Finalmente provato anch'io, anche se "di corsa": impressioni iniziali soggette di sicuro a modifiche, ma prima impressione è ottima. Un gran gioco.
Con tutto il rispetto ma non penso sia a livelli di Cuba Libre, che resta saldamente il COIN di riferimento per entrare nel sistema per i meno smaliziati: mancanza della 5° fazione, disposizione della mappa (lunga con regioni a catena, invece che squadrata con attacchi su più fronti), mancanza dei leaders individuali sulla mappa, mancanza di regioni speciali (Cisalpina)... non c'è paragone.
D'altra parte non siamo lontanamente vicini ai fasti di Fire in the Lake, ancora il mio #1 ma decisamente più "massiccio": già solo le risorse condivise US/ARVN aprivano molte considerazioni (qui sono individuali), per non parlare delle LoCs (che qui mancano - come in Cuba Libre e LOD, che però distingueva Colonie e Riserve), del Terror (che qui manca - ma invece CL e FITL hanno, mentre LOD no): il "fallen legions box" ricorda un po' quello delle perdite degli US ma è molto più intuitivo (è limitato ai cubetti-legione).
C'è da dire che la fase di Frost (ghiaccio) che limita il movimento, prima di quella Invernale (in Falling Sky), ha un "pochino più senso" di quella dei Monsoni prima dei colpi di stato (in FITL) - per il bene che gli voglio, il nesso tra meteo e politica è proprio deboluccio...
Enorme felicità personale per il sistema di combattimento: avevo trovato pesante ed inutilmente macchinoso quello di LOD, qui è presente ma è molto più stechiometrico pur mantenendo un certo grado di "dinamicità".
Semplicemente Warbands e Auxilia causano 0.5 danni ciascuno, mentre Leaders e Legioni 1 danno. Si sommano i danni in base ai pezzi e si rimuovono altrettanti pezzi del difensore, a meno di bersagli speciali (leaders, legioni, fortificazioni) che hanno un "tiro salvezza" di 4+.
Molto appropriatamente ci sono poi altri dettagli, tipo che le Legioni guidate da Cesare causano 2 danni invece che 1 (...Tito Labieno avrebbe avuto storicamente qualcosa da dire forse... ma nel gioco rende!); altri leaders galli fanno si che le warband causano 1 danno invece che 0.5, ecc.
Bene anche il passaggio dalla semplice "popolazione" alle singole tribù per regione: storicamente perfetto, e dà un feeling diverso dal dire "prendo Saigon con supporto attivo dato che vale 6" quando piuttosto "vediamo se riesco ad allearmi con Menapi e Morinii". Leggendo il De Bello Gallico hai l'idea di un vortice di tribù sparse in un territorio enorme e tutto sommato sconosciuto, e questo cambio rende bene l'idea. Tra l'altro a proposito di territorio, lo spostamento si paga per movimento da zona verso un'altra, non per zona di convergenza: es. se voglio muovere i pezzi dalla regione A e B verso la C, pagherò 2 - sarà interessante arrivare ad Alesia con questo sistema, e vedere come riusciranno i Galli a convergere sull'assedio!; tra l'altro marciare nasconde le Warband galliche invece che rivelarle (!).
Lo stesso vale con gli Auxilia romani, dando un feeling opposto a FITL, invece che guerriglieri che saltano fuori dalla giunga, qui sono le unità veloci che si infiltrano nel territorio per fare ricognizione (abilità speciale romana): le warband galliche sono così "marchiate" con un apposito counter che le rende più esposte.
Di nuovo, il feeling storico è perfetto: basti pensare alla campagna contro Suessioni e Bellovaci nel 57, con lunghi inseguimenti nella Gallia Belgica.
Altre cose da valutare bene:
- la "supply line" romana fino alla Cisalpina, di pari passo con il costruire fortificazioni; è un'idea "classica" e la capisco, non sono sicuro sia del tutto corretta, sempre restando nella campagna in Belgio del 57 Cesare si era rifornito molto a nord, dai Remi, e l'anno prima a Vesontium dai Sequani, senza bisogno di "collegamenti" con l'Italia - magari in gioco rende, devo capire ancora bene;
- perchè la Britannia; storicamente forse non ci si rende bene conto della portata epocale del gesto, una mossa "pubblicitaria" gigantesca per l'ambizioso Cesare certamente (che a Roma aveva il triumviro Pompeo pronto a silurarlo e Catone che gli faceva le pulci con le sue orazioni), ma anche un modo per punire le tribù che avevano aiutato la ribellione dell'Armorica (Asterix!) oltre al fatto che le tribù belghe avevano territori anche oltremanica; che senso ha nel gioco andare in Britannia, per il romano? quali elementi ti spingono a tentare la traversata navale, invece che restare a consolidare il terreno in Gallia?;
- le tribù germaniche: molto interessante, anche questa 5° fazione può stabilire Controllo nei territori - ricorda moltissimo la guerra iniziale contro gli Svevi di Ariovisto; mi pare manchi però la possibilità per il romano di fare "incursioni di terrore" (il primo ponte sul Reno è nel 55; il secondo per inseguire il belga Ambiorix nel 53, colpevole di aver massacrato 2 intere legioni - quasi 3 non fosse arrivato Cesare in persona); ripeto, non sono sicuro e devo controllare meglio, mi parrebbe strano però - l'unico marker "devastation" può essere piazzato dagli Arverni mi pare...
- e se Cesare fosse morto?: morto un leader gallico se ne fa un altro (lo stesso Vercingetorige fu dimenticato rapidamente dai suoi)... ma Cesare?! il gioco parte dall'idea che se un leader muore ne arriva il successore (si gira la pedina) con "poteri minori" nella successiva fase di pausa - ovvero, i romani sarebbero rimasti comunque in Gallia. Viste le dimensioni della "guerra personale" dei personaggi del periodo, dubito fortemente che questo sia vero.
Ricorderete sicuramente che Crasso, il terzo triumviro, fece lo stesso in Partia (Cesare fu più furbo a scegliere la Gallia - più vicino a Roma, più veloce tornare a controllare cosa facesse Pompeo e più immediata la gloria per celebrare le sue imprese con un trionfo): purtroppo per Crasso, i Parti fecero a pezzi le sue legioni e dopo averlo catturato gli versarono oro fuso in gola per poi tagliargli la testa e rispedirla ai romani come un segnale inequivocabile - "avrete pure i soldi, ma i guerrieri più valorosi siamo noi".
I Romani restarono ben fuori dalla Partia per centinaia di anni (anzi potrei sbagliare ma non mi risulta che li conquistarono mai - stiamo parlando dell'Afghanistan per capirsi...); poteva l'orgogliosa Gallia essere da meno? Con le tribù germaniche in agguato? Forse Pompeo avrebbe ripreso la campagna in futuro, ma nell'immediato *penso* che le conseguenze sarebbero state enormi: magari dovrebbe esserci una forte penalità per il giocatore romano che perde Cesare?
Comunque - in definitiva una bella sorpresa, i COIN hanno ormai preso una strada diversa dal passato a quanto pare ma in questo capitolo "si sente" che c'è ancora il buon Ruhnke (il creatore originale della serie) al timone :approva:
(ps. scusate se ho scritto così poco, appena avrò un'idea migliore farò un resoconto dettagliato)