delle azioni speciali, dei poteri temporanei o persistenti che entrano in gioco nel momento in cui viene decomposto.
Il gioco di per sé è rapido, interattivo e bellissimo da vedere. Ma non mi ha, purtroppo, lasciato il desiderio e la voglia di rigiocarlo in due giocatori, e il fatto che questa mancanza sia emersa dopo due partite è molto preoccupante. A mio modo di vedere è un po' troppo semplice e ha due pecche, in particolare: la prima è che, volendo, un giocatore può velocizzare incredibilmente la fine della partita senza troppi ostacoli. Basta infatti decomporre cinque funghi e giocando due azioni di fila alla volta a testa non è che ci voglia poi così tanto. Il secondo aspetto riguarda il conteggio dei punti: prima di tutto non avrei dato 5 punti bonus a chi termina il gioco. Come detto, essendo così facile terminare, correre per finire prima e prendersi pure cinque punti bonus potrebbe diventare la norma per chi vuole vincere, rendendo il titolo una sorta di "race" che, per logica delle meccaniche, il titolo non dovrebbe essere (anzi secondo me c'erano gli elementi per creare un titolo opposto); in secondo luogo non avrei inserito nel calcolo dei punti i funghi fruttificati oltre a quelli decomposti. Questo fa sì che non serva nemmeno portare un fungo alla fine del processo per ottenere i punti, rendendo ancora più facile fare punti. Infine non sono del tutto convinto dell'utilità degli insetti: all'interno del gioco ci sono dei tasselli della plancia che presentano un simbolo insetto: quando vengono aggiunti alla plancia, tramite una mossa di un giocatore (quindi una "spesa"), se su di essi compare un simbolo insetto questo va inserito sopra a quel tassello. Quindi, il primo giocatore che muove il Fungo Madre (di nuovo una mossa "spesa") e ci passa sopra raccoglie l'insetto. Gli insetti ti forniscono, se spesi, delle azioni bonus, che non ho trovato così incisive, e se mantenuti a fine partita ti danno 1 punto per ogni coppia di insetti (una quantità di punti ininfluente, sono pochissimi). Quello che intendo dire è che ho avuto la sensazione che fare mosse per raccogliere insetti sia infine controproducente, e che questo potrebbe dare troppo valore ad alcune mosse (Fruttificare, muovere le spore, decomporre), rispetto ad altre.
Se giocato a due giocatori, il titolo di per sé non mi ha entusiasmato. Ma lo ricomprerei. Lo consiglio a chi piacciono i giochi a tema, perché questo è incredibilmente centrato sul mondo dei funghi, ha una grafica sensazionale e ha dei materiali che, a differenza di molti altri giochi, tra grafica, qualità dei componenti e organizer, vale sicuramente il prezzo d'acquisto (anche a prezzo pieno). Se invece si cerca uno di quei titoli che meritano per le meccaniche molto originali e che fanno venire voglia di essere giocati e rigiocati, allora forse mi rivolgerei altrove.
Partite a 3-4 giocatori: un'interazione cattivissima e costante
Ho quindi avuto modo di giocare due partite a tre e quattro giocatori e, soprattutto in 4, il gioco cambia radicalmente volto. L'interazione forzata rende ogni decisione potenzialmente incisiva nello spezzare il motore degli altri giocatori e la capacità di sfruttare le spore/risorse altrui - elemento di per sé originale di questo titolo rispetto ad altri consimili - acquisisce ancora più importanza. In 4, Il Regno dei Funghi gira benissimo. Si crea tensione, attesa, nonché la necessità di soppesare ogni mossa per capire come possa avvantaggiare il giocatore e svantaggiare gli altri. Il fatto di avere solo due mosse a disposizione per turno rende ogni decisione rilevante. Si usano molto più gli insetti perché è necessario intervenire spesso per spostare i pezzi degli avversari, facendosi strada o limitando il loro motore. Costruire - e mantenere - la rete di funghi è difficile, mantenerla a lungo, salvo il ritrovarsi in un'area molto distante dagli altri tre, intenti magari a bloccarsi a vicenda, è complesso e la stessa mossa di espandere la plancia di gioco è da usare con cautela perché, anche se ti porta vantaggio, rischia di farti rimanere indietro su altro. Il dado del vento e la mossa di sporificazione, se usate con esito sfortunato, possono avvantaggiare gli avversarsi anche nei turni immediatamente successivi. Le partite sono durate 1 ora e 45 minuti e 2 ore, l'interazione diretta è altissima e rende il gioco accattivante e meritevole di essere giocato. Tra i giochi che possiedo è forse quello che cambia più radicalmente volto tra il giocarlo a due giocatori o a quattro giocatori. Se giocate in 4, il titolo è molto consigliato!
