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Tadah

Babbano
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Ciao a tutti, sono nuovo del Forum e spero di aver postato nella giusta sezione (in caso contrario mi scuso: posso eliminare i messaggi e postarli nella giusta sezione).
Vi scrivo perché ho intenzione di cominciare a giocare con un paio di amici: siamo tutti neofiti di D&D nel senso che abbiamo letto i manuali ma abbiamo poca (pochissima) pratica di gioco. Io Mi proporrei come DM. Credo che la cosa giusta sarebbe partire da un'avventura semplice (mi vengono in mente: Blue Alley o Out of the Abyss - almeno la prima parte) e poi valutare come vanno le cose. Ma...la voglia di creare qualcosa di originale mi solletica moltissimo e così ho abbozzato tre avventure che vorrei sottoporre alla vostra attenzione.
Credo abbiano tutte qualcosa di buono ma vista la scarsa esperienza non vorrei dimenticarmi pezzi importanti e fondamentali che rischiano di rovinare l'esperienza di gioco.
Titoli
  1. La pioggia di pietre (o The Day After)
  2. The magic Dungeons Turnament
  3. The living Dungeon
Nei prossimi post i plot delle avventure.

Grazie a tutti coloro che vorranno commentare!
 
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Tadah

Babbano
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La pioggia di pietre (questa è l'avventura che ho sviluppato maggiormente)
La vicenda si svolge a Vanja, una città/isola collegata alla terraferma da un unico imponente ponte in pietra.
Nella città di Vajna sta per celebrarsi l'inaugurazione di un grande tempio dedicato ad una divinità legata all'abbondanza e alla prosperità; l'evento ha richiamato curiosi e adepti e la città vive momenti di grande eccitazione. Durante la notte che precede il giorno dell'inaugurazione una terribile pioggia di pietre si abbatte sulla città seminando distruzione e morte. Edifici e infrastrutture (tra cui il ponte e il porto) subiscono danni irreparabili. I sopravvissuti sono prigionieri della città; fra loro due avventurieri (i PCs) e un certo numero di NPCs fra cui: un fabbro, un erborista/druido, un chierico, il maestro d'ascia/capitano del porto, un bibliotecario e un ladro. I primi quattro - potrebbero essercene altri - hanno scopi puramente legati alla sopravvivenza e alle dinamiche di gioco, non dovrebbero ciò entrare a far parte della trama; gli ultimi due invece dovrebbero essere dei personaggi chiave (al punto che, se uno dei due PCs decidesse di usare un ladro potrebbe essere direttamente lui/lei).
Gli avventurieri sono chiamati innanzitutto ad organizzarsi per la sopravvivenza e si accorgeranno presto che i corpi di coloro che sono morti durante il cataclisma e che non vengono bruciati entro 48 ore dalla morte risorgono come non-morti [questi mostri dovrebbero essere piuttosto semplici da sconfiggere e forniranno qualche occasione di combattimento ai PCs di basso livello - dovrebbero partire dal 1°].
Durante l'organizzazione dei sopravvissuti ci sarà l'incontro con il bibliotecario e il ladro. Il primo, sopravvissuto perché impegnato in ricerche nei fondi della biblioteca, porta con sé notizie circa la natura della catastrofe. Il secondo (incarcerato perché trovato a svuotare le tasche dei ricchi signori della città) sopravvive al crollo della prigione nella quale era recluso e anzi riesce a fuggirne. Il crollo della sua cella rivela un passaggio nel sottosuolo e il ladro affermerà che lungo questo passaggio ha visto scomparire una figura incappucciata proprio in seguito al cataclisma. In effetti la prigione sorge sulla base di un piccolo casale fortificato nei cui sotterranei è stato ricavato un cimitero di famiglia (un piccolo dungeon). Oltre ai sepolcri (e ad un sarcofago contenente qualcosa di più sfidante di un semplice scheletro redivivo..) gli avventurieri troveranno un portale.
Qui le cose iniziano a farsi un po' più nebulose: un'idea potrebbe essere quella di avere uno stregone che manipolato da una potente entità magica ha utilizzato il portale per giungere inosservato nella città e lanciare l'incantesimo. Gli avventurieri potrebbero cercare (con l'aiuto del bibliotecario) di capire il funzionamento del portale che potrebbe essere parte di una rete di portali interni alla città anticamente utilizzati per spostarsi da un palazzo all'altro. Questo permetterà agli avventurieri di muoversi nella città distrutta velocizzando le operazioni di ripristino della città stessa. Inoltre si potrebbe scoprire che lo stregone, una volta usato (come una marionetta) è stato abbandonato dal suo "master" e potrebbe essere ucciso o entrare a far parte del gruppo per provare a rintracciare l'entità che gli ha fatto commettere questo atto atroce.

