cosarara
Maestro








Qualcuno lo ha provato? Quali sono le vostre impressioni?
Il Rulebook lotta per le prime tre posizioni per il peggio scritto della storia del boardgame: l'autore è riuscito nell'impresa di rendere complesso l'apprendimento di un gioco semplice, un risultato non da poco visto che si tratta di uno che nel settore c'è da una vita intera.
La partita che ho fatto (e vinto come alleato nel 1942, dopo aver perso Londra ho ridotto a zero la mano di carte del mio avversario) non mi ha particolarmente entusiasmato, troppa fortuna nei tiri di dado, però è anche vero che l'elemento della fortuna può essere in qualche modo controllato e questo è un bene.
Di sicuro non si tratta di un wargame, quanto di un boardgame molto ambientato, la cosa strana è però che nonostante l'esperienza non sia stata positiva, nei giorni successivi continuavo a pensare ... avrei potuto fare questo, l'Asse poteva fare quello, insomma a rimuginare sul gioco. Questo normalmente accade per i giochi che mi sono piaciuti e mi hanno attratto, per cui sono arrivato alla conclusione che devo dare almeno altre due possibilità a questo Hitler's Reich prima di emettere il verdetto definitivo.
Sicuramente la possibilità di giocare la seconda guerra mondiale in un paio d'ore è molto intrigante e, come scrivevo il gioco è molto ambientato.
Per la cronaca avevo letto il RB e surfato BGG per capirci qualcosa, visto un video spendendo in tutto un paio d'ore e non capendoci più o meno una mazza. Per fortuna Nando è venuto in mio soccorso e con la sua certosina spiegazione (durata una buona mezz'ora) siamo riusciti a cominciare a giocare. Meno di un'ora dopo la partita era finita (fine 1942), Nando si era concentrato ad acquisire carte per potermi sbaragliare in Russia, mentre io mi sono dedicato all'aumento della mia produzione ed all'attacco della produzione dell'Asse con il risultato che a fine 1941 gli alleati avevano 10 carte e l'asse 6. Nel 1942 Nando è andato a cercare la vittoria automatica con la conquista delle due capitali, è riuscito a posizionarsi per l'attacco a Mosca ed ha preso Londra, peccato che per garantirsi l'Inghilterra abbia giocato un blitz (e perso una carta) e ridotta la sua mano a due sole carte, Nel mio turno (avevo uno mano di 6 carte) ho vinto i conflitti per due bombardamenti strategici sulla germania riducendoci la mano di una carta l'uno e portandolo quindi a zero con la vittoria degli alleati.
La narrativa del conflitto è stata che mentre la Germania bruciava le proprie risorse nel calderone della Guerra, senza preoccuparsi di allargare la propria base industriale o di riparare i danni fatti dagli Alleati, gli alleati si concentravano nell'aumento della propria base industriale e nella demolizione di quella avversaria. Nel 1942 l'economia tedesca era in ginocchio e la vittoria è andata agli Alleati.
Il Rulebook lotta per le prime tre posizioni per il peggio scritto della storia del boardgame: l'autore è riuscito nell'impresa di rendere complesso l'apprendimento di un gioco semplice, un risultato non da poco visto che si tratta di uno che nel settore c'è da una vita intera.
La partita che ho fatto (e vinto come alleato nel 1942, dopo aver perso Londra ho ridotto a zero la mano di carte del mio avversario) non mi ha particolarmente entusiasmato, troppa fortuna nei tiri di dado, però è anche vero che l'elemento della fortuna può essere in qualche modo controllato e questo è un bene.
Di sicuro non si tratta di un wargame, quanto di un boardgame molto ambientato, la cosa strana è però che nonostante l'esperienza non sia stata positiva, nei giorni successivi continuavo a pensare ... avrei potuto fare questo, l'Asse poteva fare quello, insomma a rimuginare sul gioco. Questo normalmente accade per i giochi che mi sono piaciuti e mi hanno attratto, per cui sono arrivato alla conclusione che devo dare almeno altre due possibilità a questo Hitler's Reich prima di emettere il verdetto definitivo.
Sicuramente la possibilità di giocare la seconda guerra mondiale in un paio d'ore è molto intrigante e, come scrivevo il gioco è molto ambientato.
Per la cronaca avevo letto il RB e surfato BGG per capirci qualcosa, visto un video spendendo in tutto un paio d'ore e non capendoci più o meno una mazza. Per fortuna Nando è venuto in mio soccorso e con la sua certosina spiegazione (durata una buona mezz'ora) siamo riusciti a cominciare a giocare. Meno di un'ora dopo la partita era finita (fine 1942), Nando si era concentrato ad acquisire carte per potermi sbaragliare in Russia, mentre io mi sono dedicato all'aumento della mia produzione ed all'attacco della produzione dell'Asse con il risultato che a fine 1941 gli alleati avevano 10 carte e l'asse 6. Nel 1942 Nando è andato a cercare la vittoria automatica con la conquista delle due capitali, è riuscito a posizionarsi per l'attacco a Mosca ed ha preso Londra, peccato che per garantirsi l'Inghilterra abbia giocato un blitz (e perso una carta) e ridotta la sua mano a due sole carte, Nel mio turno (avevo uno mano di 6 carte) ho vinto i conflitti per due bombardamenti strategici sulla germania riducendoci la mano di una carta l'uno e portandolo quindi a zero con la vittoria degli alleati.
La narrativa del conflitto è stata che mentre la Germania bruciava le proprie risorse nel calderone della Guerra, senza preoccuparsi di allargare la propria base industriale o di riparare i danni fatti dagli Alleati, gli alleati si concentravano nell'aumento della propria base industriale e nella demolizione di quella avversaria. Nel 1942 l'economia tedesca era in ginocchio e la vittoria è andata agli Alleati.