Generale Giochi Astratti. Motivo perchè vi piacciono.

[WARFARVELEN]

Parlavo con un amico "fissato" sui giochi astratti. Ci siamo messi a parlare e cercavo di capire tutta questa passione per quella tipologia di gioco.
Onestamente a me piacciono poco, o meglio nel mucchio ci metto un astratto, ma essere un vero e proprio appassionato non lo sono.
Le ritengo giochi piatti, matematici, logici, freddi, dove il calcolo fa da padrone. Se vinco o perdo è per colpa del calcolo sbagliato, poi se ci mettiamo pure i dadi/pesca carte allora si aggiunge anche l'alea. Insomma alla fine diventa un gioco freddo. Ci mancherebbe ogni tipologia dei giochi ha il suo pro/contro per questo un astratto nel mucchio è anche piacevole averlo,poi ci mancherebbe, gusti sono gusti.
Lui mi faceva un esempio degli scacchi, premetto io gli ho studiati per 3 anni con tanto di enciclopedia e scacchiera elettronica potente (autodidatta),ma gli scacchi io le ritengo più uno studio che un gioco,è tutto un calcolo di conoscere le librerie,mosse contromosse...cervellotico insomma,poi se ci si mette il colpo di genio allora andiamo ben oltre...,ma gli astratti da tavolo forse ci saranno simili agli scacchi (non lo so...ma escludiamo 1vs1.. guardiamo nell'inseme),ma per quelli che conosco non li vedo poi così tanto da esaltare come fa lui.
Infatti questo mio amico mi chiedeva quali giochi io giocassi,gli ho fatto l'elenco...e lui mi criticava i difetti dei suddetti miei giochi....con ragione,non potevo negarli,è tutto vero,ma per lo meno io la "fissa" non la tengo per nessuno. Fissa per modo di dire, lui non è fissato per gli astratti, solamente se deve scegliere un acquisto predilige sempre per prima un astratto.
Secondo voi gli astratti sono realmente freddi,piatti...ecc...,come le reputo io oppure mi sbaglio? E molti sono pure molto carini.

 

[Danebed]

Questione di gusti?
Se a uno piace un gioco elegante, semplice da capire, bello da vedere, e comunque sfidante non vedo perché non possa appassionarsi agli astratti .

 

[notfound]

Guarda, in passato non li vedevo di buon occhio, ad esempio i vecchi titoli del buon Knizia per me erano inconcepibili appunto per la loro estrema freddezza e il mero esercizio matematico che c'era dietro, per non parlare dell'ambientazione perlopiù attaccaticcia, di fatti anche oggi benché si sia modernizzato è un autore che evito come la peste, proprio perché non incontra i miei gusti, proprio no.
Nel corso del tempo devo dire che sono usciti titoli ben ambientati con meccaniche anche innovative che mi hanno fatto ricredere su questa tipologia di gioco, infatti oggi nella mia collezione non mancano titoli come Sagrada, Azul, Reef, Noctiluca e via discorrendo perchè sono dei prodotti ben confezionati, abbastanza leggeri che hanno poche regole e filano liscio come l'olio, ottimi da proporre ai neofiti o quando non si ha voglia di spaccarsi le meningi con qualche cinghialone e poi perché mi divertono!
Alla fine è una questione di gusti, ci sta che certe meccaniche o tipologie di gioco non ti piacciano, io ad esempio non digerisco i giochi di piazzamento tessere puri, maggioranze e/o aste (fatta salva eccezione per Alta Tensione ) ed in parte è anche una questione di configurazione di giocatori al tavolo e di competitività, dato che gioco prevalentemente con mia moglie (notoriamente non competitiva, preferisce curare il suo orticello), giochi di questo genere non sono molto aderenti per noi due.

 

[Lorenzo7]

in realtà quasi tutti i giochi di genere eurogame sono astratti, che poi ci mettano sopra un bel vestito chiamato ambientazione è un altro paio di maniche

giudicare un gioco dall'ambientazione è come giudicare un libro dalla copertina

esempio pratico: la scuola francese di game design sforna capolavori da un decennio, e sono tutti astrattoni ben travestiti

 

[Khenneth]

Quando si dice che i gusti son gusti...
Pensa che a me i giochi astratti piacciono proprio perchè sono..

giochi [...] matematici, logici, [...] dove il calcolo fa da padrone. Se vinco o perdo è per colpa del calcolo sbagliato

Quello che io amo dei giochi è la loro natura di rompicapo da risolvere, per questo amo i german (che come dice @Lorenzo7 non sono altro che degli astratti travestiti)
E se vinco o se perdo deve essere per la mia bravura (o meno), non per un dado che invece che mostrarmi un 6 è rotolato dalla parte opposta
Poi, sul fatto che siano freddi dissento assolutamente, come sempre la bellezza è negli occhi di chi guarda...