Tutte le impressioni da me riportate nella sezione a due giocatori sono pressoché ribaltate nelle partite a quattro giocatori. I difetti descritti sopra vengono a meno e diventano dei pregi.
Il primo impatto è ottimo per via dei materiali. Da questo punto di vista siamo di fronte a un gioco che vale il prezzo. I token di legno delle spore, dei funghi e del fungo madre sono di pregevole fattura, così come i tasselli della plancia - cartoncino robusto - e tutte le carte, belle spesse e con una buona texture, oltre a un comparto grafico che è chiaramente il punto di forza del gioco: le illustrazioni funginee sono semplicemente spettacolari e da sole valgono il prezzo dell'acquisto. Infine benissimo anche la scatola, con un organizer interno (hallelujah!) ben strutturato e anche elegante, nonché con elementi grafici anche all'interno della scatola. Materiali e grafica sono quindi il punto di forza di questo titolo.
Devo dividere le mi impressioni tra 2 giocatori e 3-4 giocatori, in quanto la mia opinione sul gioco cambia radicalmente.
Nel complesso, per quanto mi riguarda, e per semplificare le opinioni sottostanti, si tratta di un gioco consigliatissimo a 4 giocatori, dove l'interazione diretta risulta elevata ed estremamente sfidante, e sconsigliato a 2 giocatori, dove può finire col diventare un solitario di coppia e trasformarsi in una race poco sensata.
Partite a due giocatori: un gioco purtroppo poco stimolante
Riguardo al gioco in sé, il titolo menziona una durata tra i 40 e i 90 minuti, mentre le nostre prime due partite a 2 giocatori sono durate rispettivamente 45 e 35 minuti. In realtà, per via della natura regolamentare, la durata è variabile a seconda dello stile di gioco e delle decisioni dei giocatori. Si tratta di un gioco piuttosto tattico che presenta una grande interazione tra i giocatori. Oserei dire che l'interazione è il succo del gioco. Le regole sono molto semplici e si apprendono in dieci-venti minuti, nonostante un regolamento che avrebbe potuto essere più chiaro su alcuni passaggi. L'interazione è fondamentale perché va ad alzare la difficoltà del gioco, ma resta a discrezione dei giocatori. In altre parole, puoi giocare pensando solo a te stesso, ai tuoi obiettivi e alla tua rete di funghi, o puoi giocare in modo 'cattivo,' andando a cercare di creare al contempo grosse difficoltà agli avversari. Si tratta di una decisione a propria discrezione. Per rallentare gli altri potresti dover rallentare anche te stesso, ma il gioco potrebbe valere la candela. Questa scelta secondo il mio parere ha un'influenza decisiva su come il gioco potrebbe venire percepito. Se si gioca senza un approccio interattivo, Il Regno dei Funghi potrebbe risultare troppo semplice e veloce per poter essere goduto appieno, risultando persino insufficiente. Se invece si opta per l'interazione cattiva diventa più impegnativo e interessante.
Le regole sono abbastanza semplici e presentano una dose di alea che a mio avviso risulta funzionale sia a renderlo un po' più complesso sia a renderlo più fedele alla tematica del gioco (funghi e spore). Nel gioco devi pescare funghi, muovere il tuo fungo madre per crearti il giusto spazio, quindi pagare dei costi per fruttificare i funghi in base alla tua presenza nell'ecosistema e piazzare questi funghi sulla plancia, poi diffondere le loro spore, espandere il terreno boschivo e, infine, quando è giunto il momento, far decomporre i tuoi funghi per creare nuovo spazio. I funghi decomposti ti danno punti e abilità: l'atto della decomposizione è cruciale in quanto da un lato permette al giocatore di fare un passo in avanti verso la fine della partita; dall'altro libera spazio per il possibile "inserimento" degli avversari nella tua rete. Mantenere una rete di funghi - tuoi tasselli collegati tra loro - è infatti importante per consentirti di svolgere le azioni principali. L'alea è dettata dal "dado del vento", che entra in gioco ogni qual volta vuoi diffondere delle spore per allargare la tua rete fungina. Il dado condiziona la direzione delle spore e può rallentare o velocizzare la tua partita. Va detto che ogni fungo presenta anche delle azioni speciali, dei poteri temporanei o persistenti che entrano in gioco nel momento in cui viene decomposto.