Come già accennato a seconda delle classi che sceglieranno i giocatori potrebbero interpretare sia il ladro che il bibliotecario (un mago?) oppure incontrarli come NPCs.
In particolare il bibliotecario potrebbe essere un personaggio di puro contorno che non prende mai parte agli incontri.
Questo setting mi permetterebbe di giocare semplici incontri per impratichirci con le meccaniche di combattimento ed esplorare uno spazio (almeno inizialmente) limitato (6/7 palazzi/edifici). Inoltre avere un "nemico" che non sia fuori portata lascia spazio a decisioni significative (affrontarlo? comprenderne la situazione?). Resta aperto il perché un'entità si sia impadronita dello stregone e lo abbia obbligato a fare ciò che ha fatto. Forse è una divinità opposta a quella per la quale è stato preparato il tempio?
 

Tadah

Babbano
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The magic Dungeons Turnament

Questa idea nasce dalla voglia di creare un setting tutto volto agli incontri/combattimenti/esplorazione di dungeons.
L'idea alla base è che un gruppo di maghi (una gilda che probabilmente vuole dimostrare la sua superiorità?) organizza un torneo in cui gruppi di avventurieri devono esplorare vari dungeons. Vince chi arriva in fondo.
L'avventura super scalabile: posso pensare a pochi dungeon oppure a una dozzina o più, potendo cambiare ambientazioni, mostri, trappole, puzzle, ecc.. Se l'idea piace si potrebbe poi creare un contesto in cui i gruppi di avventurieri si incontrano cercando magari di ostacolarsi a vicenda o alleandosi, ci sarebbe occasione per mercanteggiare (nei dungeons si trovano oggetti magici? se sì, sono vincolati all'uso nel luogo di ritrovamento o si possono "esportare" nel mondo fuori?).
Mi resta difficile però difficile pensare ad una motivazione/giustificazione forte iniziale: per generare tanti dungeons ci vuole un'immensa forza magica, perché farlo? qual è la posta in gioco per i vincitori?
Forse dietro tutto c'è un'entità malvagia (un negromante?) che ottiene energia dagli avventurieri che periscono nei dungeon?

Ecco, se (penso!) di avere un buon punto di partenza non so bene quali possano essere gli sviluppi..
 

Tadah

Babbano
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The living Dungeon

Questa idea è un inferno dantesco al contrario.
Il dungeon che ho in mente è una creatura viva (o l'emanazione di una forza naturale) che si sviluppa dalla base di un monte fino alla sua (altrimenti) inaccessibile vetta. Gli avventurieri troveranno difficoltà crescenti man mano che lo esplorano e avranno la difficoltà aggiuntiva di non avere mai una mappa precisa del luogo che, proprio in virtù della sua vitalità, tende a modificarsi e cambiare; d'altra parte mi piacerebbe che il dungeon avesse aperture verso l'esterno in modo da evitare problemi relativi alla mancanza di aria e limitare la necessità di utilizzare torce o magie per illuminare gli spazi (senza ovviamente precludermi la possibilità di elaborare spazi completamente bui e/o senz'aria!).

Anche questa avventura è scalare: potrebbero essere 3/4 livelli o molti di più ma, anche qui, tendo ad avere difficoltà a giustificare l'esistenza di questo luogo: perché esiste? perché è abitato da creature?
Forse mi piacerebbe l'idea di un dungeon come una cosa viva per necessità, una sorta di emanazione dello spirito della natura che gli uomini (o altra razza) sfruttano per arricchirsi: all'imbocco del dungeon potrebbe sorgere un insediamento che ha lo scopo di supportare (a caro prezzo!) gli avventurieri che affrontano la sfida. Lo scopo dell'avventura potrebbe essere quello di comprendere la natura "necessaria" del dungeon e di provvedere a che questo venga preservato e non più sfruttato come una risorsa (c'è un riferimento ai temi ambientalisti e di sfruttamento delle risorse naturali..). Sarebbe l'avventura giusta per un party con un druido!?
 

Tullaris

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Io ti suggerirei di cominciare a giocare con lo starter set, che è pensato apposta per chi è alle prime armi, e poi dopo continuare con le avventure che hai pensato tu, con un po' di esperienza in più alle spalle (e anche qualche livello aggiuntivo, che ti permette di ampliare la scelta degli avversari).
 
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