 

[MMGrizzly]

Poche regole, profondi, di solito portatili, pochi pezzi , geniali e rigiocabili pressoché all'infinito.
Parlo ovviamente degli astratti veri, non quelli in cui ci infilano un tema e li colorano.
Quindi parliamo di dama, scacchi, Otello e i vari giochi di legno come quoridor ecc
Il resto per me non sono astratti. Sono giochi con un tema ben chiaro. Infatti non capisco come Cascadia venga classificato tra i migliori "astratti"
C'è secondo una distinzione da fare.

 

[Khenneth]

Il resto per me non sono astratti. Sono giochi con un tema ben chiaro. Infatti non capisco come Cascadia venga classificato tra i migliori "astratti"
C'è secondo una distinzione da fare.

E' molto semplice mascherare un astratto dandogli un tema (o più di uno se è per quello, proprio perchè non hanno un'ambientazione preminente se ne possono appiccicare diverse)
Senza nemmeno scomodare gli scacchi (che ben si prestano ad un tale esempio, col loro essere sì un'astrazione ma allo stesso tempo una rappresentazione riconoscibile di una vera battaglia) ti farò un esempio abbastanza famoso tra noi boardgamers: la Tombola
Sul fatto che la Tombola sia un gioco astratto non credo si possano avere troppi dubbi, no? Eppure Paolo Mori ne ha ricavato ben due giochi con ambientazione diversa: Augustus e Via Magica

 

[Francesco Rimini]

Guarda, in passato non li vedevo di buon occhio, ad esempio i vecchi titoli del buon Knizia per me erano inconcepibili appunto per la loro estrema freddezza e il mero esercizio matematico che c'era dietro, per non parlare dell'ambientazione perlopiù attaccaticcia, di fatti anche oggi benché si sia modernizzato è un autore che evito come la peste, proprio perché non incontra i miei gusti, proprio no.

Secondo me i giochi di Knizia sono solidissimi matematicamente ma sono tutto fuorché un esercizio matematico. Nei suoi titoli migliori ci sono metagioco, intuizione, rischio e interazione: prendi ad esempio Ra, o Winner's Circle che certamente non si possono definire un esercizio matematico.
Al contrario secondo me hanno questo problema la maggior parte degli engine building che tanto vanno di moda ora, prendo ad esempio Splendor o il recente loffissimo Furnace

 

[MMGrizzly]

E' molto semplice mascherare un astratto dandogli un tema (o più di uno se è per quello, proprio perchè non hanno un'ambientazione preminente se ne possono appiccicare diverse)
Senza nemmeno scomodare gli scacchi (che ben si prestano ad un tale esempio, col loro essere sì un'astrazione ma allo stesso tempo una rappresentazione riconoscibile di una vera battaglia) ti farò un esempio abbastanza famoso tra noi boardgamers: la Tombola
Sul fatto che la Tombola sia un gioco astratto non credo si possano avere troppi dubbi, no? Eppure Paolo Mori ne ha ricavato ben due giochi con ambientazione diversa: Augustus e Via Magica

Ma infatti è chiaro che gli si dia un'ambientazione e un colore perché non sembri un astratto. Ma è proprio quella maschera che, secondo mia modesta opinione, non lo rende più un astratto ma un gioco a tutti gli effetti, con il suo target preciso e le sue regole e regolette. Gli astratti puri hanno di solito mezza regola di base per poi espandersi in strategie varie. Scacchi a parte che forse sono quelli più complessi dal punto di vista regolistico.
Magari è una fissa mia eh, non mi trucidate.

 

[Thegoodson]

Gli astratti per me hanno una loro bellezza, già descritta da altri prima. Però mi piace anche l’idea di una bella veste tematica.

ecco, quello che maltollero sono, pure qua, gli “ibridi” astratti tematizzati in modo infingardo, vedi Andor, oppure quegli astratti con una veste tematica così appicciata male da far risultare paradossalmente certe meccaniche “controtematiche”.

insomma, a me piacciono molto i prodotti ben incasellabili.