Sì anch'io lo seguo da un po', l'hanno già presentato a qualche convention negli USA e sta andando bene. La meccanica di base è un semplice worker placement per la gestione dei turni e in caso di crisi si possono "spremere" i poveri infermieri e far fare loro turni extra (con conseguente stress...), però l'idea di fondo che, oltre a dare cure, ci si possa mettere a parlare con lui, la trovo molto interessante. A volte peschi una carta con Billy che guarda fuori dalla finestra ed è come se non volesse rivolgerci la parola... altre volte otterremo carte memorie confuse che poi potremo trasformare in ricordi chiari e cercare di comporre il "puzzle" della sua vita. La cosa interessante è che non è un eroe, non è un villano, è un essere umano che nasconde un passato di luci ed ombre. La cosa mi intriga.
Ho contattato il designer e mi ha confermato di essere in trattativa con un paio di editori nostrani (non mi ha detto chi) per un'edizione italiana nel 2019.
Qui il link al regolamento:
https://boardgamegeek.com/filepage/1658 ... ok-holding
Quanto alla rigiocabilità, dicono che sarà possibile affrontare gli stessi scenari più volte dal momento che il paziente che ci troveremo davanti a volte potrà essere collaborativo, a volte meno. Dal punto di vista fisico, potrebbe avere valori stabili oppure andare velocemente in crisi cardiaca/respiratoria... ovvio però che i ricordi che condividerà con noi saranno sempre gli stessi. Magari in ordine diverso, più o meno confusi a seconda delle partite, però la sua vita è quella e basta. Per questo hanno comunicato proprio un paio di giorni fa che non ci saranno espansioni, ma se il gioco andrà bene potranno esserci storie totalmente nuove (altri pazienti?).
Personalmente mi piace l'idea di unire un gestionale leggero ad un "esplorativo" con carte da assemblare per ricostruire i ricordi. Apprezzo anche l'originalità del tema e il fatto che il mondo dei giochi da tavolo si apra pian pianino anche a tematiche più serie o, se vogliamo, meno "divertenti". This War of Mine è stato molto coraggioso in questo senso, qui forse non arriviamo a quei livelli ma comunque abbiamo a che fare con una persona in fin di vita... e paradossalmente per farlo parlare dovremo dosare accuratamente le cure che gli somministriamo. Del tipo: sta particolarmente male e se gli diamo un calmante questo turno si riposerà senza condividere con noi nulla. Magari però guadagneremo un po' di fiducia e sarà più facile parlare con lui nel prossimo turno.