Zaidar
Gran Maestro
10 anni con i Goblins!
1 anno con i Goblins!
Necroposting
5 anni con i Goblins!
10 anni con i Goblins!
5 anni con i Goblins!
First reaction SHOCK!
Facendo provare il GDR ai miei amici del gruppo di D&D, siamo caduti nell'atavico dubbio: chi tira i dadi di Percepire, il Master o il giocatore??
Io sono un sostenitore di "tutto alla luce del sole", e quindi mi piace che il master chieda: "fammi un Percepire", mentre il PG è al cesso fischiettando.
I miei compagni invece ritengono che questo falsi l'esperienza di gioco perchè "fa drizzare le orecchie" ai giocatori ogni qual volta che viene richiesta una simile prova. In D&D infatti lasciamo che sia il master a tirare i nostri osservare e ascoltare "dietro al sipario", ma a D&D non c'era il rischio che un cecchino ti facesse un head-shot mentre eri al cesso.
Per cui, a me sembra ESAGERATAMENTE brutto che il giocatore giochi tranquillo, il master tiri un dado di nascosto (e magari senza farsi sentire) e poi ti dica: "Con la coda dell'occhio vedi appena una fiammata lontana, quando ad un tratto tutto diviene buio. Voialtri, invece, sentite un rumore come di un vasetto di marmellata che si rompe. Vi voltate, e vedete Caio a terra, la testa spappolata da un colpo terribile." Caio butta via la scheda.
Inoltre, sebbene la reazione classica del gruppo D&Desco a "Fatemi un Osservare" sia sguainare spade e serrare gli scudi, a me sembra più appagante mettere questo "dubbio", specie in situazioni pericolose. L'altro giorno nel GDR in beta stavamo esplorando la stiva di un cargo colossale, ovviamente buio e quei "Fammi un Percepire" ci trasmettevano in metagioco che qualcosa c'era (oppure capriccio del master per aumentare la tensione?), ma al contempo davano a noi Giocatori il feeling della tensione che i nostri PG dovevano percepire in quello spazio silenzioso, buio e misterioso. Che qualcosa ci fosse o no, non l'abbiamo saputo, perchè abbiamo tutti (più volte) fallito, al massimo qualcuno si è voltato di scatto, cosa abbastanza naturale data la situazione, magari auto-suggestionatosi nell'aver sentito un rumore alle spalle, aver visto un'ombra con la code dell'occhio e latro. Tutte cose che potevano dirci: "C'è qualcosa e lo state mancando", ma anche che potevano benissimo essere trucchi del Master (e conoscendolo probabilmente lo erano) per farci aumentare la tensione.
Però gli altri sostengono che in una situazione non preoccupante (ad esempio andare a comprare l'insalata al supermercato) se ti viene chiesto un Percepire drizzi subito le orecchi senza motivo in-fiction. Questo fa del metagioco, e può portare a comportarsi in un certo modo anzichè un'altro (soprattutto, se dopo un Percepire fallito avviene qualcosa di spiacevole, si crea un precedente che ti mette all'erta la prossima volta che un Percepire verrà richiesto).
Voi come vi comportereste? Per quale soluzione siete più favorevoli?
PS: questi tiri "per accorgersi" a volte servono anche per scoprire cose secondarie, come per esempio che ti sei scordato le sigarette a casa, che il cielo si rannuvola o che puzzi ancora di salmone dopo aver preparato la cena. Il che a volte può distrarre da "cose minacciose"
Io sono un sostenitore di "tutto alla luce del sole", e quindi mi piace che il master chieda: "fammi un Percepire", mentre il PG è al cesso fischiettando.
I miei compagni invece ritengono che questo falsi l'esperienza di gioco perchè "fa drizzare le orecchie" ai giocatori ogni qual volta che viene richiesta una simile prova. In D&D infatti lasciamo che sia il master a tirare i nostri osservare e ascoltare "dietro al sipario", ma a D&D non c'era il rischio che un cecchino ti facesse un head-shot mentre eri al cesso.
Per cui, a me sembra ESAGERATAMENTE brutto che il giocatore giochi tranquillo, il master tiri un dado di nascosto (e magari senza farsi sentire) e poi ti dica: "Con la coda dell'occhio vedi appena una fiammata lontana, quando ad un tratto tutto diviene buio. Voialtri, invece, sentite un rumore come di un vasetto di marmellata che si rompe. Vi voltate, e vedete Caio a terra, la testa spappolata da un colpo terribile." Caio butta via la scheda.
Inoltre, sebbene la reazione classica del gruppo D&Desco a "Fatemi un Osservare" sia sguainare spade e serrare gli scudi, a me sembra più appagante mettere questo "dubbio", specie in situazioni pericolose. L'altro giorno nel GDR in beta stavamo esplorando la stiva di un cargo colossale, ovviamente buio e quei "Fammi un Percepire" ci trasmettevano in metagioco che qualcosa c'era (oppure capriccio del master per aumentare la tensione?), ma al contempo davano a noi Giocatori il feeling della tensione che i nostri PG dovevano percepire in quello spazio silenzioso, buio e misterioso. Che qualcosa ci fosse o no, non l'abbiamo saputo, perchè abbiamo tutti (più volte) fallito, al massimo qualcuno si è voltato di scatto, cosa abbastanza naturale data la situazione, magari auto-suggestionatosi nell'aver sentito un rumore alle spalle, aver visto un'ombra con la code dell'occhio e latro. Tutte cose che potevano dirci: "C'è qualcosa e lo state mancando", ma anche che potevano benissimo essere trucchi del Master (e conoscendolo probabilmente lo erano) per farci aumentare la tensione.
Però gli altri sostengono che in una situazione non preoccupante (ad esempio andare a comprare l'insalata al supermercato) se ti viene chiesto un Percepire drizzi subito le orecchi senza motivo in-fiction. Questo fa del metagioco, e può portare a comportarsi in un certo modo anzichè un'altro (soprattutto, se dopo un Percepire fallito avviene qualcosa di spiacevole, si crea un precedente che ti mette all'erta la prossima volta che un Percepire verrà richiesto).
Voi come vi comportereste? Per quale soluzione siete più favorevoli?
PS: questi tiri "per accorgersi" a volte servono anche per scoprire cose secondarie, come per esempio che ti sei scordato le sigarette a casa, che il cielo si rannuvola o che puzzi ancora di salmone dopo aver preparato la cena. Il che a volte può distrarre da "cose minacciose"