Non sono niente male e non serve aver letto i libri per goderseli. Sono due family dalla componentistica sontuosa (Michael Manzel) e molto fluidi nel gioco. I Pilastri in tre o quattro è ottimo, in due è troppo largo ma su BGG c'è una house rule efficace. Espanso lo giocherei solo in 5 e 6. E' un gioco che avverte un po' il tempo passato, non perché oggi sia brutto, quanto per il fatto che manca di un layer ulteriore. E' un gioco di gestione risorse abbastanza basico ma molto piacevole. Io lo preferisco a Stone Age, pure se Stone Age è invecchiato meglio.
Mondo Senza Fine si basa su una meccanica molto particolare e molto ansiogena (la carte-azione, una la giochi e una la scarti). E' un gioco che può essere molto punitivo ed è discretamente claustrofobico. Pure lui niente male, il numero ideale in cui va giocato è in quattro. Ha il difetto di essere molto in balia della fortuna, perché gli eventi sono insondabili e possono penalizzare più un giocatore dell'altro.
Per me comunque un 7 se lo beccano tutt'oggi.
Se però voi un capolavoro di design fra i giochi di gestione risorse medio-light usciti in quegli anni, ti straconsiglio A Castle For All Seasons dei coniugi Brand, sempre con grafica di Michael Manzel (che tira fuori la plancia più bella di sempre).