Il gioco di per sé è rapido, interattivo e bellissimo da vedere. Ma non mi ha, purtroppo, lasciato il desiderio e la voglia di rigiocarlo in due giocatori, e il fatto che questa mancanza sia emersa dopo due partite è molto preoccupante. A mio modo di vedere è un po' troppo semplice e ha due pecche, in particolare: la prima è che, volendo, un giocatore può velocizzare incredibilmente la fine della partita senza troppi ostacoli. Basta infatti decomporre cinque funghi e giocando due azioni di fila alla volta a testa non è che ci voglia poi così tanto. Il secondo aspetto riguarda il conteggio dei punti: prima di tutto non avrei dato 5 punti bonus a chi termina il gioco. Come detto, essendo così facile terminare, correre per finire prima e prendersi pure cinque punti bonus potrebbe diventare la norma per chi vuole vincere, rendendo il titolo una sorta di "race" che, per logica delle meccaniche, il titolo non dovrebbe essere (anzi secondo me c'erano gli elementi per creare un titolo opposto); in secondo luogo non avrei inserito nel calcolo dei punti i funghi fruttificati oltre a quelli decomposti. Questo fa sì che non serva nemmeno portare un fungo alla fine del processo per ottenere i punti, rendendo ancora più facile fare punti. Infine non sono del tutto convinto dell'utilità degli insetti: all'interno del gioco ci sono dei tasselli della plancia che presentano un simbolo insetto: quando vengono aggiunti alla plancia, tramite una mossa di un giocatore (quindi una "spesa"), se su di essi compare un simbolo insetto questo va inserito sopra a quel tassello. Quindi, il primo giocatore che muove il Fungo Madre (di nuovo una mossa "spesa") e ci passa sopra raccoglie l'insetto. Gli insetti ti forniscono, se spesi, delle azioni bonus, che non ho trovato così incisive, e se mantenuti a fine partita ti danno 1 punto per ogni coppia di insetti (una quantità di punti ininfluente, sono pochissimi). Quello che intendo dire è che ho avuto la sensazione che fare mosse per raccogliere insetti sia infine controproducente, e che questo potrebbe dare troppo valore ad alcune mosse (Fruttificare, muovere le spore, decomporre), rispetto ad altre.
Se giocato a due giocatori, il titolo di per sé non mi ha entusiasmato. Ma lo ricomprerei. Lo consiglio a chi piacciono i giochi a tema, perché questo è incredibilmente centrato sul mondo dei funghi, ha una grafica sensazionale e ha dei materiali che, a differenza di molti altri giochi, tra grafica, qualità dei componenti e organizer, vale sicuramente il prezzo d'acquisto (anche a prezzo pieno). Se invece si cerca uno di quei titoli che meritano per le meccaniche molto originali e che fanno venire voglia di essere giocati e rigiocati, allora forse mi rivolgerei altrove.
Partite a 3-4 giocatori: un'interazione cattivissima e costante
Ho quindi avuto modo di giocare due partite a tre e quattro giocatori e, soprattutto in 4, il gioco cambia radicalmente volto. L'interazione forzata rende ogni decisione potenzialmente incisiva nello spezzare il motore degli altri giocatori e la capacità di sfruttare le spore/risorse altrui - elemento di per sé originale di questo titolo rispetto ad altri consimili - acquisisce ancora più importanza. In 4, Il Regno dei Funghi gira benissimo. Si crea tensione, attesa, nonché la necessità di soppesare ogni mossa per capire come possa avvantaggiare il giocatore e svantaggiare gli altri. Il fatto di avere solo due mosse a disposizione per turno rende ogni decisione rilevante. Si usano molto più gli insetti perché è necessario intervenire spesso per spostare i pezzi degli avversari, facendosi strada o limitando il loro motore. Costruire - e mantenere - la rete di funghi è difficile, mantenerla a lungo, salvo il ritrovarsi in un'area molto distante dagli altri tre, intenti magari a bloccarsi a vicenda, è complesso e la stessa mossa di espandere la plancia di gioco è da usare con cautela perché, anche se ti porta vantaggio, rischia di farti rimanere indietro su altro. Il dado del vento e la mossa di sporificazione, se usate con esito sfortunato, possono avvantaggiare gli avversarsi anche nei turni immediatamente successivi. Le partite sono durate 1 ora e 45 minuti e 2 ore, l'interazione diretta è altissima e rende il gioco accattivante e meritevole di essere giocato. Tra i giochi che possiedo è forse quello che cambia più radicalmente volto tra il giocarlo a due giocatori o a quattro giocatori. Se giocate in 4, il titolo è molto consigliato!
Tutte le impressioni da me riportate nella sezione a due giocatori sono pressoché ribaltate nelle partite a quattro giocatori. I difetti descritti sopra vengono a meno e diventano dei pregi.
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